Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quando si può presentare un ricorso contro una banca, i casi e motivi previsti

Mettersi contro una banca non è una procedura da affrontare a cuore leggero perché ci si mette a confronto ai dei veri e propri colossi. Diventa quindi fondamentale la conoscenza dei propri diritti.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quando si può presentare un ricorso cont

Conti correnti, mutui, prestiti personali: su tutte le questioni che riguardano il rapporto con gli istituti di credito è possibile presentare ricorso contro la banca. Grazie agli strumenti di tutela disponibili, i tempi di risoluzione delle controversie sono notevolmente ridotti rispetto al passato.

Tra questi strumenti spicca l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), organo autonomo e imparziale sotto la supervisione della Banca d'Italia, creato per affrontare e risolvere le controversie tra clienti e intermediari finanziari in modo efficace.

Dal punto di vista procedurale, il ricorso all'ABF rappresenta una strada semplice (è possibile presentarlo in piena autonomia senza necessità di assistenza legale) ed economica. Ma al di là delle modalità procedurali, le occasioni in cui risparmiatori e correntisti possono avere necessità di tutelarsi sono numerose.

Contestare le decisioni di un istituto di credito non è mai una procedura da affrontare con leggerezza, poiché ci si confronta con entità finanziarie strutturate e potenti. Diventa quindi fondamentale conoscere approfonditamente i propri diritti e sapere in quali casi specifici è possibile far sentire la propria voce.

Quando è possibile presentare un ricorso contro una banca

La possibilità di presentare un ricorso contro un istituto bancario è strettamente correlata alla tutela dei diritti dei consumatori nel settore finanziario. Sia durante la fase di apertura di un conto corrente che nella richiesta di un finanziamento, possono verificarsi diverse irregolarità che legittimano il cliente a far valere i propri diritti.

Le circostanze più frequenti che giustificano un ricorso includono:

  • Addebito di spese aggiuntive non comunicate al correntista
  • Modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali senza adeguato preavviso
  • Applicazione di tassi d'interesse eccessivamente elevati, talvolta al limite dell'usura
  • Errori nel calcolo degli interessi o nell'applicazione delle commissioni
  • Mancata trasparenza nelle comunicazioni al cliente
  • Problematiche relative ai servizi di pagamento

Nel dettaglio, i ricorsi per spese aggiuntive non autorizzate riguardano generalmente:

  • Addebiti per scoperto di valuta
  • Spese amministrative di gestione dello scoperto
  • Commissioni di massimo scoperto
  • Costi nascosti o non adeguatamente comunicati

È importante sottolineare che il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario è sempre possibile per chi ha o ha avuto rapporti contrattuali con un intermediario finanziario per servizi bancari, inclusi i servizi di pagamento.

Limiti di competenza dell'Arbitro Bancario Finanziario

Occorre tuttavia considerare un importante limite: l'ABF non può intervenire quando la controversia riguarda servizi o attività con finalità di investimento, come:

  • Negoziazione o collocamento di titoli
  • Consulenza in materia di investimenti
  • Gestione di patrimoni

Per queste tipologie di controversie, lo strumento appropriato è l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), istituito presso la Consob.

I motivi più comuni per presentare ricorso contro una banca

Antonio Ortolani, presidente della commissione banche e intermediari finanziari dell'Ordine dei commercialisti di Milano, evidenzia un aspetto cruciale: nei rapporti tra banche e clienti manca una vera reciprocità, poiché il risparmiatore, l'investitore o il correntista non ha reali possibilità di modificare a suo favore le condizioni contrattuali.

L'esperto mette in luce una pratica comune: gli istituti di credito raramente informano i clienti quando le novità introdotte nel corso del tempo sono a loro vantaggio. Sebbene le banche siano obbligate a evidenziare in grassetto le voci modificate nelle comunicazioni al cliente, spesso adottano una tattica elusiva, ripetendo integralmente la lista delle clausole contrattuali.

Questo comportamento, che Ortolani definisce un "malloppo enorme", rende estremamente difficile per i clienti individuare le effettive modifiche introdotte, soprattutto considerando la difficoltà di ricordare con precisione le condizioni originarie sottoscritte.

