Quota 100 una volta maturato il diritto si mantiene per sempre o no

Per quanto si può esercitare diritto ad andare in pensione con quota 100 se raggiunti i requisiti richiesti: chiarimenti ed esempi

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quota 100 una volta maturato il diritto

Quando si matura il diritto alla pensione con quota 100 si mantiene per sempre?

Chi matura i requisiti di pensione con quota 100 mantiene il diritto alla pensione con quota 100 per sempre se si maturano i requisiti entro i termini di validità della sperimentazione ma se i requisiti si maturano dopo non si acquisisce il diritto all’uscita con quota 100.

Quando si matura il diritto alla pensione co quota 100 si mantiene per sempre? Stando a quanto riportato dal decreto legge n. 4/2019 che prevede la sperimentazione della possibilità di andare in pensione con quota 100 a 62 anni di età e con 38 anni di contributi per tre anni, dal 2019 al 2021, è possibile mantenere il diritto all’uscita con gli stessi requisiti per fare domanda in un momento successivo. Cerchiamo di chiarire cosa accade alla possibilità di andare in pensione con quota 100 una volta maturato il diritto all’uscita.

  • Quota 100 si mantiene per sempre il diritto maturato o no
  • Esempio diritto alla pensione con quota 100 si mantiene e no

Quota 100 si mantiene per sempre il diritto maturato o no

Tra sperimentazione e novità pensioni di cui si parla sono in tanti che si chiedono cosa accede se si matura il diritto alla pensione con quota 100. I recenti chiarimenti spiegano che quando un lavoratore matura il diritto alla pensione raggiugendo i requisiti previsti da una determinata forma pensionistica, il diritto maturato resta valido anche se avvengono cambiamenti legislativi.

Ciò significa che chi matura il diritto alla pensione con quota 100 avendo raggiunto 62 anni di età e 38 anni di contributi lo mantiene fino alla scadenza della legge. Sappiamo, infatti, che la quota 100 per andare in pensione prima non è una misura strutturale ma una misura sperimentale che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021.

Dal primo gennaio 2022, a prescindere da eventuali forma pensionistiche che potrebbero sostituirla o subentrare, la quota 100 non esisterà più. Non si potrà più andare in pensione prima a 62 anni di età invece che a 67 anni e co 38 anni di contributi dal 2022.

Se, però, la quota 100, come si ipotizzava fino a qualche mese, venisse cancellata prima, per esempio il prossimo 2021, pur fissata inizialmente la scadenza a fine 2021, se si matura il diritto alla pensione con quota 100 il prossimo anno non si può mantenere perché quota 100 non ci sarà più.

Chi matura i requisiti di pensione con quota 100 mantiene il diritto all’uscita con tale forma pensionistica per sempre solo e soltanto, però, se si maturano i requisiti entro i termini di validità della sperimentazione. Se, invece, i requisiti si maturano dopo non si acquisisce il diritto all’uscita con quota 100.

Dunque, i lavoratori che maturano i requisiti per andare in pensione anticipata con quota 100 entro il 31 dicembre 2020 e decidono di fare domanda all’Inps entro il 2021 possono farlo grazie alla cristallizzazione del diritto alla pensione maturato, che vale anche quando quota 100 sarà esaurita e il lavoratore decida di fare domanda di pensione anticipata nel 2022.

Se, dunque, il diritto alla pensione con quota 100 è stato maturato entro il periodo di sperimentazione della misura e il lavoratore presenta domanda entro la fine della sperimentazione mantiene il diritto anche una volta esaurita la misura, cristallizzando, come si suol dire, il diritto all’uscita. Ma se matura i requisiti di quota 100 per andare in pensione e presenta domanda all’Inps dopo l’esaurimento della misura, il diritto maturato non vale più.

Esempio diritto alla pensione con quota 100 si mantiene e no

Per fare un esempio pratico di quanto appena spiegato, prendiamo il caso di un lavoratore che nel 2020 raggiunge i requisiti per andare in pensione con quota 100 ma decide di continuare a lavorare per altri tre anni, pur avendo maturato il diritto alla pensione con quota 100 nel 2023 non lo avrà più, perché come detto nel 2022 la quota 100 sarà esaurita e non più in vigore.

Se, invece, decide di andare in pensione il prossimo anno 2021 lavorando solo un anno in più, il diritto all’uscita co quota 100 avendo quest’anno raggiunto i requisiti minimi vengono congelati e il lavoratore può tranquillamente collocarsi a riposo.