Chi può fare un contratto di lavoro occasionale, condizioni, limiti durata e ripetibilità nel 2022

Tra le forme contrattuali più diffuse nel mercato italiano c'è il lavoro occasionale, ma come funziona esattamente?

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Chi può fare un contratto di lavoro occa

Contratto di lavoro occasionale: chi lo può fare?

Il contratto di lavoro occasione è una prerogativa delle aziende e, in generale, de datori di lavoro che hanno alle loro dipendenze fino a 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

C'è una caratteristica di fondo che distingue il contratto di lavoro occasionale da altre forme contrattuali riconosciute nel mondo del lavoro italiano. Per attivare questa opzione non occorre una partita Iva, purché il lavoratore rispetto alcuni requisti ben precisi.

Dall'altra parte, con il contratto di lavoro occasionale, le aziende acquisiscono prestazioni saltuarie nel rispetto dei limiti indicati dalla stessa legge. Approfondiamo allora in questo articolo tutti i dettagli relativi a questa forma di lavoro e più precisamente analizziamo da vicino:

  • Contratto di lavoro occasionale: chi lo può fare e altre condizioni

  • Limiti e caratteristiche del contratto di lavoro occasionale nel 2022

Contratto di lavoro occasionale: chi lo può fare e altre condizioni

Il contratto di lavoro occasionale è una prerogativa delle aziende e, in generale, de datori di lavoro che hanno alle loro dipendenze fino a 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.

Via libera anche alle aziende agricole nei confronti dei giovani con meno di 25 anni e regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico; delle persone disoccupate, dei titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità; dei percettori di prestazioni integrative del salario.

Da parte loro, le pubbliche amministrazioni possono ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale a prescindere dal numero dei dipendenti, ma solo nell'ambito di progetti speciali rivolti a specifiche categorie; per lo svolgimento di lavori di emergenza correlati a calamità o eventi naturali improvvisi; per attività di solidarietà, in collaborazione con altri enti pubblici o associazioni di volontariato; e per l'organizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritative.

Sul versante compenso, non può essere inferiore al livello minimo stabilito dalla legge in 9 euro all'ora esenti da imposizioni fiscale. In ogni caso, la cifra non incidono sullo stato di disoccupazione. Ci pensa l'Inps al pagamento del compenso al prestatore il 15 del mese successivo attraverso accredito su conto corrente bancario o mediante

bonifico agli uffici di Poste Italiane.

Limiti e caratteristiche del contratto di lavoro occasionale nel 2022

Se c'è quindi un aspetto a cui prestare attenzione sono i limiti di applicazione del contratto di lavoro occasionale nel 2022. I compensi per ciascun lavoratore non possono superare il tetto di 5.000 euro. Per le prestazioni complessivamente rese da ogni lavoratore in favore del medesimo utilizzatore, il limite dei compensi è di 2.500 euro.

Dopodiché, in riferimento alle tempistiche, il lavoratore non può offrire più di 280 ore che diventano 556 nel rapporto con una pluralità di committenti.

Norme alla mano, sull’utilizzatore grava l’onere di versare la contribuzione previdenziale alla gestione separata Inps nella misura del 33% del compenso dovuto, senza alcuna possibilità di rivalsa a carico del prestatore. L’utilizzatore deve versare un contributo pari al 3,5% del compenso a titolo di premio dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

La legge riconosce espressamente al prestatore di lavoro occasionale i diritti dei lavoratori subordinati, quali il diritto al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali. L’utilizzatore di prestazione di lavoro occasionale è tenuto a trasmettere almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione, attraverso la piattaforma informatica Inps ovvero avvalendosi dei servizi di contact center messi a disposizione dall’Istituto una dichiarazione contenente i dati anagrafici e identificativi del prestatore; il luogo di svolgimento della prestazione; l’oggetto della prestazione; la data e l’ora d'inizio e di termine della prestazione; il compenso pattuito per la prestazione.

La legge prevede sanzioni a carico del datore di lavoro per alcune ipotesi. In caso di superamento del limite di importo di 2.500 euro per le prestazioni complessivamente resa da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore. In caso di violazione dell’obbligo di comunicazione o di uno dei divieti di utilizzo, si applica la sanzione amministrativa da 500 a 2.500 euro per ogni prestazione lavorativa giornaliera in cui risulta accertata la violazione.