Quali sono le regole vigenti quest’anno per ottenere i rimborsi del 730 2025 precompilato: i chiarimenti e i tempi previsti
Come e quando avvengono i rimborsi del 730 2025? Come ogni anno, il 30 settembre è il termine di scadenza entro il quale i lavoratori dipendenti devono presentare la propria dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate.
Il modello precompilato del 730 sarà disponibile dal prossimo 30 aprile sul sito stesso delle Entrate e dal 28 maggior sarà possibile accedervi per effettuare eventuali modifiche, correzioni o integrazioni.
In ogni caso, cambiano i tempi previsti, soprattutto per eventuali modifiche apportate. Chi accetta, infatti, il 730 così come direttamente precompilato dalle Entrate, può ottenere i rimborsi in tempi più brevi, perché non sarà soggetto ad alcun controllo.
Per chi entra, invece, nel proprio modello precompilato ed effettua modifiche o integrazioni, o correzioni, i tempi per ottenere i rimborsi si allungano. E si può arrivare anche fino a marzo del 2025, se la dichiarazione viene presentata proprio a fine settembre, considerando i 4 mesi di verifiche possibili.
Chi effettua l’invio del 730 precompilato 2025 già entro la fine di maggio, appena disponibile da verificare, potrà avere il rimborso Irpef già nella busta paga di luglio (agosto per i pensionati). Il tempo di riconoscimento dei rimborsi per i lavoratori è, infatti, generalmente di un mese dopo la presentazione della dichiarazione (due mesi per i pensionati).
Inviando i dati entro il 20 giugno, si avrà il rimborso ad agosto. Chi presenta la dichiarazione entro il 15 luglio avrà i rimborsi a settembre, chi la presenta ad agosto a ottobre e chi la presenta a settembre li avrà a novembre.
Per chi presenta il 730 2025 precompilato, esattamente come accade per chi presenta il modello ordinario della dichiarazione dei redditi, quest’anno è prevista una nuova regole che riguarda la compensazione di eventuali debiti con il Fisco proprio attraverso i rimborsi.
Secondo quanto stabilito dal recente Decreto Riscossione, i rimborsi derivanti dal 730 possono non essere riconosciuti ai contribuenti indebitati. Il sistema già esisteva ma a discrezione del contribuente stesso. Ora, invece, diventa automatico.
Se prima, infatti, i contribuenti potevano scegliere se utilizzare il rimborso per compensare il proprio debito fiscale, con la nuova riforma, l'Agenzia delle Entrate potrà trattenere automaticamente il rimborso per saldare i debiti esistenti.
Precisiamo che il blocco dei rimborsi non scatta automaticamente nei confronti di tutti i contribuenti che hanno debiti con il Fisco ma se risultano inadempienti all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle e se il rimborso fiscale è di importo superiore a 500 euro.