Quali sono i soggetti che hanno il diritto di aprire la cassetta di sicurezza di un defunto: cosa prevedono le leggi in vigore e i chiarimenti
Chi può aprire una cassetta di sicurezza di un defunto? La cassetta di sicurezza di una persona defunta, come ogni altro bene posseduto, rientra nella successione ereditaria ed esistono norme ben specifiche da rispettare sui tempi e i soggetti che possono averne accesso. Vediamole nel dettaglio.
La procedura per aprire la cassetta di sicurezza di un defunto prevede che la banca segnali all’ufficio del registro che sarà aperta e indichi su apposito registro data e orario e nome del pubblico ufficiale presente all’apertura.
Per legge, deve, infatti, essere presente all’apertura o un funzionario dell’Agenzia delle Entrate o un notaio, che ha il compito di redigere un verbale del contenuto da allegare alla dichiarazione di successione.
In base al suo valore, dovranno essere eventualmente pagate le relative imposte e il contenuto sarà diviso tra gli eredi titolari a seconda delle quote spettanti.
Prima di aprire la cassetta, il notaio (o il pubblico ufficiale) deve verificare la correttezza dei documenti, che sono documento di legittimazione della banca con gli estremi di identificazione della cassetta, dichiarazione sostitutiva di atto notorio con gli eredi dell’intestatario, comunicazione della banca all’Agenzia delle entrate su giorno e ora dell’apertura eventuale testamento.
Non è necessario che tutti gli eredi e gli aventi diritto partecipino all’apertura.
Precisiamo, infine, che se la cassetta di sicurezza del defunto è cointestata e tutti i contestatari sono in vita, possono farne disgiunto.
Ciò significa che, secondo la legge vigente, ogni titolare può recarsi in banca e gestirla.
Per quanto riguarda i tempi, è bene sapere che quando una persona scompare, la sua cassetta di sicurezza non può essere aperta subito dagli eredi.
Anche in questo caso, infatti, bisogna presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Si deve innanzitutto comunicare alla banca presso cui il defunto era titolare di conti correnti, cassette di sicurezza ed eventuali altri prodotti finanziari la sua scomparsa.
Dopodicche la stessa banca rilascia agli eredi un certificato che riporta il patrimonio del soggetto defunto in modo da inserirlo nella dichiarazione di successione, che si deve fare sia in presenza e sia in mancanza di un testamento.
Una volta consegnata la dichiarazione di successione, i conti, le cassette gli altri prodotti detenuti dal de cuius vengono sbloccati e sono a disposizione degli eredi nelle quote definite.
Solo a questo punto gli eredi possono aprire la cassetta di sicurezza del defunto per scoprirne il contenuto.