Il diritto di precedenza è una tutela per i lavoratori con contratti a termine o precari che offre la possibilità di stabilizzazione all'interno dell'azienda.
Il diritto di precedenza nelle assunzioni è una tutela per i lavoratori a termine o precari poiché offre una possibilità di stabilizzazione all’interno dell’azienda per la quale hanno prestato servizio. Questo diritto si applica a chi ha maturato requisiti durante il contratto a termine e, in caso di nuove assunzioni, garantisce priorità rispetto a nuovi candidati. Ecco quindi:
Le lavoratrici che hanno usufruito del congedo di maternità durante un contratto a termine hanno diritto a computare il periodo di congedo nel calcolo dei sei mesi necessari per maturare il diritto di precedenza. Anche in questo caso, il diritto si applica solo alle assunzioni a tempo indeterminato e si limita alle mansioni precedentemente svolte dalla lavoratrice.
I lavoratori assunti a termine per attività stagionali hanno diritto di precedenza nelle assunzioni successive per le medesime attività stagionali. Questo è un caso specifico pensato per i lavoratori impiegati in settori come il turismo o l’agricoltura, dove i contratti stagionali sono comuni e prevedono una cadenza annuale o periodica.
Per esercitare il diritto di precedenza, il lavoratore deve seguire alcune formalità. Deve manifestare la propria volontà di esercitare il diritto di precedenza attraverso una comunicazione scritta, indirizzata al datore di lavoro. La dichiarazione di esercizio del diritto di precedenza deve essere fatta entro sei mesi dalla cessazione del contratto a termine (o entro tre mesi per i lavoratori stagionali). Una volta manifestata la volontà di esercitare il diritto, questo rimane valido per i 12 mesi successivi alla conclusione del contratto a termine. Durante questo periodo, il lavoratore ha diritto a essere preferito nelle assunzioni a tempo indeterminato o a termine effettuate per le stesse mansioni.
Sentenze della Corte di Cassazione hanno chiarito che il diritto di precedenza può essere esercitato anche durante la vigenza del contratto a termine, senza dover attendere la sua scadenza.
Il datore di lavoro ha precisi obblighi relativi al diritto di precedenza. Innanzitutto è tenuto a informare il lavoratore della possibilità di esercitare tale diritto, comprendendo una clausola esplicita nel contratto di lavoro a termine. Questo obbligo di trasparenza garantisce che il lavoratore sia informato della sua tutela e delle modalità per farla valere.
Inoltre il datore di lavoro deve prendere in considerazione il diritto di precedenza nel momento in cui effettua nuove assunzioni. Se il lavoratore ha esercitato il suo diritto e c'è una posizione vacante per mansioni equivalenti, il datore è tenuto a offrire la posizione prima al lavoratore che ne ha diritto, anziché procedere con l’assunzione di nuovi candidati esterni.
La mancata comunicazione del diritto di precedenza nel contratto a termine può comportare conseguenze per il datore di lavoro, tra cui la possibilità di risarcimento dei danni al lavoratore. In alcuni casi, le associazioni dei consumatori e i sindacati possono intervenire per tutelare i diritti dei lavoratori, offrendo consulenza e supporto legale.
In ogni caso, il lavoratore ha diritto di far valere il proprio diritto presso le autorità competenti e può presentare un reclamo all’ispettorato del lavoro, che si occupa di verificare il rispetto delle norme sul lavoro.