Nuova legge sulla natura approvata dall'Ue accelera ristrutturazione obbligatoria case e sostituzione elettrodomestici

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuova legge sulla natura approvata dall'

Cosa prevede la nuova legge sulla natura e quali conseguenze può avere sugli altri obblighi green già imposti dall’Ue

Cosa prevede la nuova legge sulla natura approvata dall'Ue che accelera la ristrutturazione obbligatoria delle case e la sostituzione elettrodomestici? Cambiamenti climatici e ambiente da tutelare continuano ad essere al centro degli interessi dell’Europa che continua a lavorare su misure specifiche, compresa la nuova legge sulla natura appena approvata.

  • Cos’è la nuova legge sulla natura e cosa prevede
  • Quali sono le conseguenze dell’approvazione della nuova legge sulla natura
  • Ristrutturazione green di casa e sostituzione di elettrodomestici tra nuovi obblighi Ue

Cos’è la nuova legge sulla natura e cosa prevede

L'Ue ha approvato la nuova legge sulla natura che si propone diversi obiettivi green come combattere il cambiamento climatico e la perdita della biodiversità e ridurre i rischi per la sicurezza alimentare, nonchè azioni per sostenere la diffusione degli insetti impollinatori, come le api, fondamentali per proteggere il settore agricolo e assicurare il lavoro di fertilizzazione dei territori. 

Inoltre, per contrastare il pericolo di alluvioni e dissesti idrogeologici, la legge sulla natura fissa anche nuovi obiettivi per estendere la rimozione delle barriere fluviali inutili in tutta l’Unione europea.

La nuova stabilisce, infine, obiettivi vincolanti in diversi campi, come terreni agricoli, torbiere e fondali marini, con l'obiettivo di bloccare il danno ambientale causato dall'attività umana incontrollata e dai cambiamenti climatici.

La legge non impone, però, la creazione di nuove aree protette nell'UE ma prevede che gli Stati membri definiscano tutte le misure necessarie per ripristinare almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell’Unione europea, forse un primo passo per riuscire a ripristinarne il 100% entro il 2050 ed entro il 2030 prevede la realizzazione di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10% della superficie agricola usata.

Quali sono le conseguenze dell’approvazione della nuova legge sulla natura

La nuova legge avrà, dunque, un importante impatto positivo sull’agricoltura, considerando che il progetto di riqualificazione degli ambienti naturali che non riguarderà solo le aree protette, ma tutti gli ecosistemi, compresi i terreni agricoli insieme le aree urbane

Tra le misure che saranno importanti anche per l’agricoltura ci sono la riduzione delle barriere che limitano la connettività dei fiumi, insieme alla riduzione dell’uso di pesticidi e diversificazione delle aree coltivate per favorire farfalle, insetti impollinatori e uccelli, combattendo l’uso indiscriminato di fertilizzanti e monocolture intensive.

L’approvazione della nuova legge sulla natura, rientrando nel piano di transizione ecologia su cui l’Ue sta lavorando, potrebbe portare ad una accelerazione degli altri obblighi già imposti dall’Ue

Ristrutturazione green di casa e sostituzione di elettrodomestici tra nuovi obblighi Ue

Gli obblighi già imposti dall’Ue ma non ancora diventati leggi ufficiali partono dall’obbligo di ristrutturazione delle case più vecchie e inquinanti.
 
Tra le prime direttive verdi Ue approvate c’è quella che prevede l’obbligo di ristrutturazione delle case inquinanti di classe energetica F o anche G e da portare almeno alla classe E. Il passaggio sarà graduale, seguendo i seguenti tempi:

  • entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
  • entro il 2033 la classe energetica da raggiungere dovrà essere la D;
  • entro il 2040 si dovrà raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Il nuovo obbligo di ristrutturazione varrà per tutte le case e gli edifici di classe inferiore a E gli unici immobili esonerati dal nuovo obbligo di ristrutturazione di casa sono:
  • seconde case;
  • edifici di pregio artistico;
  • edifici riconosciuti meriti storico-architettonici;
  • edifici di culto.
L’Ue ha anche imposto lo stop all’acquisto e alla installazione di caldaie a gas, considerate inquinanti e che dovrebbero del tutto scomparire entro il 2029; l’obbligo di sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione, che non sono inquinanti come le cucine a gas, riducono i tempi di cottura e, di conseguenza, il consumo di energia, ma anche in questo caso il passaggio potrebbe essere graduale; e l’obbligo di sostituzione di vecchi frigoriferi di classe energetica più bassa e inquinanti e condizionatori agli idrofluorocarburi, noti anche come F-gas, responsabili, secondo l’Ue, dell’emissione di gas ad effetto serra.