La corretta compilazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 2025, è fondamentale per ricevere gli eventuali rimborsi fiscali e per effettuare i pagamenti corretti delle imposte dovute. Tuttavia, possono verificarsi situazioni in cui risulta necessario modificare il sostituto d'imposta indicato nella dichiarazione già trasmessa. Questa operazione, sebbene non frequente, diventa essenziale in caso di errori nella compilazione o di cambiamenti nella propria situazione lavorativa.
Chi è il sostituto d'imposta nella dichiarazione dei redditi
Il sostituto d'imposta è un intermediario che opera per conto dell'Agenzia delle Entrate, trattenendo e versando le imposte dovute dal contribuente. Generalmente, questo ruolo viene ricoperto da:
- Datori di lavoro
- Enti previdenziali (come l'INPS)
- Pubbliche amministrazioni
- Società che distribuiscono interessi o dividendi
È importante sottolineare che
le persone fisiche che non svolgono attività economiche non possono assumere il ruolo di sostituto d'imposta.
Il sostituto d'imposta ha il compito di certificare il versamento delle imposte da parte del dipendente attraverso la Certificazione Unica, documento consegnato al contribuente entro marzo di ogni anno, o tramite il Modello 770.
La sua funzione principale consiste nell'effettuare la ritenuta dell'imposta sul reddito o di altri tributi direttamente sulle somme corrisposte al contribuente. Ad esempio, nel caso dei lavoratori dipendenti, il datore di lavoro trattiene l'IRPEF direttamente dalla busta paga e successivamente la versa all'Erario entro i termini stabiliti dalla normativa fiscale.
Perché potrebbe essere necessario modificare il sostituto d'imposta
La modifica del sostituto d'imposta dopo l'invio del 730 2025 può rendersi necessaria per diverse ragioni:
Errori nella compilazione della dichiarazione
Uno dei motivi più comuni è l'errata indicazione del sostituto d'imposta nella dichiarazione originale. Questo può accadere per svista o per mancanza di informazioni precise al momento della compilazione.
Cambio di datore di lavoro
Se dopo la presentazione del 730 2025 si cambia datore di lavoro, potrebbe essere necessario aggiornare il sostituto d'imposta affinché il nuovo datore possa effettuare correttamente le operazioni di conguaglio.
Cessazione del rapporto di lavoro
Nel caso in cui, successivamente all'invio della dichiarazione, il contribuente si ritrovi in stato di disoccupazione, sarà necessario modificare l'indicazione del sostituto d'imposta per evitare problemi con rimborsi e pagamenti.
La corretta indicazione del sostituto d'imposta è essenziale per evitare il blocco di eventuali rimborsi spettanti e per garantire i corretti pagamenti delle imposte dovute.
Come modificare il sostituto d'imposta dopo l'invio del 730
Per procedere alla modifica del sostituto d'imposta dopo aver già inviato il 730 2025, è necessario utilizzare il Modello 730 integrativo di Tipo 2. Questa operazione può essere effettuata autonomamente o rivolgendosi a un CAF o a un professionista abilitato.
Esistono due possibili modalità di intervento:
Indicazione di un nuovo sostituto d'imposta
In questo caso, occorre:
- Compilare il modello 730 integrativo di Tipo 2
- Indicare i dati del nuovo sostituto d'imposta
- Inviare la dichiarazione integrativa
Al termine di queste operazioni, il nuovo sostituto d'imposta indicato provvederà a effettuare il conguaglio fiscale.
Opzione "Nessun sostituto"
In alternativa, è possibile:
- Inviare un modello 730 integrativo di Tipo 2
- Selezionare l'opzione "Nessun sostituto"
In questo caso:
- Se dalla dichiarazione emerge un credito, il rimborso verrà erogato direttamente dall'Agenzia delle Entrate
- Se risulta un debito, il contribuente dovrà provvedere al pagamento utilizzando il modello F24
Tempistiche per la modifica del sostituto d'imposta
È importante rispettare le scadenze previste dalla normativa per la modifica del sostituto d'imposta:
- La presentazione del 730 integrativo di Tipo 2 attraverso l'applicazione precompilata è disponibile fino all'11 novembre 2025
- Trascorso tale termine, il contribuente può ricorrere al modello Redditi Tardivo o al modello Redditi Integrativo per apportare le necessarie modifiche
Attenzione: non è possibile presentare la dichiarazione integrativa se la dichiarazione originale è stata presentata senza l'indicazione del sostituto d'imposta.
Passaggi pratici per la modifica del sostituto d'imposta
Ecco una guida dettagliata per modificare il sostituto d'imposta nel 730 2025 già inviato:
Modifica tramite 730 precompilato
- Accedere al sito dell'Agenzia delle Entrate utilizzando le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS)
- Selezionare l'opzione "730 integrativo"
- Scegliere il "Tipo 2" che consente di correggere il sostituto d'imposta
- Compilare i campi relativi al nuovo sostituto d'imposta o selezionare l'opzione "Nessun sostituto"
- Verificare attentamente tutti i dati inseriti
- Inviare la dichiarazione integrativa
Modifica tramite CAF o professionista
In alternativa, è possibile rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato, fornendo:
- Copia della dichiarazione originaria inviata
- Documentazione relativa al nuovo sostituto d'imposta (se applicabile)
- Delega per la presentazione della dichiarazione integrativa
Il professionista si occuperà di compilare e inviare il modello 730 integrativo di Tipo 2 con le modifiche necessarie.
Conseguenze della modifica del sostituto d'imposta
A seconda dell'opzione scelta per la modifica del sostituto d'imposta, le conseguenze saranno diverse:
In caso di indicazione di un nuovo sostituto
Il nuovo sostituto d'imposta indicato nella dichiarazione integrativa effettuerà le operazioni di conguaglio fiscale, che possono comportare:
Tali operazioni verranno effettuate sulla prima retribuzione utile successiva alla ricezione del risultato contabile da parte dell'Agenzia delle Entrate.
In caso di opzione "Nessun sostituto"
Se viene selezionata l'opzione "Nessun sostituto":
- I rimborsi saranno erogati direttamente dall'Agenzia delle Entrate, generalmente mediante accredito sul conto corrente indicato dal contribuente
- Gli eventuali debiti dovranno essere pagati dal contribuente tramite modello F24, rispettando le scadenze previste dalla normativa
In entrambi i casi, è importante verificare l'esito della dichiarazione integrativa tramite il cassetto fiscale o l'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate, facendo attenzione a evitare
errori.
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