Come funziona la rateizzazione dei debiti che permette di bloccare i pignoramenti pagando appena 50 euro: i chiarimenti delle Entrate
Come fare a bloccare un provvedimento di pignoramento pagando solo 50 euro? I contribuenti che vogliono mettersi in regola pagando le proprie situazioni debitorie all’Agenzia delle entrate-Riscossione dopo aver ricevuto avvisi e cartelle di pagamento, ma non hanno la possibilità di pagare in un’unica soluzione, possono chiedere la rateizzazione del debito.
Una novità dell’AdE permette di pagare le somme dovute al Fisco con rate di importo non inferiore a 50 euro. Ma non a tutti e solo a determinate condizioni. Vediamo quali sono nel dettaglio.
Ciò significa che i contribuenti possono chiedere di rateizzare gli importi dovuti in base all’ammontare del debito e alle condizioni economiche dichiarate o documentate.
Le rateizzazioni possono essere concesse per una durata massima di sei anni in caso di rateizzazione ordinaria, e 10 anni, in caso di rateizzazione straordinaria, prorogabili, e nel limite minimo di 50 euro a rata.
Sono dilazionabili le somme iscritte a ruolo. Una volta approvata la rateizzazione, con il pagamento della prima rata, che deve essere anch’essa di 50 euro o superiore, si sospendono le eventuali procedure collegate.
Per esempio, l’Agenzia delle Entrate sospende l’eventuale fermo amministrativo disposto in precedenza sul bene mobile registrato (si pensi all’automobile) e si bloccano le procedure di pignoramento in corso.
Dunque, non si bloccano i pignoramenti pagando solo 50 euro ma pagando la prima rata prevista dell’importo minimo di 50 euro per poi proseguire con i dovuti pagamenti calendarizzati.
Precisiamo che se non si rispetta il corretto e regolare pagamento delle rate previste, anche non consecutive, il contribuente decade dai benefici della rateizzazione per inadempienza e le procedure bloccate si riattivano, a partire dai pignoramenti.
Possono chiedere il pagamento dilazionato solo i contribuenti che soddisfano specifiche condizioni, che sono: