Nel 2025 è stata annunciata una nuova strategia repressiva che mira ai consumatori finali del pezzotto.
Il cosiddetto pezzotto è un sistema illegale che consente, attraverso dispositivi modificati o applicazioni non autorizzate, di accedere a contenuti criptati. Il fenomeno è diventato così diffuso da spingere le autorità a passare a una nuova fase molto più dura nella repressione che colpisce sia chi gestisce questi network clandestini e sia gli utenti finali:
Il primo obiettivo è creare un effetto deterrente, facendo leva sulla consapevolezza che il rischio di essere scoperti non è più remoto. Gli investigatori utilizzeranno tecnologie avanzate per tracciare gli IP degli utenti e collaboreranno con gli operatori di telecomunicazioni per individuare chi si collega ai server pirata.
La pirateria ha un impatto economico devastante sul settore. Secondo le stime di Confindustria Cultura, l'industria italiana dei contenuti perde ogni anno circa 1,1 miliardi di euro a causa della visione illegale di contenuti audiovisivi. Per il calcio i mancati introiti da diritti televisivi hanno un effetto diretto sui club e sugli investimenti in nuovi talenti, infrastrutture e servizi ai tifosi. Questa perdita di risorse si ripercuote anche sui tifosi stessi, che vedono aumentare i costi dei servizi ufficiali per compensare le perdite.
Piattaforme come Dazn, Sky, Mediaset stanno intensificando le campagne di sensibilizzazione e collaborando con le autorità per individuare e bloccare i siti illegali. La Lega Serie A ha chiesto alle istituzioni di adottare misure più severe. L
Se da un lato le sanzioni per gli utenti sono diventate più severe, dall'altro è possibile contestare le multe. Il primo passo è dimostrare che l'accesso ai contenuti pirata sia avvenuto in modo inconsapevole o per errore. Servono prove solide e credibili a sostegno di questa tesi. Potrebbero esserci casi in cui l'indirizzo IP è stato utilizzato da terzi senza il consenso del titolare della linea, come ad esempio attraverso un attacco informatico o una connessione Wi-Fi non protetta.
Gli esperti raccomandano la massima prudenza: evitare l'accesso a qualsiasi sito o servizio di dubbia provenienza è il modo più efficace per non incorrere in sanzioni.