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Come fare ad andare in pensione se ho pochi contributi? Tutti i sistemi 2024

Tutti i sistemi che permettono di andare in pensione pur avendo maturato pochi anni di contributi: quali sono, regole in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Come fare ad andare in pensione se ho po

E possibile andare in pensione con pochi contributi?

Stando a quanto previsto dalle leggi 2024 in vigore, è possibile andare in pensione con pochi anni di contributi rispetto a quelli richiesti per pensione di vecchiaia o pensione anticipata o le forme pensionistiche di uscita anticipata attualmente in vigore solo in presenza di particolari condizioni e se si è iscritti a determinati Fondi o Gestioni previdenziali. 
 

Come fare ad andare in pensione se ho pochi contributi? Secondo le leggi in vigore, i requisiti per andare in pensione attualmente prevedono il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per la pensione di vecchiaia e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne, a prescindere dal requisito anagrafico, per la pensione anticipata.

Ci sono poi le forme pensionistiche anticipate attuali come quota 103 (per andare in pensione a 62 anni di età e con 41 anni di contributi), opzione donna (per andare in pensione a 61 anni di età e con 35 anni di contributi), ape social (per andare in pensione a 63 anni e 5 mesi di età e con almeno 30 anni di contributi), ognuna delle quali prevede però una maturazione di tanti contributi. Vediamo di seguito quali sono i sistemi che permettono di andare in penisone pur con pochi contributi.

  • Pensione anticipata contributiva per andare in pensione con pochi contributi 
  • In pensione con pochi anni di contributi con calcolo esclusivamente contributivo
  • Assegno ordinario di invalidità per andare in pensione con pochi anni di contributi

Pensione anticipata contributiva per andare in pensione con pochi contributi 

L'anzianità contributiva, cioè il versamento regolare dei contributi prveidenziali, è un requisito fondamentale per andare in pensione, con qualsiasi forma pensinistica si decida di andare in pensione e se non si maturano i contributi minimi previsti dalla legge, non si può andare in pensione.

La prima possibilità per andare in pensione con pochi contributi è scegliere l’uscita con la cosiddetta pensione anticipata contributiva. Si tratta di una forma pensionistica che permette di andare in pensione con appena 5 anni di contributi ma a condizione di aver raggiunto almeno 71 anni di età. 

In particolare, Per coloro che non hanno contributi versati antecedenti al 1996, ma che hanno versato almeno 5 anni di contributi, l'età pensionabile sale a 71 anni. 

In pensione con pochi anni di contributi con calcolo esclusivamente contributivo

E’ possibile andare in pensione nel 2024 con pochi anni di contributi se si decide di calcolare la propria pensione finale esclusivamente con calcolo contributivo. In particolare, stando a quanto previsto dalle attuali leggi in vigore, si può scegliere il cosiddetto computo della pensione presso la Gestione Separata, sistema che permette di andare in pensione con 15 anni di contributi, senza necessità di arrivare ai 20 anni di contributi richiesti per la pensione di vecchiaia, solo se si soddisfano i seguenti requisiti:

  • essere iscritti alla gestione separata e aver accreditato almeno un mese di contributi;
  • avere meno di 18 anni di contributi versati o accreditati alla data del 31 dicembre 1995;
  • vere almeno 5 anni di contributi versati o accreditati dal primo gennaio 1996;
  • avere maturato almeno 15 anni di contributi.

Assegno ordinario di invalidità per andare in pensione con pochi contributi

Le leggi 2024 in vigore permettono di andare in pensione con pochi contributi anche a coloro che hanno una invalidità al lavoro riconosciuta in misura superiore ai 2/3. Queste categorie di persone hanno la possibilità di andare in pensione e avere l’assegno ordinario di invalidità avendo versato solo 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi cinque anni.

L’assegno ordinario d’invalidità, in realtà, è cumulabile con i redditi da lavoro, e in tal caso sono previste riduzioni in base all’importo complessivo di reddito percepito in base a determinati limiti. In particolare:

  • se il reddito supera 4 volte il trattamento minimo annuo l’assegno d’invalidità si riduce del 25%;
  • se il reddito supera 5 volte il trattamento minimo annuo l’assegno d’invalidità si riduce del 50%, per cui viene dimezzato.

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