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Addizionale Irpef Lazio 2026 cala ufficialmente. Come cambia la tassazione dipendenti e pensionati. Calcoli ed esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Addizionale Irpef Lazio 2026 cala uffici

Cambia l'addizionale regionale Irpef 2026 nel Lazio e si riduce per molti: quali sono gli effetti su stipendi e pensioni

L’anno fiscale 2026 porta con sé importanti cambiamenti per la tassazione locale dei contribuenti residenti nel Lazio. In particolare, l’intervento sull’addizionale regionale Irpef rappresenta una svolta, destinata ad alleggerire il carico fiscale sulle fasce di reddito medio-basso.

Queste novità riguardano soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, da sempre i soggetti più interessati all’applicazione di questa imposta aggiuntiva regionale. Le nuove disposizioni, frutto sia delle recenti riforme fiscali nazionali che delle scelte autonome della Regione Lazio, mirano non solo a sostenere i redditi ma anche a promuovere un maggiore equilibrio fiscale sul territorio. 

Addizionale regionale Irpef 2026 e novità per il Lazio

L’addizionale regionale Irpef è una quota d’imposta, calcolata sul reddito complessivo, destinata alle Regioni per finanziare i servizi locali. 

Per il 2026 il Lazio ha deliberato un cambiamento sostanziale. Nella Regione, infatti, la maggiorazione dell’addizionale Irpef, pari all’1,6% introdotta negli anni precedenti per esigenze di risanamento finanziario, non si applicherà più ai residenti con redditi annui fino a 28.000 euro. In altre parole, dal periodo d’imposta 2026 una fetta rilevante di contribuenti vedrà annullata questa maggiorazione, con un impatto diretto sulle buste paga di lavoratori e sulle pensioni.

Questo intervento regionale risponde anche a un ampio dibattito sull’equità fiscale e sulla tutela dei redditi più bassi, prevedendo, inoltre, che chi possiede redditi ancor più bassi possa essere del tutto esente dall’addizionale Irpef

Considerando la maggiorazione regionale di 1,6% applicata fino al 2025, la modifica del 2026 interessa principalmente i residenti laziali con redditi fino a 28.000 euro, che erano fino al 2025 soggetti a una tassazione più pesante. Dal prossimo anno, questa fascia di contribuenti non pagherà più la maggiorazione, ottenendo così una riduzione dell’imposta regionale dovuta. In particolare:

  • Lavoratori dipendenti e pensionati con redditi fino a 28.000 euro: totale abolizione dell’incremento dell’aliquota regionale, con risparmio concreto in busta paga o cedolino pensione.
  • Redditi superiori a 28.000 euro: la maggiorazione dell’1,6% continuerà ad essere applicata secondo le regole preesistenti, a meno di successive modifiche.
  • Soggetti con redditi molto bassi: per chi rientra nelle fasce di esenzione previste regionalmente, l’addizionale potrebbe risultare azzerata.
Il beneficio più evidente riguarda i nuclei familiari monoreddito, i pensionati con assegni bassi e i giovani lavoratori dipendenti, spesso penalizzati nei precedenti esercizi fiscali.

Impatto per dipendenti e pensionati: calcoli pratici dell’addizionale regionale Irpef

Passando all’analisi operativa, gli effetti delle nuove regole si riflettono in modo diretto sulle fasce di reddito medio-basso. Per meglio comprendere l’entità del risparmio, è utile considerare alcuni scenari tipici riguardanti chi percepisce un reddito da lavoro dipendente o da pensione nella Regione Lazio.

Il calcolo dell’addizionale avviene partendo dal reddito imponibile e applicando la nuova aliquota, considerando la soppressione della maggiorazione dell’1,6% sulle somme fino a 28.000 euro all’anno. In concreto:

  • Dipendente con reddito annuo lordo di 20.000 euro: con la modifica 2026, tale soggetto non sarà più soggetto all’addizionale maggiorata. Se nel 2025 pagava circa 320 euro di addizionale regionale, la somma si ridurrà proporzionalmente in base alla nuova aliquota ordinaria (da confermare nel dettaglio dalla Regione), senza la maggiorazione extra di 320 euro (1,6% di 20.000 euro).
  • Pensionato con assegno di 15.000 euro lordi: anche in questo caso, il prelievo regionale sarà più contenuto. Il risparmio potenziale supera i 200 euro annui.
Per i soggetti con redditi superiori a 28.000 euro, il calcolo resta immutato rispetto agli anni precedenti almeno fino a nuove delibere. Importante ricordare che per i redditi molto bassi valgono eventuali esenzioni già previste dalla normativa regionale.
Reddito lordo Aliquota addizionale Lazio 2026 Maggiore risparmio annuo
15.000 € Nuova aliquota ordinaria (senza+1,6%) Circa 240 €
25.000 € Nuova aliquota ordinaria Circa 400 €
30.000 € Aliquota ordinaria + maggiorazione* Nessun beneficio

Questi dati illustrano in modo chiaro il vantaggio per gli interessati. La metodologia di calcolo resta invariata: sul reddito imponibile si sottrae il valore delle detrazioni, e sulla quota rimanente si applica l’aliquota regionale senza la maggiorazione per i nuclei interessati dalle modifiche 2026.

Esempi applicativi: nuove soglie, aliquote e casi concreti nel Lazio

Per dare una panoramica ancora più concreta, vengono riportati alcuni casi tipici basati sulle nuove regole applicabili ai residenti nel Lazio dal 2026.

  • Giovanni, lavoratore dipendente con reddito lordo 22.000 euro: nel 2025 l’addizionale regionale era 2,33% (0,73% ordinaria + 1,6% maggiorazione). Nel 2026 pagherà solo l’aliquota ordinaria. Se il prelievo complessivo era 513 euro, ora si riduce a circa 160 euro, con un risparmio netto di oltre 350 euro.
  • Maria, pensionata con reddito lordo 17.000 euro: la tassa regionale passa da oltre 395 euro a meno di 125 euro annui. Il beneficio finale per la contribuente supera i 270 euro.
  • Luca, dipendente con reddito lordo 29.000 euro: in questo caso, la soglia di reddito non consente la riduzione e resta in vigore la somma della quota ordinaria e la maggiorazione regionale.
  • Chiara, pensionata con reddito annuo lordo di 12.000 euro, rientra nella fascia di esenzione prevista localmente: non versa alcuna addizionale.
Per chi ha carichi familiari numerosi, il risparmio è più evidente. 


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