La Carta del Docente nasce per sostenere economicamente l’aggiornamento professionale dei docenti ma rischia di subire una serie di adeguamenti regolamentari e operativi. Tra le principali novità si evidenziano la possibile rimodulazione degli importi, strettamente connessa all’ampliamento della platea dei beneficiari, poiché da quest’anno sono coinvolti anche supplenti annuali e alcune categorie di precari fino a oggi escluse.
La misura consiste in un contributo economico destinato al personale insegnante per supportarne la formazione e l’aggiornamento professionale e, inizialmente, ha coinvolto solo i docenti con contratto a tempo indeterminato, nel corso degli anni ha subito diverse modifiche regolamentari fino al definitivo allargamento anche agli insegnanti non di ruolo con supplenza annuale.
Beneficiari della Carta del Docente 2025: estensione a supplenti e precari
Le modifiche introdotte dal 2025 rappresentano un punto di svolta per l’accesso al bonus destinato all’aggiornamento degli insegnanti. Storicamente concepito per il personale a tempo indeterminato, il beneficio viene ora esteso anche a:
- docenti assunti con contratto a tempo indeterminato nelle scuole statali, sia a tempo pieno che parziale;
- personale con incarico di supplenza annuale su posto vacante e disponibile, ovvero fino al 31 agosto;
- insegnanti impiegati presso le scuole militari statali;
- nel rispetto dei criteri di legge, anche ad altre categorie di supplenti specificamente indicati nei provvedimenti annuali.
I supplenti con incarico annuale potranno accedere pienamente al contributo, il cui importo potrà variare in base alle disponibilità finanziarie e alla crescita esponenziale della platea degli aventi diritto. Il beneficio, inoltre, viene meno nel caso di cessazione dal servizio o sospensione disciplinare, seguendo i criteri già in uso per il personale di ruolo.
Importo della Carta del Docente 2025 e possibili riduzioni
L’ammontare del contributo di 500 euro annui per il periodo 2025-2026 sarà determinato annualmente attraverso un Decreto ministeriale, che terrà conto:
- del totale delle risorse economiche disponibili per l’anno scolastico di riferimento;
- del numero effettivo di beneficiari, in crescita dopo l’estensione ai supplenti annuali.
Questa impostazione porta a un possibile
rischio di riduzione dell’importo, poiché la distribuzione delle risorse su una platea più ampia può condurre a una diminuzione della quota individuale.
Di seguito una
tabella indicativa dei possibili scenari (valori ipotetici):
Anno |
Numero beneficiari |
Importo annuo |
2024-2025 |
Docenti di ruolo |
500 € |
2025-2026 |
+ supplenti annuali |
da confermare, rischio riduzione |
Attivazione della Carta del Docente: tempi e modalità
L’attivazione del contributo per l’a.s. 2025-2026 avverrà nel periodo compreso tra settembre e ottobre 2025. Saranno caricati i crediti sulla piattaforma dedicata, dove ogni beneficiario potrà accedere utilizzando le proprie credenziali SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica).
La procedura di assegnazione è automatica per tutti gli aventi diritto, senza necessità di presentare domanda cartacea. Tuttavia, l’attivazione personale è richiesta tramite accesso al portale, sia per la verifica sia per la successiva generazione dei buoni.
Le fasi principali prevedono:
- accesso al sito dedicato con autenticazione SPID/CIE;
- verifica del credito disponibile per l’anno in corso;
- generazione dei voucher da utilizzare presso enti e fornitori accreditati.
Nel caso il docente abbia già utilizzato la piattaforma in anni precedenti, sarà possibile consultare anche lo storico delle operazioni e l’eventuale saldo residuo accumulato.
Come utilizzare la Carta del Docente: generazione e impiego dei buoni
Ogni insegnante avente diritto può autonomamente generare uno o più buoni elettronici per l’importo desiderato, rispettando il massimale attribuito. La gestione del contributo avviene esclusivamente tramite la piattaforma digitale, che consente di:
- creare voucher per beni o servizi scegliendo l’importo (anche frazionabile);
- selezionare esercizi commerciali, enti di formazione e fornitori accreditati dal Ministero;
- monitorare in tempo reale il credito residuo, evitando errori o sovrapposizioni di spesa.
Prima della generazione, è necessario verificare che il fornitore scelto sia inserito nella banca dati ufficiale presente sul sito del Ministero. I buoni possono essere impiegati sia in un’unica soluzione, sia frazionando la cifra per più acquisti nell’arco del periodo di validità. Il sistema garantisce
trasparenza e tracciabilità degli acquisti, facilitando eventuali controlli amministrativi.
Cosa si può acquistare con la Carta del Docente 2025 e tempi da rispettare
L’elenco dei beni e servizi acquistabili mediante la Carta viene annualmente aggiornato dal Ministero. Per il 2025, tra gli acquisti ammessi ci sono:
- libri e testi, inclusi e-book, audiolibri, riviste specializzate;
- hardware e software per uso didattico (esclusi dispositivi dedicati alla mera comunicazione elettronica come smartphone);
- partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento coerenti con i piani formativi della scuola e del Ministero;
- abbonamenti a pubblicazioni scientifiche, riviste educative e servizi digitali dedicati alla didattica;
- prodotti di editoria audiovisiva, tra le più recenti introduzioni, come video educativi, podcast e materiali interattivi;
- giochi da tavolo e altri materiali didattici, se finalizzati alle attività scolastiche e approvati dal PTOF o PNFD.
Il termine per l’utilizzo del bonus relativo all’anno scolastico è fissato al 31 agosto dell’anno successivo. Per esempio, il credito attribuito per il 2024-2025 scade il 31 agosto 2026; per il 2025-2026 la scadenza sarà il 31 agosto 2027.
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