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Call center, cosa succede ora dopo lo sciopero contro il nuovo CCNL 2024 firmato ma peggiorativo

di Marianna Quatraro pubblicato il
call center ccnl

Cosa prevede il nuovo Ccnl per i Call Center che non soddisfa ed č definito peggiorativo e cosa si prospetta: i chiarimenti

Quali sono le prospettive per il rinnovo del contratto per i Call Center? Dopo lo stop in tutta Italia proclamato dai dipendenti dei call center per protestare contro il rinnovo del Ccnl di Assocontact e Cisal che non soddisfa sugli aumenti salariali e il riconoscimento di importanti diritti ci si chiede cosa succederà.

  • Cosa prevede il nuovo contratto
  • Cosa si prospetta

Cosa prevede il nuovo contratto

Il nuovo Contratto è stato firmato da un solo sindacato e una associazione di categoria, entrambi defniti minoritari e quindi poco rappresentativi del mondo delle telecomunicazioni.

Ciò significa che quando si parla di rinnovo non si fa riferimento ad un vero e proprio contratto nazionale collettivo di lavoro, perchè non ha interessato tutti gli attori coinvolti.

In realtà, ciò che le relative sigle sindacali chiedono effettivamente, insieme ad adeguati salari per i dipendenti, è che il contratto dei Call center venga identificato nel contratto nazionale del comparto Tlc Telecomunicazioni, perchè la contrattazione deve avere delle regole. 
 
La proposta di aumento fatta da Slc, Fistel e Uilcom per il rinnovo contrattuale è di 260 euro mensili per un triennio, calcolate sulla base dell’inflazione galoppante, mentre il contratto firmato prevede un incremento molto irrisorio di appena 7 euro mensili, che chiaramente non bastano e non sono neppure rapportati all’inflazione.

Ma non solo: il nuovo contratto è in, generale, peggiorativo. Prevede, infatti:

  • l’azzeramento progressivo della copertura per la malattia, che dal 100% si riduce gradualmente al 60-50% fino allo zero; 
  • la riduzione delle ore di Rol (riduzione orario di lavoro), cioè le ore di permesso che da 104 passerebbero a 48; 
  • le modifiche alla clausola sociale per cui l’impresa subentrante nell’appalto non ha più l’obbligo di assumere i lavoratori dell’impresa uscente. 
Questa modifica incide anche sul controllo della prestazione individuale inserito nel nuovo contratto e che permetterebbe all’azienda di controllare le singole produttività del dipendente, mentre generalmente avviene per team.

Cosa si prospetta

Stando a quanto annunciato, se non si procederà con nuove discussioni e un vero rinnovo contrattuale e non saranno definitivi effettivi aumenti adeguati e importanti ai lavoratori del settore, si andrà avanti con mobilitazioni ben più ampie degli scioperi già tenutisi. 


 

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