Il termine decontribuzione previdenziale indica una misura di alleggerimento del carico contributivo dovuto dai datori di lavoro e, in alcuni casi, dai singoli lavoratori.
In ambito giuridico-amministrativo, la misura viene adottata come incentivo economico per stimolare le assunzioni e sostenere specifiche aree geografiche o categorie svantaggiate. L’obiettivo principale è facilitare l’occupazione stabile e tutelare la competitività delle imprese.
Come funziona la decontribuzione previdenziale: meccanismi, aliquote e durata
L’applicazione concreta della decontribuzione si traduce nella riduzione parziale o totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per determinate tipologie di rapporti di lavoro o a fronte di specifici requisiti geografici.
Le percentuali di sgravio variano in base alla normativa vigente e alla tipologia di beneficiario:
- Decontribuzione Sud PMI (Legge di Bilancio 2025): riduzione dal 25% al 15% dei contributi dovuti per i lavoratori a tempo indeterminato assunti entro determinate date;
- Sgravi ordinari per lavoratori dipendenti: deduzioni percentuali in base alla retribuzione imponibile annua e al settore di appartenenza;
- Regime forfettario: riduzione fissa del 35% sui contributi previdenziali dovuti alla Gestione separata INPS da artigiani e commercianti forfettari.
La durata dei benefici varia ed è fissata dalla legge istitutiva di ciascuna misura: tipicamente dagli 1 ai 5 anni, con limiti di importo mensile o annuo.
Ambiti di applicazione: destinatari, requisiti e limitazioni
Le regole di funzionamento della decontribuzione previdenziale si applicano, principalmente, in tre scenari:
- Alle micro, piccole e medie imprese con sede nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna;
- Ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, inquadrati in settori diversi dall’agricoltura e dal lavoro domestico;
- A titolari di partita IVA artigiani e commercianti in regime forfettario.
I beneficiari devono soddisfare specifici requisiti, tra cui:
- regolarità contributiva comprovata tramite DURC;
- assenza di violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro e di obblighi di assunzione di persone con disabilità;
- applicazione di contratti collettivi;
- incremento occupazionale netto se il beneficio riguarda grandi imprese.
Esempi pratici di decontribuzione: PMI Sud, lavoratori dipendenti e regime forfettario
Per chiarire quali sono le regole di funzionamento della decontribuzione e a chi si applica si riportano i seguenti esempi:
- Micro o PMI operante a Palermo: per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2024, il datore di lavoro beneficia di una riduzione del 25% dei contributi previdenziali per una durata di 12 mesi, fino a un massimo di 145 euro mensili (2025), scalando negli anni successivi, purché la sede resti nel territorio incentivate;
- Lavoratore dipendente con busta paga annuale di 22.000 euro: nel 2024, può accedere all’esonero dei contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) di 6 o 7 punti percentuali in base alla fascia retributiva;
- Titolarie di partita IVA con regime forfettario: riduzione automatica del 35% dei contributi dovuti, presentando apposita domanda INPS. I nuovi artigiani e commercianti iscritti dal 2025 possono ottenere, per i primi tre anni, una riduzione del 50% dei contributi.
Ulteriori esempi includono il Bonus Mamma 2024, quest'anno modificato, che prevedeva l'esenzione dal versamento contributivo previdenziale pari al 9,19% della retribuzione, fino a un massimo di 3.000 euro annui.
Impatto economico della decontribuzione: vantaggi per imprese e lavoratori
L'effetto più diretto di questi sgravi consiste in una sensibile riduzione del costo del lavoro per le aziende beneficiarie, fattore che si traduce in una maggiore capacità di assunzione e in un incremento occupazionale.
Per i lavoratori, può comportare opportunità di impiego stabile e una busta paga più alta.
Tipologia di incentivo |
Aziende beneficiarie |
Risparmio % |
Limite annuo/mensile |
PMI Sud |
Micro, piccole, medie imprese Sud |
Dal 25% al 15% |
145-75 €/mese |
Lavoratori dipendenti |
Tutte, con esclusioni |
6-7 punti % IVS INPS |
Su base retributiva |
Regime forfettario |
Partite IVA forfettarie |
35% o 50% (nuove attività) |
Sul dovuto previdenziale |
Leggi anche