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Che cos' la Vida e come funziona la nuova normativa su fatturazione elettronica e Iva al via tra il 2025-2026

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Cosa cambia per le aziende italiane

La direttiva Vida suddivisa in tre pilastri, ciascuno dei quali introduce cambiamenti importanti. Esaminiamoli.

La Direttiva VAT in the Digital Age è una delle riforme più importanti degli ultimi anni in ambito fiscale, con l'obiettivo di digitalizzare e modernizzare il sistema dell’Iva in tutti i Paesi dell’Unione europea. Proposta dalla Commissione Europea nel dicembre 2022, la Vida introduce norme che, se approvate, potrebbero entrare in vigore tra il 2025 e il 2026, rivoluzionando i meccanismi di fatturazione e di controllo dell'Iva. Approfondiamo i dettagli:

  • Cosa prevede la direttiva Vida
  • Con la Vida cosa cambia per le aziende italiane

Cosa prevede la direttiva Vida

La direttiva Vida è suddivisa in tre pilastri, ciascuno dei quali introduce alcuni cambiamenti. Si comincia con l'obbligo di fatturazione elettronica per tutte le transazioni B2B intra-UE: Al momento, la fatturazione elettronica è obbligatoria in alcuni Stati membri solo per le transazioni con enti pubblici o in determinati settori, come in Italia, dove è in vigore dal 2019 per tutte le operazioni tra soggetti Iva. La Vida estende l’obbligo di fatturazione elettronica a tutte le transazioni B2B transfrontaliere, creando uno standard unico in tutta l'Unione europea.

Ecco poi la segnalazione in tempo reale (real-time reporting): Con la Vida, le aziende dovranno segnalare le transazioni Iva alle autorità fiscali in tempo reale o quasi, in modo da permettere un monitoraggio continuo delle attività economiche e rendere più difficile l’evasione fiscale. Questo sistema, che si avvicina al cosiddetto clearance model, richiederà l’invio delle informazioni all’Agenzia delle entrate (o all'equivalente ente fiscale negli altri Paesi) ogni volta che viene emessa una fattura, o comunque in un lasso di tempo molto breve.

Infine è prevista l'eliminazione delle autorizzazioni nazionali per la fatturazione elettronica: Oggi, per adottare la fatturazione elettronica obbligatoria, alcuni Paesi devono ottenere l’autorizzazione della Commissione Europea. Con la Vida, questo vincolo sarà eliminato, consentendo a ogni Stato membro di introdurre la fatturazione elettronica obbligatoria per le transazioni domestiche, senza necessità di ulteriori permessi.

La fatturazione elettronica prevista dalla Vida si basa sull'uso di formati di fattura standardizzati, che dovranno essere emessi e trasmessi tramite sistemi digitali certificati. Questi formati, come l’UBL (Universal Business Language) o il formato PEPPOL (Pan-European Public Procurement OnLine), consentiranno di uniformare i dati e agevolare il controllo da parte delle autorità fiscali.

Le aziende dovranno quindi dotarsi di strumenti tecnologici compatibili con i requisiti della fatturazione elettronica, adottando sistemi ERP (Enterprise Resource Planning) aggiornati o software per l’emissione di fatture in tempo reale. Le imprese che non si adatteranno alle nuove norme potrebbero incorrere in sanzioni.

Con la Vida cosa cambia per le aziende italiane

Per le aziende italiane, già abituate alla fatturazione elettronica obbligatoria a livello nazionale, l'introduzione della Vida è sia una continuità sia una nuova sfida. Da un lato, le imprese italiane sono già operative con sistemi digitali di fatturazione e hanno implementato processi di controllo Iva avanzati; dall’altro, il reporting in tempo reale e l’estensione della fatturazione elettronica a tutte le transazioni intra-UE richiederanno comunque adattamenti e investimenti.

Le aziende dovranno aggiornare i propri sistemi per gestire il reporting in tempo reale e assicurarsi che i dati delle transazioni siano trasmessi correttamente. Sarà necessario formare il personale addetto alla gestione fiscale sulle nuove normative, in modo da assicurare la conformità alle nuove procedure. L’adeguamento dei sistemi aziendali comporterà dei costi, ma la Commissione europea prevede che i benefici in termini di riduzione delle frodi e semplificazione dei processi possano compensare queste spese nel medio-lungo termine.

La Vida è solo uno dei primi passi verso una digitalizzazione completa del sistema fiscale europeo. Con questa direttiva, l’Unione europea pone le basi per una gestione fiscale più moderna e trasparente, aprendo la strada a ulteriori sviluppi in ambito tecnologico, come l’introduzione di intelligenza artificiale e machine learning per il monitoraggio dei flussi finanziari.