Dall’aumento delle pensioni minime, alla destinazione del Tfr, all’introduzione del salario minimo ma non solo: gli emendamenti alla Manovra che potrebbero passare
Quali sono i sette emendamenti alla Manovra finanziaria 2025 che molto probabilmente passeranno? Prosegue il lavoro sulle modifiche alla Manovra Finanziaria 2025 e sono tantissimi gli emendamenti presentati.
Alcuni sono già stati bocciati o dichiarati inammissibili, per altri, invece, vanno avanti le discussioni e c’è grande probabilità che vengano approvati.
L’obiettivo sarebbe riuscire a garantire ai pensionati trattamenti di importo pari almeno a 623 euro. Con l’incremento del 2,2% già previsto, la somma si fermerebbe a 617,89 euro.
E’ molto probabile che passi l'emendamento sulla definizione del semestre di silenzio-assenso per il Tfr, presentato da Lega, FdI e Noi Moderati.
La proposta prevede che i lavoratori che lasciano il Trattamento in azienda debbano esprimere entro sei mesi la loro volontà o di continuare a versarlo lì o di metterlo nel fondo di categoria e, se non dichiarano nulla esplicitamente, diventano silenti e il Tfr passa direttamente nel fondo pensione.
Altri emendamenti che molto probabilmente potrebbero passare nella nuova Manovra 2025 sono quelli relativi alle partite Iva forfettarie.
Due sono le modifiche principali presentate, una riguarda l’aumento della soglia dei ricavi per beneficiare del regime forfettario, che si vorrebbe portare dagli attuali 85mila euro a 90mila euro o a 100mila euro.
La seconda proposta riguarda l’innalzamento del limite di reddito da lavoro dipendente per l’accesso al regime forfettario. Oggi possono accedere al regime agevolato coloro che hanno un reddito da lavoro dipendente o assimilati entro i 30mila euro. La modifica richiesta è quella di aumentare il limite a 50mila euro.
La Commissione Bilancio della Camera ha riammesso l’emendamento, presentato da diversi esponenti dell’opposizione, per l’introduzione del salario minimo in Italia.
La Lega ha poi presentato un emendamento per il blocco del turnover nel comparto della sicurezza e la riduzione della platea dei Comuni coinvolti dall’applicazione della norma che nel 2025 limita il turnover al 75% per le amministrazioni, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici, con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato.
Noi moderati ha presentato un emendamento alla Manovra per l’introduzione di un nuovo bonus scuola fino a duemila euro per l’iscrizione e la frequenza di scuole paritarie convenzionate.
Il beneficio spetterebbe agli studenti di famiglie con un valore Isee entro i 40mila euro.
Passando al capitolo sanità, le proposte prevedono un maggiore stanziamento di soldi per il comparto, l’avvio immediato di un piano straordinario di assunzioni e investimenti nelle politiche di prevenzione.
Inoltre, Pd, Lega e Fratelli di Italia hanno chiesto di prorogare anche nel 2025 la sperimentazione ‘Farmacia dei servizi’, per ampliare i servizi territoriali delle farmacie.