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Chi sono le badanti attualmente in Italia, stipendi e costi medi 2025, come va il settore e previsioni prossimi anni

di Marianna Quatraro pubblicato il
chi sono badanti attualmente Italia

Quali sono le lavoratrici assunte oggi come badanti in Italia, quanto prendono e come andrŕ il settore dell'assistenza nei prossimi anni

L’aumento della longevità e la diminuzione della dimensione familiare tradizionale stanno cambiando il panorama dell'assistenza domestica in Italia. In questo scenario, la figura della badante assume crescente rilievo per famiglie che devono garantire la cura di persone anziane o non autosufficienti. 

La fotografia del settore: quante sono le badanti in Italia e chi sono

Secondo i dati recenti, nel 2025 il numero di badanti regolarmente assunte in Italia si aggira attorno alle 437.000 unità su una platea complessiva di lavoratori domestici regolari stimata in circa 840.000. Si stima, tuttavia, che oltre 1,8 milioni di persone lavorino in modo informale come assistenti familiari, con un tasso di irregolarità che supera il 50%. Il settore è composto prevalentemente da donne (oltre il 90%), spesso di origine straniera, ma si nota una progressiva crescita di lavoratrici italiane in alcune regioni come la Sardegna, dove oltre l’80% è italiana.

  • L’età media delle badanti è superiore a 48 anni
  • Quasi la metà delle lavoratrici ha più di 55 anni, evidenziando una difficoltà nel ricambio generazionale
  • Solo il 14% delle badanti ha meno di 35 anni
  • Le regioni con la maggior incidenza sono Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Toscana ed Emilia-Romagna

Stipendi e costi medi delle badanti nel 2025: trend, dati e variazioni regionali

Gli stipendi delle badanti sono regolati dal Contratto Nazionale di Lavoro Ccnl Domestico, che prevede aggiornamenti annuali in base all’indice ISTAT. Per il 2025 è stato concordato un adeguamento pari a +0,96% sui minimi retributivi, contro un’inflazione dell’1,2%.
Livello Stipendio mensile (€) Paga oraria (€)
D Super (convivente, persona non autosufficiente, formato) 1.601,09
C Super (convivente, persona non autosufficiente, non formato) 1.296,09
B Super (convivente, persona autosufficiente) 1.143,60
DS (non convivente) 10,33
CS (non convivente) 8,48
D/convivente (Regioni come Friuli VG) 1.403 9,10
C/convivente 1.069 7,48

I costi variano sensibilmente a seconda della regione e del livello di specializzazione. Nel Nord Italia e nelle grandi città, gli stipendi tendono ad essere più elevati rispetto al Sud. Oltre allo stipendio, i datori devono calcolare i contributi INPS e le indennità di vitto e alloggio se non fornite. Per una badante convivente full time, il costo annuale supera facilmente i 24.000 euro, considerando tredicesima e ferie, mentre i costi a carico delle famiglie crescono di circa 120-130 euro l’anno rispetto al 2024 per gli adeguamenti.

Come vengono assunte le badanti: regole, contratti e contributi

L’assunzione di una badante avviene tramite stipula di contratto individuale scritto secondo i dettami del CCNL: può essere a tempo indeterminato o determinato, convivente o non convivente. Le ore e le mansioni devono essere chiaramente specificate per evitare controversie.

  • L’orario per conviventi è di 54 ore settimanali (10 ore al giorno non consecutive).
  • Per i non conviventi si prevedono 40 ore settimanali, 8 ore al giorno su 5 giorni (o 6 giorni con riposi concordati).
  • I contributi previdenziali all’Inp sono obbligatori e variano in base alle ore lavorate e al salario orario, ed è anche dovuto il versamento alla Cassacolf per assistenza sanitaria integrativa.
Fascia retributiva oraria (€) Contributo orario totale (€) Quota lavoratore (€)
Fino a 9,40 1,66 0,42
9,41 – 11,45 1,88 0,47
Oltre 11,45 2,29 0,57
  • Le assunzioni si comunicano tramite servizi INPS e sono previsti obblighi di consegna busta paga mensile e Certificazione Unica a marzo di ogni anno. E' possibile usufruire del Libretto Famiglia per rapporti occasionali.

Previsioni e prospettive per il settore delle badanti nei prossimi anni

I dati demografici suggeriscono una crescita significativa della domanda di assistenza nei prossimi anni: si prevede un aumento degli over 80 e una diminuzione della popolazione giovane e attiva. 

Le sfide future includono:

  • Aumento delle necessità di assistenza per anziani soli
  • Rischio di ulteriore lavoro irregolare senza adeguati incentivi fiscali e normativi
  • Necessità di maggiore professionalizzazione e formazione delle lavoratrici
  • Iniziative per favorire l’ingresso di nuove generazioni e stranieri regolari nel settore
  • Maggiore inclusione di badanti italiane nelle regioni dove il ricambio migratorio è esaurito
Secondo la fotografia scattata da Assindatcolf e dal Centro Studi e Ricerche IDOS nel Terzo Paper del Rapporto 2025 ‘Family (Net) Work – Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico’, nel triennio 2026-2028, si prevede una crescita del fabbisogno complessivo di assistenza dalle badanti.

Stando alle stime, nel 2028 saranno oltre 2 milioni e 74 mila i lavoratori domestici in generale, tra regolari e irregolari, di cui avranno bisogno le famiglie italiane per coprire le necessità di cura alla persona ma anche di assistenza domestica.

Rispetto al 2025, l’incremento complessivo sarà di circa 86 mila unità, circa 28.574 domestici in più all’anno nel triennio 2026-2028, così suddivisi: 8.729 lavoratori italiani e 19.845 lavoratori stranieri, di cui ben 14.471 non comunitari (pari al 73% degli stranieri e ad oltre il 50% del totale).

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