Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Chi riceve gli aumenti della pensione subito a gennaio 2024 e chi dovrà aspettare a febbraio (circolare Inps)

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Aumenti della pensione

Il differimento della rivalutazione non si applica universalmente ovvero nel medesimo modo per tutti i pensionati italiani. Facciamo il punto.

Gli adeguamenti delle pensioni previsti dalla rivalutazione non sono presenti nel cedolino di gennaio pubblicato nell'area personale MyInps, almeno non per tutti i pensionati.

L'importo della pensione erogata a gennaio 2024 è identico a quello di dicembre 2023 per molti pensionati, con la variazione rappresentata dalla riduzione dell'Irpef a causa della riforma introdotta dalla legge di Bilancio 2024. Ma non tutti i pensionati sono coinvolti da questa mancanza di aumento nei cedolini di gennaio. Cerchiamo di capire cosa è successo:

  • Aumenti della pensione, a chi spettano a gennaio 2024
  • Chi riceve gli aumenti della pensione solo a febbraio

Aumenti della pensione, a chi spettano a gennaio 2024

Il differimento della rivalutazione non si applica universalmente ovvero nel medesimo modo per tutti i pensionati italiani. Nei casi in cui la rivalutazione è del 100%, comportando un incremento del 5,4%, l'aumento si riflette nei cedolini di gennaio.

Riguarda i pensionati con un importo lordo della pensione che non supera quattro volte il trattamento minimo, il cui valore è stato aggiornato a dicembre 2023, corrispondente a un assegno massimo di 2.271,76 euro. Per queste categorie è previsto un aumento massimo di circa 122 euro, calcolato lordo. Nel 2024, l'incremento delle pensioni in base all'adeguamento al costo della vita è del 5,4%. Questa percentuale sarà applicata integralmente solo agli assegni che, a dicembre 2023, non superano i 2.272 euro lordi mensili, ovvero quattro volte il trattamento minimo Inps, che ammonta a 567,94 euro.

L'indicizzazione al 5,4% è valida solo per le pensioni fino a quattro volte il minimo; per importi superiori, la percentuale di incremento diminuisce gradualmente.

Le percentuali si riducono come segue: 4,6% per importi tra 4 e 5 volte il minimo (2.840 euro); 2,9% per importi tra 5 e 6 volte il minimo (3.308 euro); 2,5% per importi tra 6 e 8 volte il minimo (4.544 euro); 2% per importi fino a 10 volte il minimo (5.679 euro); 1,2% per importi superiori a 10 volte il minimo (oltre 5.680 euro).

Il calendario dei pagamenti delle pensioni nel mese di gennaio 2024 è il seguente:

  • Mercoledì 3 gennaio 2024: Cognomi da A a B
  • Giovedì 4 gennaio 2024: Cognomi da C a D
  • Venerdì 5 gennaio 2024: Cognomi da E a K
  • Lunedì 8 gennaio 2024: Cognomi da L a O
  • Martedì 9 gennaio 2024: Cognomi da P a R
  • Mercoledì 10 gennaio 2024: Cognomi da S e Z
Per i pensionati che ricevono l'importo tramite conto corrente postale o bancario o effettuano il ritiro presso uno sportello bancario, il pagamento è già disponibile a partire dal 3 gennaio.

Chi riceve gli aumenti della pensione solo a febbraio

Nonostante la definizione della nuova modalità di rivalutazione delle pensioni, come modificata dalla legge di Bilancio 2024, il sistema non è ancora formalmente ratificato. La manovra fiscale interviene cambiando il tradizionale meccanismo di rivalutazione delle pensioni.

Rispetto al 2023, le percentuali cambiano, in particolare per i trattamenti il cui ammontare oscilla tra 4 e 5 volte il trattamento minimo (da un 85% a un 90% del tasso Istat) e per quelli che superano il 10 volte il trattamento minimo (da un 32% a un 22%).

La ragione per cui gli aumenti non sono ancora riflessi nel cedolino di gennaio 2024 va cercato nel fatto che tali percentuali, pur essendo già definite, non hanno ancora ottenuto la formale approvazione.

Questo approccio precauzionale è stato adottato dall'Inps per evitare l'eventualità che ulteriori modifiche percentuali, durante la fase di conversione parlamentare della manovra, possano richiedere un nuovo calcolo a febbraio. Questa misura mira a prevenire il rischio di trattenere eventuali somme erogate, garantendo la stabilità del sistema.

Per chi percepisce una pensione oltre la soglia menzionata, la rivalutazione sarà solo parziale. Al momento, le percentuali sono stabili e non soggette a variazioni. Come precedentemente comunicato, per evitare eventuali inconvenienti, l'applicazione effettiva della rivalutazione è stata posticipata, in attesa dell'ufficialità della legge di Bilancio 2024.

Analogamente a quanto avvenuto nel 2023, gli aumenti saranno applicati a febbraio, e simultaneamente verranno riconosciuti gli arretrati per il mese di gennaio.

Leggi anche