Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Chi riceve il bonus Renzi 2025 (o bonus 100 euro)? Requisiti, come funziona, conguagli ed esclusi

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
bonus Renzi 2024

Confermato il pagamento del bonus Renzi da 100 in busta paga per lavoratori dipendenti ma non solo per un totale di 1.200 euro all'anno. Come funziona, ma anche chi sono gli esclusi e i meccanismi di conguaglio

Il Bonus Renzi di 100 euro, conosciuto ufficialmente come "trattamento integrativo", è stato confermato anche per il 2025 per garantire buste paga più elevate ai lavoratori dipendenti che rientrano in specifiche fasce di reddito. Questa misura, che in passato ammontava a 80 euro, è stata incrementata a 100 euro mensili (fino a 1.200 euro annui) e rappresenta un importante sostegno economico per diverse categorie di lavoratori.

Il trattamento integrativo, evoluzione dell'originale Bonus Renzi, viene erogato mensilmente attraverso la busta paga sotto forma di credito d'imposta. Nel cedolino, lo si può identificare con la voce "Trattamento integrativo L. 21/2020" e costituisce un importo esente da ulteriori imposizioni fiscali.

Chi ha diritto al Bonus Renzi di 100 euro nel 2025

Il Bonus Renzi di 100 euro spetta nel 2025 a diverse categorie di persone, oltre ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, che lo ricevono mensilmente in busta paga, con il cosiddetto conguaglio a credito.

Hanno diritto ad avere il trattamento integrativo di 100 euro nel 2025 anche:

  • collaboratori con contratto co.co.co;
  • lavoratori che svolgono attività socialmente utili;
  • disoccupati che percepiscono sia l'indennità di disoccupazione Naspi e sia l'indennità Dis-Coll;
  • lavoratori in cassa integrazione;
  • stagisti e tirocinanti;
  • borsisti;
  • percettori di assegni di ricerca o borse di studio;
  • soci lavoratori di cooperative;
  • sacerdoti;
  • lavoratrici in maternità per congedo obbligatorio e lavoratori in congedo di paternità;
  • revisori di società;
  • amministratori comunali;
  • dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Categorie escluse dal Bonus Renzi

Sono, invece, esclusi dalla possibilità di avere il bonus di 100 euro nel 2025 i seguenti soggetti:
  • contribuenti incapienti, cioè i soggetti con un reddito imponibile lordo che rientra nella no tax area (aumentata per tutti nel 2025 fino a 8.500 euro);
  • coloro che non usufruiscono dei benefici delle detrazioni fiscali;
  • titolari di redditi professionali;
  • titolari di partita Iva (sia lavoratori autonomi che titolari di impresa);
  • pensionati;
  • lavoratori con reddito superiore a 28.000 euro annui.

Requisiti di reddito per il Bonus Renzi nel 2025

Il sistema di calcolo del Bonus Renzi è stato modificato per adeguarsi alle nuove aliquote IRPEF e all'estensione della no tax area. Nel 2025, il trattamento integrativo viene riconosciuto in base a precise fasce di reddito:
  • Redditi fino a 15.000 euro annui: i lavoratori in questa fascia hanno diritto all'importo pieno del bonus, pari a 100 euro mensili (1.200 euro annui), ma solo se l'imposta lorda dovuta è superiore alla detrazione da lavoro dipendente spettante meno 75 euro;
  • Redditi tra 15.000 e 28.000 euro annui: in questo caso, il bonus viene riconosciuto solo se l'importo delle detrazioni fiscali spettanti risulta superiore all'IRPEF lorda dovuta. L'importo è variabile e viene calcolato come differenza tra le detrazioni e l'imposta lorda, fino a un massimo di 1.200 euro annui.
È importante sottolineare che per chi guadagna più di 28.000 euro annui, il trattamento integrativo non spetta in alcun modo.

Come funziona l'erogazione del Bonus Renzi nel 2025

Il trattamento integrativo viene erogato dal datore di lavoro, che agisce come sostituto d'imposta. L'importo viene anticipato mensilmente in busta paga e poi recuperato attraverso compensazione con F24. Il calcolo dell'importo da erogare viene effettuato in base a una stima del reddito annuale del lavoratore, moltiplicando il reddito mensile per le mensilità previste (12, 13 o 14).

Modalità di richiesta del Bonus

Non è necessaria una domanda specifica da parte del lavoratore per ottenere il trattamento integrativo. Il bonus viene riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro. Tuttavia, il lavoratore può scegliere di:

  • Riceverlo mensilmente in busta paga (opzione predefinita);
  • Ottenerlo in un'unica soluzione con il conguaglio a fine anno;
  • Rinunciare all'accredito diretto e recuperarlo successivamente attraverso la dichiarazione dei redditi (modello 730).
Per esercitare queste opzioni, è necessario comunicare formalmente la propria scelta al datore di lavoro.

