Come cambiano i bonus edilizi per le seconde case nel 2025 e come sfruttare la cumulabilità delle spese per ottenere maggiori vantaggi
Come cambiano i bonus edilizi per le seconde case nel 2025? Nel 2025 sono diverse le modifiche al via per i bonus edilizi, a partire da quelle per le ristrutturazioni di casa.
La percentuale di detrazione resta, infatti, al 50% solo sulle prime case mentre sulle seconde è stata ridotta al 36%. Eppure è prevista una cumulabilità dei tetti di spesa che non rende poi così peggiorativo il bonus. Cerchiamo di fare chiarezza in merito.
Per le seconde case, invece, già dal primo gennaio 2025, è entrata in vigore la nuova aliquota ridotta del 36% ma sempre da calcolare su un tetto di spesa di 96.000 euro. Tale aliquota si ridurrà poi ancora al 30% nel 2027 e nel 2028.
Se è vero che la detrazione Irpef del bonus ristrutturazioni per le seconde case scende, è anche vero che la Manovra Finanziaria 2025 ha chiarito che comunque la detrazione ridotta spetta fino a un importo complessivo delle spese entro i 96mila euro per unità immobiliare.
Ciò significa che per ogni unità si deve calcolare un singolo tetto per la propria ristrutturazione, procedendo ad una eventuale somma complessiva.
Nel 2024 anche le seconde case avevano il 50% di 96mila euro, cioè 48mila euro di detrazione. Adesso, il 36% si applica sempre sul tetto di 96mila euro, per 34.560 euro di detrazione.
Considerando, dunque, due seconde case, il limite di detrazione era di 96mila euro nel 2024, mentre nel 2025 passa a 69.120 euro, da spalmare in dieci anni su una spesa totale di 192mila euro.
Stesso discorso vale anche per il bonus mobili: sarà possibile detrarre 5mila euro per ogni unità ristrutturata, sempre restando nel limite di spese detraibili fissato.
Un ulteriore vantaggio per chi effettua lavori e ammodernamenti di casa è offerto dal nuovo bonus elettrodomestici 2025.
Si tratta di un contributo riconosciuto per l'acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con il contestuale smaltimento dell'elettrodomestico sostituito.
Il beneficio può essere concesso nella misura non superiore al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico e comunque per un importo non superiore a 100 euro per ogni elettrodomestico, aumentato a 200 euro se l’Isee dell'acquirente è inferiore a 25mila euro. Il contributo è fruibile per l'acquisto di un solo elettrodomestico.
Il nuovo bonus elettrodomestici si può cumulare con il già esistente bonus mobili, prevedendo un ulteriore aiuto per chi decide di risistemare casa propria.