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Imu 2025 come non pagare o pagare meno con agevolazioni, esenzioni e sconti

Quali sono le soluzioni per pagare meno l'Imu sulla casa nel 2025: cosa prevedono le norme in vigore e i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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L'Imposta Municipale Unica (IMU) rappresenta uno dei principali tributi locali che grava sui proprietari di immobili in Italia. Tuttavia, esistono diverse possibilità per ridurre l'importo dovuto o addirittura ottenere l'esenzione completa dal versamento nel 2025. Scopriamo insieme tutte le strategie legittime per alleggerire il carico fiscale legato a questo tributo immobiliare.

Riduzione IMU tramite agevolazioni comunali

La normativa vigente consente ai contribuenti di beneficiare di una riduzione del 20% sull'imposta municipale qualora sussistano determinate condizioni. È importante sottolineare che questa possibilità non è automatica ma dipende dalle scelte delle amministrazioni locali.

I Comuni hanno infatti la facoltà di determinare annualmente le aliquote IMU attraverso specifiche delibere. Nell'ambito di questa autonomia decisionale, le amministrazioni possono prevedere uno sconto fino al 20% per i contribuenti che scelgono di pagare l'imposta mediante domiciliazione bancaria con addebito diretto sul proprio conto corrente.

Per verificare se il proprio Comune ha adottato questa agevolazione per il 2025, è consigliabile consultare il sito ufficiale dell'amministrazione locale o rivolgersi direttamente all'ufficio tributi. Questa modalità di pagamento, oltre a garantire un risparmio economico, permette di evitare dimenticanze e ritardi nei versamenti, scongiurando così l'applicazione di sanzioni e interessi.

Riduzione IMU al 50%, immobili in comodato d'uso

Una delle agevolazioni più significative previste dalla normativa consente di dimezzare la base imponibile IMU per gli immobili concessi in comodato d'uso gratuito ai propri figli. Per accedere a questo beneficio fiscale nel 2025, è necessario rispettare contemporaneamente tutte le seguenti condizioni:

  • Registrare formalmente presso l'Agenzia delle Entrate il contratto di comodato d'uso gratuito dell'immobile
  • L'abitazione concessa non deve appartenere alle categorie catastali considerate di lusso (A/1, A/8 e A/9)
  • Il rapporto di comodato deve intercorrere esclusivamente tra parenti in linea retta di primo grado (genitori e figli)
  • Il genitore comodante deve risiedere e dimorare abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile ceduto
  • Il proprietario che concede il comodato può possedere al massimo due unità immobiliari ad uso abitativo nello stesso comune

È fondamentale ricordare che tutte queste condizioni devono sussistere contemporaneamente. La mancanza anche di uno solo dei requisiti comporta l'impossibilità di beneficiare della riduzione dell'imposta al 50%.

Riduzione IMU al 50% per immobili inagibili

Un'altra importante agevolazione consente di ridurre del 50% la base imponibile IMU per gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili. Per ottenere questo beneficio nel 2025, il contribuente deve:

  1. Far redigere una perizia tecnica da un professionista abilitato che certifichi lo stato di inagibilità o inabitabilità dell'immobile
  2. Presentare al Comune competente la dichiarazione IMU insieme all'attestazione di inagibilità

In alternativa alla perizia, alcuni Comuni consentono di presentare un'autocertificazione che attesti lo stato di degrado strutturale dell'immobile, anche se questa modalità espone il contribuente a possibili controlli successivi da parte dell'amministrazione locale.

Lo stato di inagibilità deve derivare da condizioni di fatiscenza sopravvenute (ad esempio, gravi lesioni strutturali) non superabili con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. L'immobile deve risultare oggettivamente inutilizzabile.

Riduzione IMU del 25% per immobili in affitto a canone concordato

La legislazione tributaria prevede un'importante agevolazione per i proprietari che decidono di affittare i propri immobili mediante contratti a canone concordato. In questi casi, è possibile beneficiare di una riduzione dell'IMU pari al 25% dell'importo dovuto.

