La novità del 2025 è che chiunque potrà iscriversi al primo semestre dei corsi di Medicina e delle altre discipline sanitarie.
Il sistema di accesso ai corsi di laurea 2025-2026 in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria subisce una trasformazione radicale. Il governo ha deciso di abolire il test d'ingresso tradizionale e ha introdotto al suo posto un semestre filtro che farà da periodo di selezione. Una svolta che ha sollevato anche numerosi interrogativi, soprattutto nei corridoi delle università e tra gli studenti che si preparano ad affrontare un percorso sempre più competitivo.
Non si tratta di un'abolizione del numero chiuso, ma di uno spostamento temporale della selezione: tutti potranno iscriversi, ma solo chi supererà gli esami del primo semestre potrà proseguire:
Al termine di questo periodo si svolgeranno esami nazionali standardizzati, la cui valutazione determinerà la posizione di ciascun candidato in una graduatoria nazionale. Solo gli studenti con i punteggi migliori potranno proseguire nel percorso di laurea. È un sistema che richiama, almeno in parte, quello francese, già rivisto proprio per i problemi che aveva generato.
Il semestre può essere ripetuto fino a tre volte, ma il numero di posti resterà comunque programmato in base alle esigenze determinate dal Ministero dell'Università e da quello della Salute. Il cambiamento non garantisce quindi un ampliamento dell'accesso, ma solo una diversa modalità di selezione.
Gli esami del semestre filtro non serviranno solo per valutare l'idoneità degli studenti, ma costituiranno la base per l'attribuzione dei punteggi che formeranno la graduatoria nazionale. I criteri esatti di calcolo, il peso specifico di ogni esame, le soglie minime e le modalità per indicare le preferenze di sede (almeno cinque per ciascuno studente) saranno stabiliti in appositi decreti ministeriali attesi prima dell'estate.
In caso di esclusione dalla graduatoria, gli studenti non dovranno rinunciare al proprio percorso. Potranno reindirizzarsi verso altri corsi di laurea dell'area sanitaria o biomedica e mantenere i crediti acquisiti nel primo semestre. L'iscrizione a un secondo corso di laurea sarà obbligatoria sin dall'inizio, come piano di riserva. Se invece lo studente sceglierà un corso in un'altra area disciplinare, sarà l'ateneo a decidere quali crediti potranno essere convalidati.
Una parte delle università italiane ha espresso preoccupazione per l'affollamento che si registrerà nel primo semestre: aule sovraffollate, mancanza di docenti e attrezzature, pressione organizzativa e logistica. Secondo molti rettori, il rischio è che questa apertura indiscriminata generi illusioni difficili da gestire, soprattutto tra gli studenti meno preparati, che si troveranno a cambiare strada dopo mesi di studio intenso.