Mentre la riduzione delle accise sulla benzina fornirà un sollievo immediato per molti automobilisti, l'aumento delle accise sul diesel potrebbe avere ripercussioni importanti.
La manovra finanziaria 2024-2025 introdurrà cambiamenti sulle accise su benzina e diesel, con l'obiettivo di bilanciare le esigenze di bilancio pubblico, la transizione energetica e il sostegno all’economia delle famiglie e delle imprese.
L'adeguamento delle accise, che storicamente ha sempre generato ampio dibattito, si concentrerà su un aumento più moderato per il diesel e su una riduzione della tassazione per la benzina, in un tentativo di allineare le aliquote e favorire una transizione verso carburanti più sostenibili. Approfondiamo quindi:
La manovra 2025 prevede un aumento delle accise sul diesel di circa 6 centesimi al litro, con una riduzione speculare delle accise sulla benzina, che verrebbe abbassata anch'essa di 6 centesimi. Questa mossa ha un duplice obiettivo: da un lato, ridurre il divario tra benzina e diesel, e dall'altro cercare di mantenere un equilibrio tra le esigenze fiscali e quelle dei consumatori.
Questo cambiamento rientra in un piano più ampio del governo, che intende utilizzare l'allineamento delle accise come strumento per raggiungere diversi obiettivi. Tra questi, vi è la transizione ecologica, che mira a ridurre la dipendenza dal diesel, considerato più inquinante della benzina. Il governo italiano si allinea così alle raccomandazioni europee e agli impegni presi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede una serie di interventi per favorire l’adozione di tecnologie più sostenibili e l’abbattimento delle emissioni di CO2.
Il diesel, pur essendo stato tradizionalmente più economico per via di accise inferiori rispetto alla benzina, è ora sotto esame per il suo impatto ambientale. I veicoli diesel emettono più particolato e ossidi di azoto rispetto ai veicoli a benzina, contribuendo in maniera più marcata all'inquinamento atmosferico. L’aumento delle accise sul diesel, quindi, è visto come uno strumento per disincentivarne l'uso, favorendo una transizione verso veicoli a benzina, ibridi o elettrici.
L'idea di uniformare le accise su diesel e benzina si inserisce anche in un contesto internazionale, dove altri paesi dell'Unione Europea hanno già intrapreso misure simili. L'allineamento delle tasse sui carburanti, secondo il governo, non solo contribuirà a migliorare la sostenibilità ambientale, ma permetterà anche di semplificare il sistema fiscale, rendendolo più trasparente ed efficiente.
L'aumento delle accise sul diesel non sarà senza conseguenze. I consumatori, in particolare quelli che utilizzano veicoli diesel, potrebbero vedere un incremento dei costi di rifornimento. Secondo le stime, l'aumento potrebbe portare a un aggravio annuo di circa 70-80 euro per chi utilizza regolarmente un'auto diesel.
Le associazioni dei consumatori hanno già espresso preoccupazione per l'impatto che questo intervento potrebbe avere, soprattutto nel contesto di un'economia che sta cercando di riprendersi dopo anni di pandemia e inflazione elevata. Inoltre, l’aumento del costo del diesel potrebbe avere un effetto indiretto sui prezzi dei beni di consumo, considerando che gran parte della logistica italiana si basa ancora su veicoli alimentati a gasolio.
D'altra parte, la riduzione delle accise sulla benzina è accolta positivamente, soprattutto dagli automobilisti che utilizzano veicoli a benzina. Questa misura dovrebbe portare a una diminuzione del prezzo alla pompa, alleggerendo leggermente il costo per i consumatori. Anche se l’effetto non sarà drammatico, potrebbe comunque rappresentare un sollievo, specialmente in un momento in cui i costi dei beni di prima necessità continuano a essere alti.
La strategia del governo Meloni per il 2024-2025 sembra concentrarsi sull’utilizzo delle accise come leva per promuovere un cambiamento di abitudini tra i consumatori, spingendo verso carburanti e soluzioni più sostenibili. Il rialzo delle accise sul diesel potrebbe accelerare il passaggio a veicoli più ecologici, come quelli ibridi o elettrici, soprattutto se accompagnato da ulteriori incentivi per l'acquisto di auto a basse emissioni.