I contratti a canone concordato sono quelli stipulati ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 431/1998, caratterizzati da canoni calmierati rispetto ai valori di mercato. Questi contratti rappresentano una soluzione vantaggiosa sia per i proprietari, che possono godere di agevolazioni fiscali, sia per gli inquilini, che beneficiano di affitti più contenuti.

Per usufruire di questa riduzione nel 2025, è necessario:

  • Stipulare un regolare contratto di locazione a canone concordato
  • Registrare il contratto presso l'Agenzia delle Entrate
  • Indicare nella dichiarazione IMU che l'immobile è locato con questa tipologia contrattuale

Questa agevolazione è cumulabile con altre eventuali riduzioni previste dai regolamenti comunali, pertanto è opportuno verificare se il proprio Comune abbia deliberato ulteriori sconti per questa tipologia di immobili.

Esenzioni totali IMU 2025, casi di non applicazione dell'imposta

Esistono situazioni in cui i proprietari di immobili sono completamente esonerati dal pagamento dell'IMU. La principale esenzione riguarda l'abitazione principale (eccetto quelle di lusso appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e le relative pertinenze.

Per abitazione principale si intende l'immobile in cui il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. In caso di membri del nucleo familiare con residenza in immobili diversi situati nello stesso comune, l'esenzione spetta per un solo immobile, scelto dai contribuenti.

Altre importanti esenzioni IMU per il 2025 riguardano:

  • Casa coniugale assegnata: è esente l'immobile assegnato al coniuge a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio
  • Immobili di anziani o disabili: molti Comuni considerano abitazione principale, e quindi esente da IMU, l'unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero permanente, purché l'immobile non risulti locato
  • Alloggi sociali: sono esenti gli immobili che rientrano nella definizione di alloggio sociale secondo il decreto ministeriale del 22 aprile 2008
  • Immobili delle forze armate: godono dell'esenzione le abitazioni del personale appartenente alle forze armate, alle forze di polizia, al corpo nazionale dei vigili del fuoco e alla carriera prefettizia, anche in assenza di residenza anagrafica e dimora abituale, purché non concesse in locazione

Agevolazioni IMU per specifiche categorie di immobili

Oltre alle esenzioni e riduzioni già menzionate, la normativa prevede ulteriori agevolazioni per particolari tipologie di immobili nel 2025:

Fabbricati rurali strumentali

I fabbricati rurali a uso strumentale all'attività agricola beneficiano di un'aliquota IMU ridotta, che non può superare l'1 per mille. Questi immobili devono essere censiti nella categoria catastale D/10 o possedere l'annotazione di ruralità negli atti catastali.

Terreni agricoli

Sono esenti dal pagamento dell'IMU i terreni agricoli:

  • Posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti alla previdenza agricola
  • Ubicati nei comuni classificati come montani o parzialmente montani secondo l'elenco dei comuni italiani predisposto dall'ISTAT
  • A immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile

Immobili merce

A partire dal 2025, i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita, finché permane tale destinazione e non siano locati, sono esenti dall'IMU. Questa esenzione continuerà a essere applicata anche nel 2025.

Come richiedere le agevolazioni IMU 2025

Per beneficiare delle riduzioni o esenzioni IMU nel 2025, è fondamentale seguire la corretta procedura amministrativa:

  1. Verificare i requisiti: controllare di possedere tutti i requisiti previsti dalla normativa nazionale e dal regolamento comunale per l'agevolazione desiderata
  2. Consultare il regolamento comunale: ogni Comune può prevedere ulteriori agevolazioni o specificare le modalità di richiesta di quelle già esistenti
  3. Presentare la dichiarazione IMU: in molti casi è necessario presentare la dichiarazione IMU per comunicare al Comune la sussistenza delle condizioni che danno diritto all'agevolazione
  4. Rispettare le scadenze: la dichiarazione IMU va generalmente presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui è iniziato il possesso o sono intervenute variazioni rilevanti
  5. Conservare la documentazione: è importante conservare tutti i documenti che attestano il diritto all'agevolazione in caso di controlli futuri

Alcune agevolazioni, come quella per gli immobili concessi in comodato d'uso gratuito, richiedono adempimenti specifici (come la registrazione del contratto) che devono essere effettuati nei termini previsti dalla legge.

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