Il debutto di Aldi in Italia avviene nel 2018, dopo una fase di analisi e di consolidamento nel vicino mercato austriaco.
L'universo Aldi nasce in Germania, all'inizio del secolo scorso, da un piccolo negozio di alimentari fondato a Essen da Anna Albrecht. La svolta imprenditoriale arriva nel secondo dopoguerra, quando i figli della fondatrice, Karl e Theo Albrecht, trasformano l'attività di famiglia in una catena di supermercati a basso costo.
Il nome stesso, Aldi, è una contrazione di Albrecht-Diskont, richiamo all'identità originaria della marca. La crescita del gruppo è rapida, ma all'inizio degli anni 60, per divergenze legate alla vendita delle sigarette, i due fratelli decidono di dividersi l'impero: nasce così Aldi Nord, gestito da Theo, e Aldi Süd, sotto il controllo di Karl. Entrambe le entità continuano a condividere valori e filosofia aziendale, ma operano con indipendenza in mercati distinti con un modello gestionale familiare che nel tempo si è affidato a fondazioni e trust per garantire riservatezza e stabilità nella governance.
Il successo di Aldi, costruito sulla sobrietà e sull'efficienza, ha reso i fratelli Albrecht tra gli uomini più ricchi del mondo e ha consolidato la reputazione del marchio come sinonimo di risparmio, qualità controllata e logistica impeccabile. Ancora oggi, sebbene i fondatori non siano più in vita, l'azienda conserva quella cultura del riserbo e della concretezza che la differenzia dai giganti della grande distribuzione..
In parallelo, vengono creati due hub logistici: uno a Oppeano, in provincia di Verona, e l'altro a Landriano, in provincia di Pavia. Da questi centri si muove il flusso delle merci, che raggiungono con precisione i punti vendita, attualmente oltre 180, distribuiti tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia.
La scelta di localizzare l'offerta nelle regioni settentrionali non è casuale: qui il potere d'acquisto è più alto e il consumatore è già abituato alla logica del discount, grazie alla presenza consolidata di competitor come Lidl ed Eurospin. Aldi punta su un'immagine più sobria e su negozi ben organizzati, con layout semplici ma funzionali, ambienti luminosi, ampio parcheggio e un forte investimento in sostenibilità ambientale, dalla gestione energetica dei punti vendita all'ottimizzazione della filiera logistica.
Alla base del successo di Aldi non c'è soltanto il prezzo basso, ma una strategia che unisce efficienza operativa, selezione dei fornitori e valorizzazione del prodotto a marchio proprio. Oltre l'80% dei prodotti venduti nei supermercati Aldi in Italia proviene da produttori italiani, spesso selezionati tra pmi locali con certificazioni di qualità. Questo consente al gruppo di garantire freschezza e tracciabilità senza rinunciare alla convenienza. I marchi Bonlà per i latticini, Il tagliere del Re per i salumi o Regina del Campo per ortofrutta e pasta sono frutto di questa logica: offrire un prodotto percepito come familiare, ma con uno standard elevato e un prezzo competitivo.
A differenza di altre catene, Aldi riduce al minimo la presenza di brand noti. Solo una piccola percentuale dello scaffale è occupata da grandi marchi, e questo consente all'azienda di controllare i margini e abbattere i costi di intermediazione. Anche la gestione dei punti vendita segue questo approccio: assortimento contenuto, esposizione diretta, confezioni standardizzate e gestione rapida del rifornimento permettono di ridurre il costo per metro quadro.
Secondo i dati Altroconsumo, Aldi è tra le insegne più convenienti per una spesa economica, con un punteggio elevato in tutte le categorie testate, in particolare per i prodotti freschi e da dispensa. La percezione del cliente è molto positiva: i consumatori apprezzano anche la chiarezza informativa, la qualità costante e l'esperienza d'acquisto ordinata e veloce.