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Eredità e successione, non c'è solo il testamento. Tutti i sistemi migliori per trasferire patrimonio tra genitori e figli

Come fare e gestire al meglio il passaggio di una eredità tra genitori e figli non solo con il testamento: gli ulteriori sistemi possibili e i chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Eredità e successione, non c'è solo il t

Quali sono i migliori sistemi che permettono di passare l’eredità da genitori a figli?

Oltre alla possibilità di scrivere testamento, per la successione dell’eredità tra genitori e figli si può ricorrere a ulteriori sistemi decisamente sicuri e che permettono anche di pagare meno tasse, come il Trust, il wealth planning e anche la classica donazione. 
 

Quali sono i migliori sistemi, oltre il testamento, per la successione dell’eredità tra i genitori e i figli? Se per la successione ereditaria del patrimonio di un soggetto il primo sistema a cui generalmente si ricorre è il testamento, che permette di disporre le proprie volontà per la divisione dei propri beni al momento della morte, è bene sapere che non è l’unico a cui si può ricorrere.

La legge ammette, infatti, altri strumenti per il passaggio del patrimonio tra genitori e figli capaci di offrire anche diversi vantaggi, come:

  • pagare meno tasse e adempiere a meno obblighi burocratici;
  • garantire maggiore sicurezza nel rispetto delle volontà del de cuius;
  • assicurare regolarità fiscale in modo da evitare eventuali controlli.

Vediamo allora cos'è meglio scegliere per il passaggio di un patrimonio tra genitori e figli.

  • Cos’è il Trust e come funziona per la successione dell’eredità 
  • Il wealth planning per il passare un patrimonio tra i genitori e i figli, cosa prevede
  • Come e quando usare la donazione per il passaggio di una eredità

Cos’è il Trust e come funziona per la successione dell’eredità 

Tra i primi strumenti giuridici che il nostro ordinamento prevede per passare un patrimonio tra figli e genitori c'è il Trust.

Si tratta di un istituto giuridico a cui si ricorre per salvaguardare il patrimonio familiare e trasferirlo intatto agli eredi e vale per la successione di terreni o immobili, ma anche di beni mobili o patrimoni finanziari.

Se ben pianificato, il Trust permette anche di organizzare puntualmente la successione in azienda, proteggendo il patrimonio dell’imprenditore da eventuali problemi insiti nel passaggio generazionale.

Precisiamo che il Trust si istituisce quando è ancora in vita il disponente, ma il trasferimento dei beni avviene solo al momento della morte del disponente e tramite testamento.

Il grande vantaggio di questo strumento è che, al momento dell’apertura della successione, non c’è la comunione ereditaria, tra le principali cause di conteziosi, perché i beni sono gestiti dal trustee secondo le volontà del disponente.

Inoltre, le imposte di successione si pagano solo al momento della devoluzione effettiva dei beni agli eredi.

Il wealth planning per il passare un patrimonio tra i genitori e i figli, cosa prevede

Un altro sistema che permette di trasferire un patrimonio tra i genitori e i figli è il wealth planning, che permette di:

  • realizzare una efficiente intestazione del patrimonio; 
  • pianificare correttamente il passaggio generazionale;
  • proteggere il patrimonio dai rischi.

Prevede che un professionista incaricato gestisca il patrimonio personale e finanziario del proprio client con approfondite competenze interdisciplinari, che comprendono il diritto successorio e quello societario, il diritto tributario e le leggi relative alle imposte sul reddito e alle imposte indirette.

Come e quando usare la donazione per il passaggio di beni tra genitori e figli 

Per il trasferimento di una eredità tra genitori e figli c’è poi anche la classica donazione.

Si tratta di un atto liberale con cui un soggetto, cioè il genitore, decide di arricchire un altro soggetto, il figlio, senza richiedere nulla in cambio.

La donazione deve essere redatta in forma di atto pubblico alla presenza di un notaio e due testimoni per gli effetti sul patrimonio del donante che deve essere capace di intendere e di volere, pienamente consapevole dell’atto che sta facendo e di tutte le relative conseguenze.

La donazione fatta ai legittimari del donante è considerata un anticipo di eredità, per cui, al momento della morte del donante, deve essere imputata alla quota riservata.
 

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