Le casse previdenziali investono i contributi in diversi prodotti per contribuire alla crescita economica del paese e garantire le pensioni future dei propri iscritti
Le Casse previdenziali dei professionisti rappresentano un pilastro centrale della sicurezza sociale e del welfare italiano. Questi enti, attraverso una gestione avanzata degli investimenti, assicurano il pagamento delle prestazioni pensionistiche a milioni di lavoratori, garantendo la sostenibilità finanziaria e la stabilità intergenerazionale.
I risultati rilevati nel periodo più recente evidenziano una gestione accorta anche nei contesti di volatilità finanziaria. Gli enti di previdenza privata, nel 2023, hanno conseguito una redditività media degli investimenti pari al 7%, con picchi superiori, come nel caso di Enpam. La media su base decennale supera il 5,7% annuo, pur con variazioni tra le diverse realtà e fasi di mercato. Questo dato assume rilevanza considerando l’andamento variegato degli ultimi anni, caratterizzato da crisi, riprese e dinamiche inflazionistiche. Le differenze tra i comparti sottolineano la necessità di un’attenta selezione degli strumenti di investimento e una continua revisione delle politiche di asset allocation.
Secondo l’indagine annuale della Commissione bicamerale del Parlamento, uno degli organi che vigilano sulle casse previdenziali, le Casse previdenziali hanno puntato sui fondi di private equity, private debt, infrastrutturali e soprattutto immobiliari (23,9 miliardi in totale), investimenti con un valore complessivo incrementato del 54% in cinque anni. I fondi comuni sono, invece, 31 miliardi (+45%) e i titoli di Stato 18,9 miliardi (+37%).
Le azioni ammontano a 8,55 miliardi (+25%), mentre le polizze assicurative, gli altri titoli di debito e le partecipazioni in società immobiliari valgono insieme 6,16 miliardi, con rialzi inferiori al 4%. Solo il mattone si è ridotto nel tempo, quasi dimezzato a 1,95 miliardi (-45%).
Grande parte dei fondi puntati sulle quotate italiane è concentrato sui titoli delle banche, come Banco Bpm, Mps e Mediobanca.
Le casse professionali hanno mostrato una crescita costante degli attivi, in parte favorita anche da agevolazioni fiscali e dagli incrementi nei contributi raccolti. Nel periodo 2019-2023, il rendimento medio annuo per queste istituzioni si è attestato intorno al 2,8%, al netto di costi e imposte. Alcuni enti, come l’Ente dei medici (Enpam), hanno superato il 7% nell’ultimo anno, confermando una strategia di gestione finanziaria dinamica e diversificata. La solidità patrimoniale crescente e la capacità di erogare prestazioni pensionistiche dipendono dalla combinazione tra efficienza gestionale e scelte di investimento attente.
L’asset allocation delle casse previdenziali si basa sulla diversificazione tra asset class principali:
Tipologia Investimento | Quota media sul totale attivi |
OICR | 52,7% |
Titoli di debito | 37,9% |
Titoli di capitale | 18,9% |
Immobili | 16,5% |
L’elevata eterogeneità delle strategie adottate dalle singole casse riflette vincoli regolamentari, storicità e obiettivi specifici legati al profilo demografico e lavorativo degli iscritti.
L’analisi prospettica del settore evidenzia sfide di rilievo quali l’invecchiamento della popolazione, i cambiamenti demografici e la volatilità dei mercati finanziari. Secondo i dati della Covip e delle principali analisi finanziarie, la capitalizzazione patrimoniale delle casse si mantiene su livelli solidi, ma richiede continua attenzione nell’individuazione dei rischi sistemici e nell’innovazione delle politiche di investimento.