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Al via sanatoria super semplificata per abusi edilizi. Chi e come puň farla

di Marianna Quatraro pubblicato il
chiarimenti mit sanatoria

Quali sono i chiarimenti forniti dal Mit sull’applicazione delle nuove norme del Salva Casa per sanare i piccoli abusi edilizi

Quali sono le nuove regole chiarite dal Mit per la sanatoria super semplificata per gli abusi edilizi del Piano Casa? Arrivano le Faq con i chiarimenti del Ministero delle Infrastrutture riguardanti alcuni dubbi relativi al Salva Casa. 

Le spiegazioni interessano principalmente le varianti ante 1977, le piccole difformità, la sanatoria multipla, lo stato legittimo, le sanzioni, gli abusi in zone vincolate. Vediamo in dettaglio cosa dice il Ministero.

  • Una sanatoria più semplificata per le irregolarità legate alle varianti ante 1977
  • Quali sono i chiarimenti sulla sanatoria in zone vincolate
  • Non è previsto alcun onere urbanistico per il cambio di destinazione d'uso 
  • La verifica dei titoli pregressi
  • Le semplificazioni per un'unica domanda per più richieste di sanatoria 
  • I chiarimenti sui controlli e le sanzioni

Una sanatoria più semplificata per le irregolarità legate alle varianti ante 1977

Prima del 30 gennaio 1977, in Italia non era prevista alcuna procedura per l’approvazione delle varianti in corso d’opera, per cui tutte le varianti avvenute in quel periodo oggi sono considerate difformità, per esempio balconi in più, finestre spostate, stanze che non esistevano. 

Il Decreto Salva Casa, come chiarito, permette di sanarle con una semplice Scia e, sulle incertezze sull’ambito di applicazione della misura, le linee guida del Ministero hanno spiegato che è sufficiente che le varianti da regolarizzare siano state eseguite nell’ambito di lavori riconducibili a un titolo rilasciato prima del 30 gennaio 1977, anche se le opere sono state materialmente realizzate in data successiva.

Quali sono i chiarimenti sulla sanatoria in zone vincolate

Altri importanti chiarimenti riguardano la sanatoria delle difformità sugli immobili situati in zone vincolate.

La nuova sanatoria prevede che, per gli immobili vincolati, il proprietario o l’avente titolo possa presentare una sola istanza di sanatoria allo sportello unico edilizia del Comune.

Quest’ultimo provvede poi a inoltrare la richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica in sanatoria alle amministrazioni preposte anche nel caso in cui la difformità abbia determinato aumenti di volumi e superfici.

Per gli immobili vincolati, poi, le tolleranze calcolate sulle nuove soglie (dal 2 al 6%, a seconda della superficie dell’unità immobiliare) possono valere anche su tali beni.

Non è previsto alcun onere urbanistico per il cambio di destinazione d'uso 

Il Mit ha ben chiarito che il contributo per gli oneri di urbanizzazione in caso di cambio di destinazione di uso di un immobile non è dovuto, perché, in un contesto già urbanizzato, per esempio, di strade residenziali, illuminazione e fognature, si risolverebbe in una mera duplicazione di costi a carico del richiedente. 

L'esonero dal pagamento vale anche in presenza di differenti disposizioni comunali contrarie. 

La verifica dei titoli pregressi

Il Ministero ha poi fornito chiarimenti sulla verifica dei titoli pregressi da parte degli uffici comunali, che si può presumere se nella modulistica relativa all'ultimo intervento il cittadino ha chiaramente indicato gli estremi dei titoli pregressi. 

In questo modo si valorizza pienamente il legittimo affidamento del cittadino rispetto all'operato della Pubblica Amministrazione che, nelle verifiche precedenti, non ha mai rilevato motivi ostativi all'ottenimento dei titoli. 

Le semplificazioni per un'unica domanda per più richieste di sanatoria 

Per la sanatoria agevolata con il Salva Casa è possibile avviare un unico procedimento con finalità multipla per tutti gli obiettivi di trasformazione edilizia previsti, come la sanatoria di una difformità del passato e il cambio d'uso dell'immobile condizionato alla sanatoria.

Ciò significa che è possibile presentare un’unica istanza in cui, contestualmente, si chiede la sanatoria di una difformità del passato e il cambio d’uso dell’immobile condizionato alla sanatoria.

Via libera, dunque, ad una sola domanda per più sanatorie.

I chiarimenti sui controlli e le sanzioni

Per quanto riguarda i controlli, viene spiegato che gli uffici comunali, diversamente da quanto accade nelle ordinarie pratiche di sanatoria, non sono chiamati a effettuare alcuna verifica in ordine alla conformità della variante rispetto alla disciplina urbanistica ed edilizia.

Sulle multe, invece, viene chiarito che il cittadino è soggetto a una sanzione compresa tra i 1.032 e i 10.328 euro e, quindi, al trattamento sanzionatorio di maggior favore già previsto per l'accertamento di conformità.


 

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