A differenza dei Ctz, i Btp short term 2022 sono titoli con cedola con una scadenza variabile tra 18 e 30 mesi.
Tempo di novità per i risparmiatori italiani poiché si prospetta l'introduzione di un nuovo strumento per depositare i propri denari.
Si tratta dei Btp short term, i nuovi titoli di stato italiani che in questo 2022 prendono il posto dei Ctz ovvero il Certificato del tesoro zero-coupon, caratterizzato dall'assenza di cedola, dalla durata di 24 mesi e dall'emissione allo scopo di finanziare il debito pubblico italiano. Esaminiamo quindi: Btp short term 2022 al posto dei Ctz: cosa sono
Qualche informazione in più sui Btp short term è arrivata dal capo della direzione del Tesoro per la gestione del debito pubblico, Davide Iacovoni. In realtà sono arrivate in maniera informale ovvero in occasione del faccia faccia di fine anno con la stampa con l'obiettivo di illustrare le linee guida di gestione del debito pubblico nel corso del 2022.
Ebbene, in relazione ai nuovi titoli di Stato italiani che prenderanno il posto dei Ctz ha spiegato che si tratta di titoli con cedola con una scadenza variabile tra 18 e 30 mesi. Come anticipato, questo nuovo titolo avrà nella prima fase una cedola molto bassa o pari a zero e sarà emesso con titoli del segmento inflazione.
Il responsabile della direzione del Ministero dell'Economia per la gestione del debito pubblico si dice sicuro dell'efficacia di questa azione perché il Ctz è uno strumento con base di investitori domestica e abbastanza limitata.
Infine, ha anticipato che il nuovo Btp short term vedrà la luce dopo che l'emissione del Ctz in corso avrà raggiunto un ammontare in circolazione adeguato a garantirne la liquidità.
Come invece pubblicamente comunicato dal Ministero dell'Economia, l'ammontare minimo dei Btp short term si riferisce all’intera emissione ovvero al valore che il circolante del titolo dovrà raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza.
Andando quindi oltre, il 2022 è l'anno in cui sarà emesso almeno un Btp futura ovvero il titolo con cedole crescenti e indicizzato alla crescita del Prodotto interno lordo in Italia. La scadenza sarà di almeno 8 anni.
Differente è infine il discorso sul Btp italia, che è indicizzato all'andamento dell'inflazione, poiché nel 2022 non ce ne sono in scadenza e il Ministero dell'Economia valuterà le condizioni per proporre un'emissione.
Si tratta però di una possibilità e non di una certezza. Provando a tirare le fila, per il primo trimestre del 2022 il Ministero dell'Economia e delle Finanze procederà con
Non solo, ma sempre nei primi 3 mesi del 2022 il Ministero dell'Economia e delle Finanze offrirà ulteriori transazioni dei titoli in corso di emissione. Si tratta in particolare di questi 4 appuntamenti:
Il Tesoro fa sapere di riservarsi la facoltà di altre tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni e indicizzati all'inflazione sulla base di eventuali dislocazioni sul mercato secondario.
E ancora: il dicastero di via XX Settembre si dice pronto a offrire titoli a medio e lungo termine, nominali a tasso fisso e variabile e indicizzati all'inflazione per assicurare l'efficienza del mercato secondario.
Infine, per tutte le aste di titoli a medio e lungo termine, nominali a tasso fisso e variabile e indicizzati all'inflazione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze farà ricorso la procedura d'asta marginale con determinazione autonoma del prezzo di aggiudicazione e della quantità.