Cosa prevede la nuova legge sulla natura e quali conseguenze può avere sugli altri obblighi green già imposti dall’Ue
Cosa prevede la nuova legge sulla natura approvata dall'Ue che accelera la ristrutturazione obbligatoria delle case e la sostituzione elettrodomestici? Cambiamenti climatici e ambiente da tutelare continuano ad essere al centro degli interessi dell’Europa che continua a lavorare su misure specifiche, compresa la nuova legge sulla natura appena approvata.
Inoltre, per contrastare il pericolo di alluvioni e dissesti idrogeologici, la legge sulla natura fissa anche nuovi obiettivi per estendere la rimozione delle barriere fluviali inutili in tutta l’Unione europea.
La nuova stabilisce, infine, obiettivi vincolanti in diversi campi, come terreni agricoli, torbiere e fondali marini, con l'obiettivo di bloccare il danno ambientale causato dall'attività umana incontrollata e dai cambiamenti climatici.
La legge non impone, però, la creazione di nuove aree protette nell'UE ma prevede che gli Stati membri definiscano tutte le misure necessarie per ripristinare almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell’Unione europea, forse un primo passo per riuscire a ripristinarne il 100% entro il 2050 ed entro il 2030 prevede la realizzazione di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10% della superficie agricola usata.
La nuova legge avrà, dunque, un importante impatto positivo sull’agricoltura, considerando che il progetto di riqualificazione degli ambienti naturali che non riguarderà solo le aree protette, ma tutti gli ecosistemi, compresi i terreni agricoli insieme le aree urbane
Tra le misure che saranno importanti anche per l’agricoltura ci sono la riduzione delle barriere che limitano la connettività dei fiumi, insieme alla riduzione dell’uso di pesticidi e diversificazione delle aree coltivate per favorire farfalle, insetti impollinatori e uccelli, combattendo l’uso indiscriminato di fertilizzanti e monocolture intensive.
L’approvazione della nuova legge sulla natura, rientrando nel piano di transizione ecologia su cui l’Ue sta lavorando, potrebbe portare ad una accelerazione degli altri obblighi già imposti dall’Ue
Gli obblighi già imposti dall’Ue ma non ancora diventati leggi ufficiali partono dall’obbligo di ristrutturazione delle case più vecchie e inquinanti.
Tra le prime direttive verdi Ue approvate c’è quella che prevede l’obbligo di ristrutturazione delle case inquinanti di classe energetica F o anche G e da portare almeno alla classe E. Il passaggio sarà graduale, seguendo i seguenti tempi: