Quali sono i nuovi bonus caldaie 2025 di cui si potrà ancora usufruire nonostante lo stop già deciso: i chiarimenti e cosa prevede il nuovo Decreto Bollette
Si preparano realmente a tornare i bonus per le caldaie 2025? La direttiva Ue per le case green in Europa aveva stabilito la cancellazione, a partire dal 2025, di tutti gli incentivi per le caldaie a gas. Il superamento definitivo è stato fissato per il 2029, ma in maniera progressiva.
In tanti hanno, dunque, cercato alternative ai bonus vigenti ma qualcosa ora sta nuovamente per cambiare grazie al nuovo Decreto Bollette.
Alcuni emendamenti puntano, infatti, alla riammissione degli sconti per alcuni prodotti, come le caldaie predisposte già dal produttore per funzionare all’interno di un sistema ibrido e quelle alimentate con combustibili rinnovabili. Vediamo nel dettaglio le eventuali novità previste.
Ciò significa che se tali modelli non possono più usufruire di agevolazioni fiscali, gli altri impianti e apparecchi progettati e prodotti per essere abbinati, anche in un momento successivo, a una pompa di calore, diventano ibridi e possono invece beneficiarne.
Non si tratta, dunque, di un ritorno dei bonus per le caldaie, o meglio, per tutte le caldaie, ma si confermano gli incentivi per gli impianti ibridi. Restano, comunque, fuori da essi le caldaie completamente a gas, come era stato già deciso.
Se le proposte saranno ufficialmente approvate, per la sostituzione o l’installazione di caldaie hybrid ready e alimentate da gas rinnovabili, come l’idrogeno e il biometano, si potrà rientrare nelle agevolazioni fiscali previste dal bonus ristrutturazione e dall’ecobonus.
Partendo dal bonus ristrutturazione, in tal caso la detrazione possibile è del 50% da ripartire in 10 quote annuali di pari importo fino a un ammontare complessivo non superiore a 96mila euro per unità immobiliare.
È possibile beneficiare della detrazione fiscale anche se si acquista la caldaia senza sistema evoluto di termoregolazione. L’unico requisito richiesto è che sia almeno di classe A.
Anche l’ecobonus permette di usufruire di una detrazione del 50%, da dividere in 10 rate annuali di pari importo ma in tal caso è necessario effettuare gli interventi su case o su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale.
Il bonus vale, in particolare, per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione almeno pari alla classe A, o con dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti.
Rientrano nelle spese agevolabili anche quelle sostenute per tutte le prestazioni professionali connesse all’acquisto e all’installazione dell’impianto, da quelle sostenute per avere la certificazione energetica (se richiesta per fruire del beneficio), o per le opere edilizie funzionali alla realizzazione dell’intervento, come, per esempio, per la demolizione del pavimento e della successiva posa in opera del nuovo nel caso di un impianto radiante a pavimento.
L’agevolazione al 50% scende al 36% sulle altre abitazioni.