Cosa indica la retribuzione variabile, cosa comprende e qual è la tassazione applicata: i chiarimenti, i calcoli e gli esempi
Che cos'è la retribuzione variabile e come viene tassata? Sono diverse le voci che compongono la retribuzione di un lavoratore dipendente, comprese quelle che vengono definite variabili. E spesso ci si chiede a cosa ci si riferisce. Cerchiamo di dare di seguito una spiegazione.
Si tratta del cosiddetto premio che viene erogato come incentivo e gratifica per i lavoratori dipendenti.
I premi legati ad un aumento della produttività incoraggiano, infatti, i dipendenti a migliorare la produttività e la competitività, garantendo maggiore efficienza.
La tassazione sui premi nel 2024 prevede nel 2024 il pagamento di un’imposta sostitutiva del 5% invece che del 10%, su un importo di 3.000 euro lordi annui e un limite del reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente di 80mila euro.
Per esempio, se un dipendente ha un premio di 2mila euro, paga 100 euro di tasse (il 5%).
In alternativa, se il premio può essere convertito in welfare, vige una detassazione totale, sempre nel limite di 3.000 euro lordi annui e con un reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente di 80.000 euro.
Il premio di produzione può essere pagato con diverse cadenze e può essere:
Per esempio, per le ore di lavoro straordinario vengono riconosciute delle maggiorazioni e gli importi percepiti in più concorrono al calcolo del reddito annuo del lavoratore e di conseguenza del suo reddito imponibile.
Su tale importo viene applicata la relativa aliquota per il pagamento dell’Irpef. Non è, dunque, prevista una tassazione diversa come per i premi.
Per fare un esempio pratico, prendiamo il caso di un dipendente che percepisce lo stipendio lordo mensile di 1.600 euro e che nel mese maggio ha fatto straordinari per una cifra pari a 120 euro raggiungendo uno stipendio lordo di 1.720 euro.
Da questa somma di devono dedurre i contributi previdenziale, la cui quota a carico del lavoratore è pari al 9,19% (in questo caso quindi di 147,04 euro): 1.720 euro-147,04 euro = 1572,96 euro.
Considerando lo stipendio, il dipendente in questione rientra nel primo scaglione, che prevede un’aliquota del 23% fino a 28mila euro (1572,96 euro per 23%= 361,78 euro.
Per il risultato finale dello stipendio per il mese di maggio bisogna eseguire i seguenti passaggi: 1.600 euro (che è lo stipendio base)+ 120 euro (per il lavoro straordinario)- 147,04 euro (i contributi Inps)- 361,78 euro (per l’Irpef)= 1.211,18 euro.