Principali casistiche che giustificano un ricorso bancario

Analizziamo più approfonditamente le situazioni che più frequentemente portano alla presentazione di un ricorso contro un istituto bancario:

Modifiche unilaterali del contratto

Le banche possono modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, ma devono rispettare precise disposizioni normative. In particolare, secondo l'art. 118 del Testo Unico Bancario (TUB), l'istituto deve:

  • Comunicare espressamente al cliente le modifiche proposte
  • Inviare la comunicazione con un preavviso minimo di due mesi
  • Indicare il motivo che giustifica la modifica
  • Specificare che il cliente può recedere dal contratto senza spese

Se questi requisiti non vengono rispettati, il cliente può contestare le modifiche attraverso un ricorso.

Applicazione di tassi d'interesse elevati

Un motivo comune di contenzioso riguarda l'applicazione di tassi d'interesse potenzialmente usurari. La legge anti-usura (L. 108/1996) stabilisce che i tassi non possono superare determinati limiti, calcolati trimestralmente dalla Banca d'Italia.

Se il tasso applicato dalla banca supera il tasso soglia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il cliente può contestare il contratto e richiedere la restituzione degli interessi pagati in eccesso.

Contestazione di commissioni e spese bancarie

Molti ricorsi riguardano l'addebito di commissioni e spese non adeguatamente comunicate, come:

  • Commissione di istruttoria veloce (CIV)
  • Spese per servizi non richiesti
  • Costi di chiusura conto
  • Commissioni per operazioni allo sportello

La normativa sulla trasparenza bancaria impone agli istituti di credito di informare chiaramente il cliente su tutti i costi applicati. L'omessa o inadeguata informativa può costituire motivo di ricorso.

Problematiche relative ai mutui

Nel caso dei mutui, frequenti motivi di contenzioso includono:

Segnalazioni improprie alla Centrale Rischi

Un altro motivo che spesso porta a presentare ricorso è la segnalazione impropria alla Centrale Rischi della Banca d'Italia o ai Sistemi di Informazione Creditizia (SIC) come CRIF o Experian. Se la segnalazione è errata o sproporzionata rispetto all'effettiva situazione debitoria, il cliente può richiederne la cancellazione o rettifica.

Come presentare ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario

La procedura per presentare ricorso all'ABF è relativamente semplice e accessibile:

  1. Reclamo preventivo: Prima di rivolgersi all'ABF, è necessario presentare un reclamo formale alla banca o all'intermediario finanziario, attendendo fino a 60 giorni per la risposta
  2. Presentazione del ricorso: Se la risposta è insoddisfacente o non arriva entro 60 giorni, è possibile presentare ricorso all'ABF utilizzando l'apposito modulo disponibile sul sito ufficiale
  3. Versamento del contributo: Il ricorso prevede un contributo di 20 euro, che verrà rimborsato in caso di accoglimento della richiesta
  4. Valutazione e decisione: L'ABF esamina il caso e comunica la decisione entro circa 90 giorni

È importante sottolineare che si può presentare ricorso all'ABF senza necessità di assistenza legale, anche se in casi complessi potrebbe essere consigliabile rivolgersi a un professionista.

Vantaggi del ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario

Rivolgersi all'ABF offre diversi vantaggi rispetto alle vie giudiziarie tradizionali:

  • Economicità: Il costo è limitato a 20 euro, rimborsabili in caso di accoglimento
  • Rapidità: La decisione viene generalmente comunicata entro 90 giorni
  • Semplicità: La procedura è accessibile anche senza assistenza legale
  • Competenza specifica: I collegi dell'ABF sono composti da esperti in materia bancaria e finanziaria
  • Trasparenza: Le decisioni dell'ABF vengono pubblicate, contribuendo a creare una giurisprudenza di riferimento

Alternative all'Arbitro Bancario Finanziario

Oltre all'ABF, esistono altre modalità per risolvere le controversie con le banche:

  • Mediazione bancaria: Procedura obbligatoria prima di rivolgersi al giudice ordinario
  • Conciliazione paritetica: Accordi tra associazioni di consumatori e banche per risolvere specifiche tipologie di controversie
  • Ricorso al giudice ordinario: Quando la controversia supera i limiti di competenza dell'ABF (100.000 euro) o riguarda richieste di risarcimento danni non quantificabili

Leggi anche