Non riuscire a coprire le spese con la carta di credito può portare a una serie di conseguenze, dalle penalità immediate all'aumento del debito.
La carta di credito è sempre più usata anche per gestire le spese quotidiane e non solo per affrontare acquisti importanti. Se non si riesce a coprire i soldi spesi con la carta entro la data di scadenza o il periodo di grazia offerto dall'emittente vanno messe in conto alcune conseguenze.
Da interessi e commissioni crescenti fino a impatti sul rating creditizio e potenziali azioni legali, vediamo nel dettaglio cosa accade e quali sono le possibili soluzioni per gestire una situazione di difficoltà finanziaria:
A differenza di altre forme di debito, gli interessi sulla carta di credito sono calcolati giornalmente e si accumulano nel tempo. Più a lungo si rimane in debito, più velocemente cresce l'importo dovuto.
Oltre agli interessi, alcune carte prevedono commissioni aggiuntive, chiamate penali per ritardato pagamento, che possono aumentare l’importo totale dovuto. Queste penali sono una somma fissa e vengono aggiunte ogni volta che salti un pagamento o si paga meno del minimo richiesto.
Il mancato pagamento della carta di credito può avere un impatto diretto e negativo sul credit score (rating creditizio), il quale misura l'affidabilità come debitore. Le banche e gli istituti finanziari utilizzano questi punteggi per valutare la capacità di ripagare i debiti e decidere se concedere nuovi crediti.
La banca potrebbe segnalare il tuo conto ai SIC, come la Centrale Rischi della Banca d'Italia o altre banche dati creditizie private. Le conseguenze sono sulla capacità di ottenere futuri prestiti o persino affittare una casa.
La storia creditizia può subire un danno a causa di un mancato pagamento, il che rende un cliente meno appetibile per altre banche o istituzioni finanziarie. In questo caso le ripercussioni sono su richieste di mutui, finanziamenti per auto o altre carte di credito.
Se il debito rimane insoluto per troppo tempo, l'emittente della carta di credito può intraprendere azioni di recupero del credito:
Inizialmente, la banca o l'emittente della carta inviano notifiche e solleciti, richiedendo il pagamento dell'importo dovuto. Si può essere invitati a pagare almeno il minimo mensile per evitare conseguenze legali più gravi,
Se i pagamenti continuano a mancare, l'emittente potrebbe cedere il debito a una società di recupero crediti. Queste aziende specializzate possono essere più aggressive nei loro tentativi di riscuotere il denaro, incluse chiamate frequenti e lettere formali. In casi estremi, potrebbero anche intentare una causa legale.
Se la situazione degenera, potrebbe essere avviata un’azione legale. Un giudice potrebbe emettere un'ordinanza che consente il pignoramento dei beni o del conto corrente per recuperare l’importo dovuto. Questo non solo implica altri costi legali, ma può avere gravi ripercussioni sulla tua vita finanziaria.
Ci sono diverse soluzioni che possono aiutare a evitare il peggioramento del debito della carta di credito.
La prima cosa da fare è contattare l'emittente della carta di credito e cercare di negoziare un piano di pagamento. Molte banche offrono soluzioni personalizzate per chi si trova in difficoltà temporanee, come la riduzione temporanea dei tassi di interesse o l'allungamento del periodo di pagamento.
Un'altra opzione è il consolidamento del debito, che consiste nel contrarre un prestito personale a tassi di interesse più bassi per pagare il saldo della carta di credito. Si tratta di avere un unico pagamento mensile a un tasso d'interesse inferiore, riducendo così il costo totale del debito. È una soluzione valida soprattutto se hai debiti su più carte di credito.
Alcune carte di credito offrono la possibilità di trasferire il saldo da una carta all'altra, a tassi di interesse promozionali molto bassi o addirittura pari a zero per un determinato periodo (6-12 mesi).
Se il debito della carta di credito è fuori controllo, rivolgersi a un consulente finanziario. I consulenti possono aiutarti a creare un piano di pagamento personalizzato e a negoziare con i creditori, oltre a fornire strumenti per migliorare la gestione finanziaria complessiva.