Il vero nodo di Btp Plus o Più riguarda il livello dei tassi cedolari minimi garantiti, che verranno resi noti il 14 febbraio 2025.
Il Btp Più è un titolo di Stato dalla durata di otto anni, con un meccanismo di cedole crescenti e una nuova caratteristica: la possibilità di rimborso anticipato dopo quattro anni. Il 14 febbraio 2025, verranno ufficializzati i tassi minimi garantiti per valutare la convenienza dell’investimento ovvero la scheda tecnica ufficiale. Il collocamento partirà pochi giorni dopo, dal 17 al 21 febbraio 2025, tramite il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana.
Il titolo prevede un meccanismo di cedole crescenti nel tempo, detto step-up, per cui i primi quattro anni avranno un tasso inferiore rispetto ai successivi quattro anni, incentivando così il mantenimento dell’investimento fino alla scadenza naturale. Le cedole saranno pagate trimestralmente per un flusso di reddito costante per i sottoscrittori.
La tassazione applicata al Btp Più è la consueta aliquota agevolata del 12,5% sui rendimenti, prevista per i titoli di Stato italiani. Ed è esentato dall’imposta di successione, un vantaggio aggiuntivo per chi vuole destinare questo strumento a una gestione patrimoniale a lungo termine.
Il taglio minimo di investimento è fissato a 1.000 euro, accessibile anche ai piccoli risparmiatori per diversificare il proprio portafoglio senza immobilizzare grandi somme di denaro.
Il vero nodo della questione riguarda il livello dei tassi cedolari minimi garantiti, che verranno resi noti il 14 febbraio 2025. Guardando alle emissioni precedenti, in particolare al Btp Valore collocato a maggio 2024, che offriva un rendimento iniziale del 3,35% per i primi tre anni e del 3,90% per i successivi tre anni, si possono fare alcune ipotesi su quali potrebbero essere i livelli per il Btp Più.
Considerando la struttura di questo nuovo titolo, con una durata più lunga e il rimborso anticipato opzionale, gli analisti prevedono che il tasso iniziale potrebbe essere intorno al 3,50% per i primi quattro anni, con una crescita fino a circa il 4,20% negli ultimi quattro anni. Se queste ipotesi venissero confermate, il rendimento medio annuo sarebbe intorno al 3,80% e garantirebbe ai risparmiatori un ritorno competitivo rispetto agli attuali strumenti a reddito fisso disponibili sul mercato.
Un altro aspetto da considerare è la competitività del Btp Più rispetto ad altri titoli di Stato. Oggi un Btp tradizionale con scadenza a otto anni offre un rendimento vicino al 3,20% annuo, leggermente inferiore rispetto alle ipotesi di rendimento del Btp Più. La presenza della clausola di rimborso anticipato consente di recuperare il capitale investito prima della scadenza senza dover vendere sul mercato secondario.
Il Btp Più è stato pensato per i risparmiatori retail ovvero per coloro che cercano un investimento sicuro, con una remunerazione prevedibile e un profilo di rischio contenuto. Il fatto che le cedole siano crescenti nel tempo incentiva chi ha una strategia di investimento a medio-lungo termine, mentre la finestra di rimborso anticipato è un vantaggio per chi vuole mantenere una certa flessibilità.
I piccoli risparmiatori che cercano un’alternativa ai conti deposito e ai buoni fruttiferi postali potrebbero trovare nel Btp Più una soluzione interessante, grazie al rendimento potenzialmente superiore e alla minore imposizione fiscale.