Il Tutor, la tolleranza del 5% e le regole sulle multe per eccesso di velocità generano molti dubbi tra gli automobilisti. Questo articolo analizza normativa, differenze tra dispositivi, sentenze e procedure di ricorso, fornendo chiarezza su rischi e validità delle sanzioni.
I sistemi di rilevamento della velocità, come il Tutor, rappresentano uno dei principali strumenti impiegati sulle autostrade italiane per contrastare il superamento dei limiti di velocità e promuovere la sicurezza stradale. Questi dispositivi vengono spesso confusi con gli autovelox, ma si differenziano per metodologia di rilevazione e ambito di applicazione. Un tema spesso oggetto di dibattito riguarda la cosiddetta "tolleranza del 5%" applicata alle sanzioni per eccesso di velocità: si tratta di una riduzione sul valore della velocità registrata volta a compensare eventuali margini d'errore strumentale.
La questione della correttezza e uniformità di questa soglia, sia nei rilievi istantanei che in quelli medi (come nei Tutor), ha trovato ampia eco nelle aule dei tribunali e nella giurisprudenza recente. L’analisi sistematica delle norme e delle pronunce giuridiche recenti consente di chiarire il quadro applicativo e di comprendere eventuali differenze di trattamento tra i diversi tipi di rilevamento elettronico della velocità.
La disciplina della tolleranza applicata nelle rilevazioni elettroniche della velocità trova fondamento nell’articolo 345 del Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della Strada (D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495). Secondo questa disposizione, a tutte le apparecchiature di controllo della velocità, comprese sia quelle che misurano il dato istantaneo (autovelox) sia quelle su media (Tutor e SICVe), deve essere applicata una riduzione del 5% sul valore registrato, con una soglia minima di 5 km/h. In pratica:
Limite di velocità (km/h) |
Velocità rilevata |
Riduzione applicata |
Valore sanzionabile |
130 |
140 |
-7 km/h (5%) |
133 km/h |
50 |
56 |
-5 km/h (minimo) |
51 km/h |
Il margine di tolleranza non può essere aumentato a discrezione degli operatori o dei giudici: la Corte di Cassazione, con diverse pronunce (tra cui l’ordinanza n. 15894/2025), ha ribadito la necessità di attenersi esclusivamente a questi parametri. Nessuna normativa, circolare o disposizione tecnica consente deroghe rispetto a tale disciplina, né in relazione al tipo di strada, né in riferimento alla categoria del veicolo, né all’apparecchiatura utilizzata per la rilevazione. Eventuali sentenze che abbiano applicato soglie diverse sono state corrette nei gradi superiori di giudizio o annullate proprio per difetto di allineamento alla normativa tecnica vigente.
Esistono differenze sostanziali tra i tradizionali autovelox e il Tutor (SICVe), sia dal punto di vista del principio di funzionamento sia nell’approccio alla rilevazione dell’infrazione:
Negli ultimi anni, il tema della tolleranza del 5% applicata dalle apparecchiature di rilevamento della velocità ha trovato una precisa definizione nell’ambito della giurisprudenza nazionale. La Corte di Cassazione, tramite diverse ordinanze tra cui la n. 15894/2025, ha statuito che il principio della riduzione del 5% - previsto dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada - deve applicarsi anche ai dispositivi che misurano la velocità media, come il Tutor.
L’impatto di queste sentenze è stato particolarmente rilevante nei casi riguardanti automezzi pesanti e sulle tratte autostradali principali, ponendo fine alle interpretazioni locali che tentavano di ampliarne la soglia. La temperanza della regola è stata riconosciuta come elemento centrale nella garanzia della certezza del diritto per tutti gli automobilisti.
I sistemi Tutor di ultima generazione, noti come Tutor 3.0, sono caratterizzati dall’adozione di tecnologie avanzate che permettono di monitorare una gamma sempre più ampia di comportamenti e infrazioni stradali. Le caratteristiche sono:
Le contestazioni sulle sanzioni generate da questi dispositivi si sono ridotte, grazie all’affidabilità tecnica e all’estensione della raccolta dati su scale temporali e spaziali maggiori rispetto al passato.
Le conseguenze in caso di superamento del margine di tolleranza previsto dal Codice della Strada variano in base all’entità del valore eccedente e sono ben articolate:
Superamento limite |
Ammenda (€) |
Punti decurtati |
Sospensione patente |
Da 1 a 10 km/h |
42 - 173 |
1 |
No |
Da 10 a 40 km/h |
173 - 694 |
2-5 |
No |
Da 40 a 60 km/h |
543 - 2170 |
6 |
1-3 mesi |
Oltre 60 km/h |
847 - 3389 |
10 |
6-12 mesi (+ revoca in caso di recidiva) |
Gli atti sanzionatori devono rispondere a precisi requisiti di validità: