Il percorso normativo intrapreso dal Governo italiano con il Disegno di Legge per il nuovo Codice dell’edilizia 2025 prevede l’introduzione di un innovativo fascicolo del fabbricato in forma digitale, un vero e proprio dossier informatico destinato a raccogliere in un unico spazio tutta la documentazione amministrativa e tecnica degli edifici.
Questa iniziativa, accolta con grande interesse sia dagli addetti ai lavori che dai cittadini, rappresenta un passo deciso verso la modernizzazione e la trasparenza nella gestione immobiliare. Grazie al DDL edilizia 2025, si punta a superare l’attuale frammentazione informativa tra catasto, comuni e archivi condominiali, assicurando una visione organica della storia e dello stato di ogni immobile in Italia.
Obiettivi e finalità del fascicolo del fabbricato digitale nel nuovo Codice dell’edilizia
Il nuovo fascicolo del fabbricato digitale risponde a precise esigenze operative:
- semplificare la raccolta e la consultazione dei dati storici e amministrativi, dalla documentazione urbanistica ai certificati di agibilità, passando per gli interventi manutentivi e le certificazioni energetiche;
- prevenire i contenziosi fornendo certezza sulla conformità edilizia e catastale, elemento sempre più richiesto dai mercati e dagli acquirenti;
- favorire l’emersione delle difformità edilizie, con particolare attenzione agli abusi storici e alle irregolarità pregresse, grazie a una classificazione uniforme su scala nazionale;
- garantire la sicurezza del patrimonio edilizio attraverso la tracciabilità degli interventi strutturali, degli adeguamenti sismici e delle verifiche tecniche eseguite.
L’obiettivo dichiarato della
riforma è quello di
rendere trasparente e accessibile l’intera storia di ogni immobile, offrendo uno strumento fondamentale sia per chi vende sia per chi acquista, oltre che per professionisti, tecnici e pubbliche amministrazioni.
Cosa contiene il fascicolo del fabbricato digitale: dati, documenti e certificazioni
Il fascicolo del fabbricato digitale è concepito come una vera e propria cartella clinica dell’edificio, costantemente aggiornata e consultabile attraverso procedure digitali sicure e con informazioni relative ad ogni immobile:
- Identificativi catastali e anagrafici: dati relativi all’ubicazione, al comune, alle particelle catastali e alle unità immobiliari;
- Documentazione urbanistica: titoli edilizi originari (licenze, concessioni, permessi), pratiche amministrative (CILA, SCIA, varianti);
- Estremi di eventuali condoni o sanatorie, con indicazione delle difformità regolarizzate e di quelle non ancora sanabili;
- Certificati di agibilità, abitabilità e attestati di prestazione energetica (APE);
- Relazioni tecniche: esiti di verifiche strutturali e sismiche, relazione di interventi migliorativi eseguiti o da programmare;
- Documentazione impiantistica e dichiarazioni di conformità degli impianti;
- Documenti attestanti interventi straordinari (rifacimento tetti, cappotti termici, installazione di sistemi fotovoltaici);
- Eventuali danni e ripristini a seguito di calamità naturali e i relativi interventi di messa in sicurezza;
- Elenco degli interventi programmati e storico di tutte le manutenzioni.
Digitalizzazione edilizia, interoperabilità e anagrafe nazionale degli immobili: come cambia la gestione dei dati
L’adozione della digitalizzazione dei procedimenti edilizi comporta la
rivoluzione delle modalità di gestione delle informazioni immobiliari. In passato, la consultazione di dati e documenti si basava su archivi cartacei non comunicanti, diffusi tra diversi enti, come Comuni e Catasto. Il nuovo sistema, invece, punta su:
- Interoperabilità delle banche dati pubbliche, in modo che tutte le amministrazioni coinvolte possano condividere e aggiornare in tempo reale le informazioni;
- Anagrafe nazionale degli immobili, pensata per accorpare e uniformare la registrazione dell’intero patrimonio edilizio del Paese;
- Gestione completamente telematica delle pratiche edilizie, con riduzione drastica dei tempi e una tracciabilità puntuale delle attività svolte;
- Adozione di modelli digitali nazionali che garantiscano l’omogeneità delle informazioni richieste da diversi enti territoriali.
Vantaggi per proprietari, acquirenti e operatori: trasparenza e sicurezza nelle compravendite immobiliari
L’introduzione del fascicolo digitale comporta
benefici concreti per tutte le categorie coinvolte nel settore immobiliare. Proprietari, acquirenti e professionisti possono contare su diversi vantaggi diretti:
- Riduzione dei tempi e dei costi di compravendita: la documentazione sarà già pronta e aggiornata, eliminando lungaggini e incertezze;
- Aumento della trasparenza: ogni parte in causa potrà verificare facilmente la regolarità urbanistica e catastale di un immobile, riducendo drasticamente il rischio di sorprese o controversie post-acquisto;
- Valorizzazione degli interventi di manutenzione ed efficientamento realizzati dai proprietari, che diventeranno elementi di pregio chiari durante le trattative;
- Per operatori e tecnici, agevolazione delle verifiche preliminari e possibilità di svolgere un’analisi dettagliata dei fabbricati già in fase istruttoria;
- Contributo alla riduzione dei contenziosi, grazie alla chiarezza sui titoli e sugli interventi eseguiti e sulla possibilità di regolarizzare le difformità minori;
- Per l’assemblea condominiale, maggiore consapevolezza gestionale e informazione puntuale sugli interventi necessari.
Tempistiche e iter di attuazione: dall’approvazione del DDL all’entrata in vigore del fascicolo digitale
L’avvio della riforma è segnato dall’approvazione parlamentare del Disegno di Legge, cui seguirà la
redazione dei decreti attuativi entro dodici mesi. Si tratta di un processo che dovrebbe terminare
nel corso del 2026, dunque, e che prevede:
- Definizione dei contenuti minimi del fascicolo e delle procedure digitali a livello nazionale;
- Pubblicazione dei regolamenti attuativi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dovranno stabilire modalità operative uniformi;
- Progressiva attivazione dell’anagrafe immobiliare e implementazione degli strumenti informatici nelle amministrazioni locali;
- Periodo di adeguamento per i professionisti tecnici e per i proprietari, in attesa della completa operatività del sistema pubblico digitale.
Leggi anche