Cosa prevede il nuovo Ccnl per i Call Center che non soddisfa ed č definito peggiorativo e cosa si prospetta: i chiarimenti
Quali sono le prospettive per il rinnovo del contratto per i Call Center? Dopo lo stop in tutta Italia proclamato dai dipendenti dei call center per protestare contro il rinnovo del Ccnl di Assocontact e Cisal che non soddisfa sugli aumenti salariali e il riconoscimento di importanti diritti ci si chiede cosa succederà.
Ciò significa che quando si parla di rinnovo non si fa riferimento ad un vero e proprio contratto nazionale collettivo di lavoro, perchè non ha interessato tutti gli attori coinvolti.
In realtà, ciò che le relative sigle sindacali chiedono effettivamente, insieme ad adeguati salari per i dipendenti, è che il contratto dei Call center venga identificato nel contratto nazionale del comparto Tlc Telecomunicazioni, perchè la contrattazione deve avere delle regole.
La proposta di aumento fatta da Slc, Fistel e Uilcom per il rinnovo contrattuale è di 260 euro mensili per un triennio, calcolate sulla base dell’inflazione galoppante, mentre il contratto firmato prevede un incremento molto irrisorio di appena 7 euro mensili, che chiaramente non bastano e non sono neppure rapportati all’inflazione.
Ma non solo: il nuovo contratto è in, generale, peggiorativo. Prevede, infatti:
Stando a quanto annunciato, se non si procederà con nuove discussioni e un vero rinnovo contrattuale e non saranno definitivi effettivi aumenti adeguati e importanti ai lavoratori del settore, si andrà avanti con mobilitazioni ben più ampie degli scioperi già tenutisi.