Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

730 2025 precompilato, i nuovi quadri e redditi che si possono inserire

di Marianna Quatraro pubblicato il
730 2025 precompilato

Cosa cambia per il modello 730 2025 precompilato e quali nuove tipologie di redditi si possono indicare: i chiarimenti

Quali sono i nuovi Quadri del 730 2025 precompilato e i nuovi redditi che si possono inserire? Il modello 730 precompilato è predisposto dall’Agenzia delle Entrate per i contribuenti già con tutti i dati in suo possesso, sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile e dovrà essere rinviato entro il 30 settembre 2025.

I grandi vantaggi offerti dal modello precompilato rispetto a quello ordinario sono soprattutto l’affidabilità dei dati indicati, considerando che sono quelli già noti al Fisco che quindi non sbaglia (anche se è sempre necessario controllare che ogni informazione inserita sia corretta o procedere a eventuali integrazioni e correzioni) e i tempi più rapidi per ottenere i rimborsi.

Scegliendo di accettare il 730 come precompilato direttamente dalle Entrate, senza alcuna modifica, non scatta alcun controllo preventivo, per cui i rimborsi vengono riconosciuti più velocemente. Ma vediamo quali sono le novità di quest’anno.

  • I nuovi Quadri del modello 730 2025 precompilato
  • Quali nuovi redditi si possono inserire nella dichiarazione

I nuovi Quadri del modello 730 2025 

Nel 730 2025 precompilato debuttano i nuovi quadri M e T per permettere alle persone fisiche non titolari di Partita Iva di accedere alla dichiarazione semplificata.

Si tratta, in particolare, del quadro M, relativo ai redditi soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva, per l’inserimento dei dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni; e del quadro T, per indicare le plusvalenze di natura finanziaria.

Quali nuovi redditi si possono inserire nella dichiarazione

Nel nuovo modello precompilato possono essere indicate nuove tipologie di reddito, grazie ai due nuovi quadri. Si possono, infatti, riportare i redditi che in passato avrebbero dovuto essere inseriti nel modello PF.

Si tratta in particolare di: 

  • redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati; 
  • redditi dei terreni e dei fabbricati; 
  • redditi di capitale; 
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva; 
  • alcuni redditi diversi;
  • alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata e a imposta sostitutiva.
     
Leggi anche