Blocco auto diesel 2020, nuovi limiti
La preoccupazione delle amministrazioni regionali e comunali è indirizzata soprattutto sulle grandi città, quelle con il maggior numero di auto inquinanti circolanti.
Sempre più amministrazioni mettono le auto diesel nel mirino. Non tutte naturalmente, almeno per ora, ma solo quelle più inquinanti ovvero con una classe ambientale che non sia Euro 6 (e successive sottoclassi Euro 6a, Euro 6b, Euro 6c e Euro 6d). Cerchiamo allora di essere concreti ovvero di analizzare la situazione in alcune regioni:
Come noteremo nel resto dell'articolo, la preoccupazione delle amministrazioni regionali e comunali è indirizzata soprattutto sulle grandi città, quelle con il maggior numero di auto inquinanti circolanti. E siccome impedire il passaggio di tutti i veicoli è un provvedimento inapplicabile, se non per limitate giornate come le domeniche senza auto, ecco che diventa necessario iniziare a mettere al bando le auto più inquinanti.
I parametri tenuti in considerazione sono il livello di emissioni di anidride carbonica, ossidi di azoto e miscele e le concentrazioni di pm10. E sono in particolare le auto diesel di vecchia generazione a presentare elementi critici.
Sebbene i veicoli alimentati a gasolio di recente produzioni siano certamente più puliti, non sempre viene effettuata una distinzione tra i vari modelli diesel per capire quali auto possono circolare e quali devono rimanere fermi ai box. Proviamo dunque a fare chiarezza.
La Regione Lombardia ha definito un piano dettagliato di blocco delle circolazione dei mezzi diesel più inquinanti nel 2020. Non tutti i veicoli alimentati a gasolio sono coinvolti, ma devono rimanere fermi ai box solo quelli che con un livello elevato di emissioni.
Al di là delle restrizioni al traffico delle auto nella città di Milano, la Regione Lombardia ha introdotto limiti alla circolazione sempre in vigore ovvero indipendentemente dai livelli di inquinamento dell'aria. Più precisamente
In Emilia Romagna i limiti alla circolazione si applicano nei centri urbani dei comuni con oltre 30.000 abitanti e in quelli dell'agglomerato urbano di Bologna da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30.
Il blocco riguarda le auto diesel di classe ambientale Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Possono invece circolare i veicoli a gasolio Euro 4, Euro 5 ed Euro 6
I limiti alla circolazione nella Regione Piemonte sono in vigore nei centri urbani dei comuni con più di 20.000 abitanti e nei comuni dell'agglomerato urbano di Torino: Collegno, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese, Grugliasco, Chieri, Venaria Reale, Orbassano, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, Beinasco, Leinì, Volpiano, Pianezza, Vinovo, Caselle Torinese, Borgaro Torinese e Mappano.
In vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e nelle domeniche ecologiche, lo stop coinvolge auto diesel pre-Euro, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Ma attenzione: sono previste deroghe per i cittadini con Isee inferiore a 14.000 euro e per over 70. Possono invece circolare i veicoli a gasolio Euro 4, Euro 5 ed Euro 6.
Nel caso di livello di allerta 1 ovvero 4 giorni consecutivo di superamento dei limiti, entrano in vigore le misure emergenziali che prevedono anche il blocco delle auto diesel Euro 4 tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30, compresi i festivi.
Semaforo rosso alle auto diesel Euro 3 nella Ztl Anello Ferroviario della città di Roma. Il provvedimento è in vigore dal lunedì al venerdì per tutta la giornata tranne nei festivi infrasettimanali. Sono esonerato le auto contrassegno invalidi e i veicoli addetti a emergenza e soccorso.
Solo per le vetture addette al trasporto merci è previsto un periodo di passaggio fino al 31 marzo 2020 in cui sono previste fasce orarie per i diesel Euro 3: dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30. L'infrazione è punita con multe da 168 a 679 euro.
Nel 2020 non possono circolare a Padova auto diesel di classe ambientale Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Il divieto è in vigore fino al 31 marzo da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30 tranne dei giorni festivi infrasettimanali.
Da segnalare la sospensione del provvedimento dal 16 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020. Identiche modalità nella città di Verona.