Al via l’obbligo di timbrare il cartellino a lavoro anche per le badanti: cosa prevede la nuova indicazione dell’Ue e come potrebbe funzionare
Quali sono i nuovi obblighi per le famiglie italiane che assumono badanti? Anche l’Ue interviene nella regolamentazione e gestione dei rapporti di lavoro domestico dei Paesi membri, definendo nuove regole che dovranno essere adottate da tutti. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono.
La nuova regola, che introduce una sorta di cartellino da timbrare a lavoro, mira garantire alle badanti e agli altri lavoratori domestici, come colf e baby sitter, un sistema regolare e trasparente per la tutelare dei loro diritti, soprattutto in merito a ferie, straordinari e periodi di riposo.
Attualmente il Ccnl del lavoro domestico prevede che le lavoratrici a tempo pieno non possano superare le 54 ore se vivono con il datore di lavoro e le 40 ore, distribuite su un massimo di cinque o sei giorni, per i non conviventi.
Lo straordinario deve essere pagato con una maggiorazione ma la mancanza di un sistema di registrazione delle ore potrebbe creare non pochi problemi e portare a possibili contenziosi in caso di licenziamento o mancato pagamento di ore straordinarie.
Resta da capire come far rispettare la legge. Una soluzione, proposta da Lucia Valente, Professore di Diritto del lavoro all’Università La Sapienza, potrebbe essere la creazione di una piattaforma digitale dell’INPS, accessibile tramite app, dove datori di lavoro e lavoratori possano registrare facilmente l’inizio e la fine della giornata lavorativa.
La pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea è destinata a cambiare i contratti delle badanti e anche i datori di lavoro domestico in Italia dovranno adeguarsi alle regole comunitarie.
Non ci sono, però, certezze in merito ai tempi. Si attende di capire come dovranno adeguarsi i datori di lavoro e poi da quanto si potrà effettivamente utilizzare il nuovo sistema di registrazione di ingresso a lavoro delle badanti.