Per fare un contratto di prestazione occasionale nel 2022 occorre innanzitutto registrarsi all'apposita sezione creata sul sito dell'Inps. Il secondo step dopo la registrazione è l'alimentazione del conto ad parte del committente attraverso il modello F24. Almeno 60 minuti prima dell'inizio dell'attività, il committente deve comunicare una serie di dati.
Ci sono norme molto precise che regolano le prestazioni occasionali. Si tratta di quelle che coinvolgono un lavoratore e un committente per l'esecuzione di un compito preciso e con limiti di compenso. Il punto di partenza è l'indispensabilità della forma scritta.
Tutti i dettagli, tra cui il luogo di svolgimento dell'attività lavorativa e la data e l'ora di inizio e di termine della prestazione lavorativa, devono essere messi nero su bianco. Approfondiamo meglio:
Per fare un contratto di prestazione occasionale nel 2022 occorre innanzitutto registrarsi all'apposita sezione creata sul sito dell'Inps: inps.it/Prestazioni Occasionali. Lo devono fare sia i lavoratori e sia i committenti. Oltre ai dati anagrafici, i lavoratori devono indicare l'Iban del conto corrente sul quale farsi accreditare il compenso.
L'alternativa è il libretto postale o la carta di credito. La scelta preventiva di fare prima di portare a termine l'operazione è specificare se si agisce come privati cittadini o famiglie oppure come imprese, lavoratori autonomi, professionisti, associazioni, amministrazioni pubbliche.
Nel primo caso si accede al libretto famiglia, nel secondo al contratto per prestazioni occasionali. Il secondo step dopo la registrazione è l'alimentazione del conto ad parte del committente attraverso il modello F24. Solo a quel punto la prestazione occasionale può essere attivata.
Nel caso in cui il committente sia una persona fisica e faccia quindi riferimento a libretto famiglia, almeno 60 minuti prima dell'inizio dell'attività deve comunicare i dati identificativi del lavoratore, l'ammontare del compenso pattuito, il luogo di svolgimento dell'attività lavorativa, la data e l'ora di inizio e di termine della prestazione lavorativa, la tipologia e il settore dell'attività lavorativa, altre informazioni per la gestione del rapporto.
Il compenso al lavoratore viene pagato dall'Inps entro il giorno 15 del mese successivo a quello di svolgimento della prestazione. Il pagamento dei compensi avviene con accredito delle somme sul conto corrente bancario indicato al momento della registrazione da parte del lavoratore.
Le prestazioni occasionali sono attività lavorative che prevedono - nel corso di un anno solare ovvero dal primo gennaio al 31 dicembre - compensi prestabiliti di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro per ciascun lavoratore e compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro per ciascun committente.
Ma attenzione perché per le prestazioni rese da ogni lavoratore per lo stesso committente, i compensi non possono superare la soglia di 2.500 euro.
Possono utilizzare la formula della prestazione occasionale nel 2022 anche le amministrazioni pubbliche, solo per esigenze temporanee o eccezionali; le imprese, i professionisti, le associazioni, le fondazioni e altri enti di natura privata che hanno alle proprie dipendenze fino a 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Ma anche le persone fisiche per attività come l'insegnamento privato, l'assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o disabili, i piccoli lavori domestici.
Via libera anche alle imprese del settore agricolo nel caso in cui i lavoratori siano percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione ovvero di altre prestazioni di sostegno al reddito, giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un Istituto scolastico superiore o ad un ciclo di studi presso l'Università, pensionati titolari di pensione di vecchiaia o invalidità e persone disoccupate.
Semaforo rosso al contratto di prestazione occasionale nell'ambito dell'esecuzione di appalti di opere o servizi. Così come da parte delle imprese dell'edilizia e dei settori affini, delle imprese esercenti attività di escavazione o lavorazione di materiale lapideo, delle imprese del settore delle miniere, cave o torbiere.
E infine da imprese, professionisti, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata che hanno alle proprie dipendenze più di 5 lavoratori.