Quali sono i casi e le condizioni in cui non vengono calcolati i contributi di tutte le settimane di lavoro: i chiarimenti e le spiegazioni
Quando non vengono calcolati i contributi di tutte le settimane per il calcolo della pensione anche se si è sempre lavorato? Il calcolo della pensione finale si basa su diversi elementi e criteri e dipende da tanti fattori.
Il più importante è sicuramente legato ai contributi versati durante la propria carriera professionale. Sono loro, infatti, che determinano l’importo del trattamento finale.
I contributi devono essere versati ogni anno o dal lavoratore stesso, se autonomo, o dal datore di lavoro al lavoratore ma spesso un anno di lavoro non coincide con un anno di contributi ai fini del calcolo della pensione, pur se si è sempre lavorato. Cerchiamo di seguito di dare una spiegazione a tale situazione.
I contributi di un anno di lavoro, cioè 12 mesi di assunzione o di 52 settimane di lavoro, non vengono, infatti, sempre convertite in un anno pieno e utile di contribuzione in casi specifici.
Tutto dipende dal valore dei contributi versati, perché gli importi di quelli versati, oltre che incidere sull’importo della pensione, incidono anche sul diritto alle uscite.
Le norme in vigore prevedono, infatti, regole specifiche sul valore effettivo dei contributi da versare, che sono collegati allo stipendio e più alto è quest’ultimo maggiore e sarà il valore dei contributi.
Se, dunque, si percepisce uno stipendio basso, perché magari si svolge un lavoro part time, bisogna sempre raggiungere una determinata soglia reddituale per avere l’accredito pieno dei contributi per la pensione e, se tale soglia non si raggiunge, un anno di lavoro potrebbe non valere come un anno di contribuzione.
Per fare un esempio di quando non si calcolano i contributi di tutte le settimane anche se si è sempre lavorato, prendendo il caso di un lavoratore part time, per avere una contribuzione piena per un anno di lavoro, dovrebbe prendere almeno 10.500 euro.
In caso contrario, pur guadagnando solo 100 o 200 euro in meno, pur lavorando regolarmente un anno, non raggiunge la soglia per l’accredito della intera contribuzione ai fini della pensione, il che implica, chiaramente, un importo del trattamento finale più basso.