Quali Titoli di Stato e altri prodotti sono esclusi realmente dal calcolo dell’Isee 2025 dal prossimo aprile: i chiarimenti e i limiti
Quali sono i Titoli di Stato i buoni fruttiferi postali che devono essere esclusi dal calcolo dell’Isee 2025? Il decreto della presidenza del Consiglio che attua la norma della manovra 2024, approvato a gennaio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale a metà febbraio, sarebbe dovuto entrare in vigore lo scorso 5 marzo.
Lo stesso giorno, l'Inps e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno, invece, confermato che le modifiche relative al calcolo dell’Isee senza i Titoli di Stato e i buoni fruttiferi postali saranno del tutto operative a partire dal mese di aprile 2025.
Da quel momento, sarà possibile richiedere una nuova attestazione calcolata secondo le nuove regole che permetterà a molti di ottenere vantaggi per quanto riguarda l’accesso a bonus e prestazioni agevolate.
In ogni caso, le Dsu già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza
Stando a quanto riportato, nulla è stato detto in merito all’anno di sottoscrizione di Titoli di Stato e buoni fruttiferi o libretti postali da eliminare dall’Isee.
Ciò significa, dunque, che a prescindere da quanto sono stati fatti, tutti gli strumenti finanziari indicati non rientrano più nel calcolo fino all'importo di 50mila euro, stipulati e acquistati in qualsiasi data e non ancora scaduti. Le cifre superiori saranno, invece, calcolate.
Quindi, ad esempio, se una persona detiene 70mila euro di Btp, per il calcolo dell'Isee se ne dovranno calcolare 20mila. E ancora se una persona ha 30mila euro di Btp, 20 mila di Bot, 10 mila Ctz e 20mila Buoni fruttiferi, per un totale di 80mila euro di titoli di stato, si calcoleranno imponibili nell'isee solo 30mila euro
C’è, dunque, da sottolineare che l'eliminazione dal calcolo dell'Isee 2025 sia dei Titoli di Stato che dei Buoni fruttiferi o dei libretti postali vale solo su un limite di importo fissato a 50mila euro.