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Vedere partite di calcio di Serie A in streaming gratis illegalmente, nuova fase ora contro utenti pezzotto

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuova strategia anti pezzotto

Nel 2025 è stata annunciata una nuova strategia repressiva che mira ai consumatori finali del pezzotto.

Il cosiddetto pezzotto è un sistema illegale che consente, attraverso dispositivi modificati o applicazioni non autorizzate, di accedere a contenuti criptati. Il fenomeno è diventato così diffuso da spingere le autorità a passare a una nuova fase molto più dura nella repressione che colpisce sia chi gestisce questi network clandestini e sia gli utenti finali:

  • Nuova strategia anti pezzotto, colpire direttamente gli utenti
  • Gli effetti economici della pirateria e la reazione del settore

Nuova strategia anti pezzotto, colpire direttamente gli utenti

Nel 2025 è stata annunciata una nuova strategia repressiva che mira ai consumatori finali del pezzotto. Fino a ora, le indagini e le sanzioni si concentravano sugli organizzatori e sui distributori delle reti pirata, ma i risultati non sono stati sufficienti per scoraggiare il fenomeno. Le stime parlano di oltre 5 milioni di utenti che in Italia utilizzano servizi illegali per vedere le partite di calcio. La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Procura di Milano e altri enti competenti, ha quindi di cambiare approccio: identificare e multare chi utilizza servizi di streaming illegale, con multe che variano tra i 1.032 e i 5.000 euro.

Il primo obiettivo è creare un effetto deterrente, facendo leva sulla consapevolezza che il rischio di essere scoperti non è più remoto. Gli investigatori utilizzeranno tecnologie avanzate per tracciare gli IP degli utenti e collaboreranno con gli operatori di telecomunicazioni per individuare chi si collega ai server pirata.

Gli effetti economici della pirateria e la reazione del settore

La pirateria ha un impatto economico devastante sul settore. Secondo le stime di Confindustria Cultura, l'industria italiana dei contenuti perde ogni anno circa 1,1 miliardi di euro a causa della visione illegale di contenuti audiovisivi. Per il calcio i mancati introiti da diritti televisivi hanno un effetto diretto sui club e sugli investimenti in nuovi talenti, infrastrutture e servizi ai tifosi. Questa perdita di risorse si ripercuote anche sui tifosi stessi, che vedono aumentare i costi dei servizi ufficiali per compensare le perdite.

Piattaforme come Dazn, Sky, Mediaset stanno intensificando le campagne di sensibilizzazione e collaborando con le autorità per individuare e bloccare i siti illegali. La Lega Serie A ha chiesto alle istituzioni di adottare misure più severe. L

Se da un lato le sanzioni per gli utenti sono diventate più severe, dall'altro è possibile contestare le multe. Il primo passo è dimostrare che l'accesso ai contenuti pirata sia avvenuto in modo inconsapevole o per errore. Servono prove solide e credibili a sostegno di questa tesi. Potrebbero esserci casi in cui l'indirizzo IP è stato utilizzato da terzi senza il consenso del titolare della linea, come ad esempio attraverso un attacco informatico o una connessione Wi-Fi non protetta.

Gli esperti raccomandano la massima prudenza: evitare l'accesso a qualsiasi sito o servizio di dubbia provenienza è il modo più efficace per non incorrere in sanzioni.

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