La ricostituzione della pensione consente di ricalcolare l'importo pensionistico quando emergono elementi non considerati nella determinazione iniziale o quando sopraggiungono nuovi fattori che possono influire sull'ammontare percepito. Si tratta di un diritto importante che permette di avere un aumento della pensione recuperando quanto effettivamente spettante in base alla propria storia contributiva.
La ricostituzione della pensione è un istituto previdenziale che permette di ricalcolare l'importo del trattamento pensionistico a seguito del riconoscimento di contributi non considerati al momento della liquidazione iniziale. Questi contributi possono essere di varia natura:
È importante distinguere due scenari principali:
In entrambi i casi, la ricostituzione permette di ridefinire il trattamento pensionistico sulla base delle novità sopraggiunte e secondo le normative vigenti. Il risultato può portare a un nuovo importo pensionistico che potrà essere sia maggiore che minore rispetto a quello precedentemente percepito, a seconda delle specifiche situazioni contributive emerse.
Esistono diverse tipologie di ricostituzione della pensione, ciascuna legata a specifiche situazioni:
Si verifica quando vengono scoperti o riconosciuti nuovi periodi contributivi non considerati al momento del calcolo originario della pensione. In questo caso, l'INPS procede a un nuovo conteggio che tiene conto dell'intero montante contributivo dell'assicurato.
Riguarda le prestazioni legate al reddito, come l'integrazione al minimo o le maggiorazioni sociali. Quando cambiano le condizioni reddituali del pensionato o del coniuge, può essere necessario ricostituire la pensione per adeguarla alla nuova situazione economica.
Si riferisce ai casi in cui vengono presentati nuovi documenti che attestano diritti non riconosciuti in precedenza, come certificati anagrafici o atti che modificano lo stato civile del pensionato.
La ricostituzione della pensione può essere richiesta da:
In caso di decesso del pensionato, la richiesta può essere presentata dagli eredi aventi diritto, che potranno così ottenere eventuali arretrati spettanti al defunto.
La ricostituzione della pensione si può ottenere esclusivamente presentando un'apposita domanda. L'INPS non procede automaticamente al ricalcolo, anche se dovesse venire a conoscenza di nuovi elementi contributivi.
Esistono diverse modalità per presentare la domanda:
È possibile accedere direttamente al portale dell'INPS utilizzando le proprie credenziali di identità digitale:
Una volta effettuato l'accesso, si dovrà navigare nella sezione dedicata alle prestazioni pensionistiche e seguire la procedura guidata per la ricostituzione.
In alternativa, è possibile contattare il numero verde INPS:
La domanda può essere presentata anche tramite:
Questi enti offrono assistenza gratuita nella compilazione e nell'invio della domanda, supportando il pensionato in tutto l'iter procedurale.
Le tempistiche e la decorrenza della ricostituzione variano in base alla natura della richiesta:
Se la domanda viene presentata per ottenere il riconoscimento totale della prestazione non correttamente calcolata in fase di prima liquidazione, pur in presenza di tutti gli elementi utili, questa deve essere inoltrata entro tre anni dal provvedimento di liquidazione della pensione o dalla riscossione del primo rateo pensionistico.
Superato questo termine, scatta la decadenza e non sarà più possibile richiedere la correzione del calcolo iniziale.
Se la domanda di pensione viene presentata per fatti sopravvenuti che modificano il calcolo della pensione rispetto alla decorrenza iniziale, non è prevista alcuna decadenza. In questo caso, il pensionato ha diritto a percepire anche gli eventuali arretrati, purché non sia trascorso il termine di prescrizione di cinque anni.
La riliquidazione della pensione viene effettuata con decorrenza dalla data di riconoscimento originario della prestazione, garantendo così il diritto agli arretrati dal momento in cui si è verificato l'evento che ha dato origine alla ricostituzione.
Per presentare correttamente la domanda di ricostituzione, è necessario allegare alcuni documenti:
È importante verificare preventivamente presso l'INPS o gli intermediari autorizzati la documentazione specifica richiesta per il proprio caso, in quanto questa può variare in base alla tipologia di ricostituzione e alla situazione personale del richiedente.
Gli effetti economici della ricostituzione possono essere di diversa natura:
Nel caso in cui vengano riconosciuti ulteriori contributi o diritti, il pensionato potrebbe ottenere un incremento del trattamento pensionistico. In questo caso, avrà diritto anche agli arretrati dalla data di decorrenza della pensione o dalla data in cui è sorto il diritto alla maggiorazione, nei limiti della prescrizione quinquennale.
In alcuni casi, la ricostituzione potrebbe portare a una riduzione dell'importo percepito, ad esempio quando emerge che alcuni contributi erano stati erroneamente conteggiati in eccesso. In questo caso, l'INPS potrebbe richiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite, salvo casi di errore imputabile all'Istituto stesso.
In alcuni casi, dopo la verifica, potrebbe risultare che l'importo pensionistico già percepito sia corretto e non necessiti di modifiche.
Nel caso in cui l'INPS respinga la domanda di ricostituzione, il pensionato ha diritto di presentare ricorso seguendo questi passaggi:
È consigliabile farsi assistere da un patronato o da un avvocato specializzato in diritto previdenziale per aumentare le probabilità di successo del ricorso.