Gestione del Bonus in fase di conguaglio

Poiché il bonus viene erogato in via presuntiva durante l'anno, in fase di conguaglio fiscale (tipicamente a dicembre) si verifica se quanto corrisposto è effettivamente corretto. Si possono verificare due situazioni:

Conguaglio a credito

Se il trattamento integrativo corrisposto mensilmente risulta inferiore a quello effettivamente spettante, il dipendente riceverà un rimborso in busta paga pari alla differenza.

Conguaglio a debito

Se il trattamento integrativo corrisposto mensilmente risulta superiore a quello spettante, il datore di lavoro tratterrà l'eccedenza dalla busta paga. In particolare:

  • Per importi fino a 60 euro, la restituzione avviene in un'unica soluzione;
  • Per importi superiori a 60 euro, la restituzione avviene in 8 rate di pari importo, a partire dalla prima retribuzione successiva al conguaglio;
  • In caso di cessazione del rapporto di lavoro, la restituzione avviene in un'unica soluzione.

Detrazioni fiscali e Bonus Renzi: importante connessione

Per chi ha un reddito tra 15.000 e 28.000 euro, le detrazioni fiscali giocano un ruolo fondamentale nel determinare l'importo del bonus. Le detrazioni che vengono considerate per il calcolo sono:
  • Detrazioni per carichi di famiglia;
  • Detrazioni da lavoro dipendente;
  • Interessi su mutui contratti fino al 31 dicembre 2021;
  • Rate relative alle detrazioni per spese sanitarie superiori a 15.493,71 euro sostenute fino al 31 dicembre 2021;
  • Detrazioni edilizie per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per le quali restano rate da detrarre.
Maggiori sono le detrazioni di cui si può usufruire, maggiore sarà il beneficio spettante fino al limite massimo di 1.200 euro annui.

Novità fiscali 2025 che influenzano il Bonus Renzi

Nel 2025, diverse novità fiscali hanno un impatto sul trattamento integrativo:

Conferma delle tre aliquote IRPEF

Le aliquote IRPEF per il 2025 rimangono suddivise in tre fasce:

  • 23% per i redditi fino a 28.000 euro
  • 35% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro
  • 43% per i redditi oltre 50.000 euro

Aumento della no tax area

La no tax area è stata aumentata fino a 8.500 euro per tutti i contribuenti, modificando di conseguenza le modalità di calcolo del bonus per i redditi più bassi.

Modifiche al cuneo fiscale

Per il 2025 è previsto un sistema misto di indennità esente da imposte e detrazioni fiscali decrescenti per i redditi fino a 40.000 euro. Questi cambiamenti vanno di pari passo con il trattamento integrativo, migliorando il potere d'acquisto delle fasce di reddito medio-basse.

Come evitare problemi con il Bonus Renzi

Per evitare di dover restituire il trattamento integrativo in fase di conguaglio, è consigliabile:

  • Monitorare attentamente la propria situazione reddituale durante l'anno;
  • Comunicare al datore di lavoro eventuali variazioni significative di reddito;
  • Valutare la rinuncia all'accredito mensile e preferire il recupero in dichiarazione dei redditi in caso di situazioni reddituali complesse o vicine alle soglie critiche;
  • Consultare un commercialista o un consulente fiscale per verificare la propria situazione e ottimizzare i benefici fiscali.
È importante prestare particolare attenzione quando si percepiscono redditi aggiuntivi che potrebbero far superare la soglia dei 15.000 euro, o quando ci sono variazioni significative nelle detrazioni fiscali spettanti.

Corretta gestione in dichiarazione dei redditi

In fase di dichiarazione dei redditi con il modello 730, è necessario compilare correttamente il rigo C14, indicando i dati relativi al trattamento integrativo percepito durante l'anno. Questi dati si trovano nella Certificazione Unica (CU) rilasciata dal datore di lavoro.

Chi presenta il modello tramite CAF o professionista sarà assistito nella corretta compilazione. In caso di utilizzo del 730 precompilato, i campi dovrebbero essere già pre-compilati dall'Agenzia delle Entrate, ma è sempre consigliabile verificare la correttezza dei dati.

Per chi ha più modelli di CU non conguagliati, è necessario seguire specifiche istruzioni per la compilazione, tenendo conto dei diversi importi presenti nelle varie certificazioni.

Confronto con altre agevolazioni fiscali per i lavorarori nel 2025

Il trattamento integrativo si inserisce in un quadro più ampio di agevolazioni fiscali previste per il 2025, tra cui:

Queste misure, insieme al trattamento integrativo, mirano a ridurre il carico fiscale sui redditi medio-bassi, sostenendo il potere d'acquisto delle famiglie italiane.

Per le famiglie con figli è importante conoscere anche quali sono le agevolazioni e aiuti per i figli ufficiali nel 2024, che si affiancano alle misure per i lavoratori.

Leggi anche