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Aumento età per la pensione ci sarà, sono nulle le smentite INPS. La verità e cosa si deve fare

di Marianna Quatraro pubblicato il
aumento pensione 2027

Qual è la verità sull’aumento dell’età pensionabile dopo il pasticciaccio del simulatore Inps: tutti i chiarimenti e cosa realmente accadrà

Qual è la verità sull’aumento dell’età pensionabile dopo il pasticciaccio del simulatore Inps? E’ diventato un vero e proprio caso l’errore compiuto dall’Inps sul suo servizio di simulazione pensionistica dove sarebbero stati inseriti i nuovi requisiti pensionistici ma senza alcuna comunicazione ufficiale. Ed è caos. Vediamo cosa è accaduto e cosa realmente accadrà.

  • L’errore dell’Inps sulle simulazioni delle nuove pensioni
  • Qual è la verità sull’aumento dell’età pensionabile

L’errore dell’Inps sulle simulazioni delle nuove

L’Inps ha adeguato sul suo servizio di simulazione della pensione finale i requisiti per lasciare il lavoro.

Ha, infatti, calcolato che dal 2027 serviranno tre mesi in più per andare in pensione, che saliranno ancora di cinque nel 2029, portando l’età per la pensione di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi tra due anni o a 43 anni e un mese di contributi invece di 42 e 10 mesi per la pensione anticipata ordinaria. 

E aumentano ancora dal 2029. Ma il calcolo sarebbe frutto di un errore e, infatti, subito dopo aver effettuato l’aggiornamento, ha fatto marcia indietro.

L’Istituto non solo ha smentito ma ha anche precisato che le certificazioni saranno redatte in base alle tabelle attualmente pubblicate.

L’allarme su un aumento dei requisiti per l’uscita calcolato dall'Inps sui propri applicativi senza alcuna comunicazione ufficiale da parte dei Ministeri competenti e in totale assenza di trasparenza istituzionale è stato lanciato dalla Cgil.

Qual è la verità sull’aumento dell’età pensionabile

Perché, infatti, l’età pensionabile effettivamente aumenti, è necessario un decreto ministeriale.

Al momento nulla in merito si dice e la Lega si è affrettata a spiegare che, se così dovesse essere, si cercheranno nuove strade per scongiurarlo. 

In realtà, l’età anagrafica per andare in pensione è soggetta ad adeguamenti periodici in base dell’andamento della speranza di vita.

Il principio su cui si fonda la riforma Fornero è, infatti, che se l’aspettativa di vita aumenta, e quindi si vive di più, può aumentare anche l’età per la pensione. 

Dal 2019 l’adeguamento è avvenuto ogni anno ma non è stato calcolato per i bienni 2021-2022, 2023-2024 e 2025-2026, perché non si sono registrati aumenti della speranza di vita, soprattutto a causa della pandemia da Covid che ha colpito il mondo intero.

Ciò significa che al momento e ancora per il 2026, l’aumento dell’età pensionabile sarà ancora bloccato, per cui non ci sarà nessuna novità e si potrà continuare ad uscire a 67 anni.

I primi effetti dell’adeguamento all’aspettativa di vita aumentata si vedranno dal prossimo biennio 2027-2028, quando i requisiti per la pensione di vecchiaia dovrebbero salire a 67 anni di età e 3 mesi e passare da 42 anni e 10 mesi di contributi a 43 anni e 1 mese per la pensione anticipata.  

Seguendo, poi, quanto previsto dalla legge vigente, se dal 2027 serviranno tre mesi in più per accedere alla pensione di vecchiaia, dal 2029 ne serviranno ulteriori due. 

Le recenti proiezioni dell'Istat prevedono, infatti, un aumento dell’età pensionabile a 67 anni e 3 mesi da gennaio 2027 e i seguenti previsti sono a 67 anni e 6 mesi nel 2029, a 69 anni nel 2045 e a 69 anni e 10 mesi entro il 2055.

Gli adeguamenti biennali determineranno così un progressivo aumento, rendendo sempre più concreta l’ipotesi di arrivare a 70 anni per tutti per andare in pensione.

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