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Come funzionano le stablecoin per pagare o come investimento? Spiegazioni con esempi

di Marcello Tansini pubblicato il
Spiegazioni ed esempi stablecoin

Le stablecoin uniscono stabilità e innovazione: utilizzate per pagamenti, investimenti e protezione dall'inflazione, si distinguono per le diverse tipologie, i vantaggi pratici e le sfide regolamentari.

Le stablecoin rappresentano una tipologia di asset digitale progettata per mantenere il proprio valore stabile, grazie all'ancoraggio a una riserva di valuta, commodity o altro asset. Questa caratteristica le distingue nettamente dalle criptovalute tradizionali, soggette a forti oscillazioni di prezzo. Il fulcro dell'interesse verso queste monete risiede proprio nella capacità di offrire un'alternativa stabile per la gestione e il trasferimento di valore su blockchain, eliminando i rischi tipici della volatilità.

L'utilità di queste criptovalute risiede sia nei pagamenti digitali internazionali, sia nella gestione della liquidità nei contesti di finanza decentralizzata. Il crescente volume di scambi, attestato da una capitalizzazione superiore ai 250 miliardi di dollari, conferma la rilevanza di questi strumenti nell'adozione delle tecnologie blockchain. Questa stabilità rende le stablecoin un mezzo privilegiato per il collegamento tra l'ambiente cripto e la finanza convenzionale, favorendo processi come scambi, conservazione di valore e innovazione nei pagamenti.

Tipologie di stablecoin: fiat, crypto-collateralizzate e algoritmiche

La classificazione di queste valute digitali dipende dal modello di garanzia adottato:

  • Stablecoin collateralizzate da valute fiat: sono le più diffuse e garantite da riserve di monete tradizionali (es. dollaro o euro) detenute da un emittente regolamentato. Un token rappresenta un'unità della valuta sottostante.
  • Stablecoin garantite da cripto: sostenute dalla sovracollateralizzazione in altre criptovalute, così da offrire un margine di sicurezza contro la volatilità degli asset usati a riserva (ad esempio DAI, che utilizza Ethereum e altre cripto come collaterale).
  • Stablecoin algoritmiche: non hanno riserve fisiche; la stabilità viene mantenuta tramite algoritmi e smart contract che regolano automaticamente l'offerta in risposta alle variazioni di domanda, espandendo o riducendo la quantità in circolazione.
Ognuna di queste categorie comporta specifici vantaggi e criticità: quelle fiat si distinguono per semplicità e trasparenza, ma possono soffrire di rischi legati all'affidabilità dell'emittente; le crypto-collateralizzate sfruttano i vantaggi della decentralizzazione, pur richiedendo una sovragaranzia; le algoritmiche offrono proposte innovative, ma il rischio di perdita dell'ancoraggio (de-peg) resta alto, come evidenziato da vari episodi di instabilità.

I principali casi d'uso: pagamenti, rimesse e protezione dall'inflazione

Le stablecoin rispondono a esigenze reali, rendendole adatte a molteplici scenari pratici:

  • Pagamenti digitali: permettono di effettuare transazioni rapide, economiche e senza le barriere delle valute nazionali, utili sia in ambito retail che business-to-business.
  • Rimesse: le transazioni internazionali beneficiano di tempi più rapidi e costi di commissione bassi, rispetto ai tradizionali circuiti bancari, riducendo l'impatto sui destinatari nei paesi emergenti.
  • Protezione dall'inflazione: in economie con alta svalutazione della moneta locale, la conversione in stablecoin ancorate a valute solide consente la conservazione del potere d'acquisto.
L'architettura blockchain su cui operano rende queste criptovalute accessibili a chiunque con una connessione internet, offrendo un'opportunità inclusiva soprattutto nelle regioni meno servite dalla finanza tradizionale. Nei contesti di alta inflazione, come in America Latina, l'utilizzo di stablecoin ancorate al dollaro ha evidenziato l'efficacia nella tutela dei risparmi da svalutazioni improvvise.

Stablecoin come mezzo di pagamento: esempi pratici e vantaggi

L'utilizzo delle stablecoin nei pagamenti offre diversi punti di forza rispetto ai sistemi tradizionali:

  • Rapidità e costi contenuti: Le transazioni avvengono su blockchain in pochi secondi, anche tra paesi diversi, e le commissioni sono spesso inferiori rispetto ai bonifici bancari.
  • Eliminazione degli intermediari: La natura decentralizzata consente passaggi diretti tra chi invia e chi riceve, riducendo eventuali blocchi o controlli arbitrari.
  • Pagamenti cross-border facilitati: Le aziende possono trasferire fondi a fornitori globali senza dover aprire conti esteri, migliorando la liquidità e velocizzando la chiusura delle transazioni.
  • Sicurezza e tracciabilità: Le operazioni sono registrate in modo trasparente e immutabile su blockchain, garantendo auditabilità e controllo.
Un esempio concreto può essere quello delle rimesse familiari dall'Europa all'Africa, dove, tramite USDT o USDC, il destinatario riceve l'importo nel giro di minuti a costi di frazione rispetto ai tradizionali fornitori di servizi di trasferimento. Nel commercio elettronico, piattaforme come Shopify e società fintech consentono già ai merchant di accettare stablecoin come modalità di pagamento, riducendo le spese di conversione valutaria.

Stablecoin come investimento: opportunità, rischi e strategie

Pur essendo progettate per la stabilità piuttosto che per la speculazione, sono sempre più parte delle strategie di gestione patrimoniale e di portafoglio digitale:

  • Liquidità e parcheggio di capitale: In periodi di incertezza sui mercati, la conversione temporanea delle criptovalute più volatili in stablecoin mette al riparo da oscillazioni improvvise.
  • Yield generation (rendimento): Piattaforme di finanza decentralizzata propongono servizi di staking o lending sulle stablecoin, offrendo ritorni periodici in cambio della messa a disposizione di liquidità.
  • Accesso a strumenti DeFi: Sono la base per l'impiego in pool di liquidità, smart contract o strategie di arbitraggio su exchange decentralizzati.
Tuttavia, occorre considerare i rischi: il rendimento da interessi sulle stablecoin dipende dall'affidabilità delle piattaforme, dalla volatilità della liquidità e dai rischi sistemici legati alla gestione delle riserve o dei protocolli. La presenza di audit, riserve trasparenti e conformità normativa resta un prerequisito per una strategia di investimento prudente.

Stablecoin più diffuse: USDT, USDC, DAI, EURC e altre

Il mercato offre diversi token stabili con volumi e capitalizzazioni rilevanti:

Stablecoin

Asset di riferimento

Caratteristiche

USDT (Tether)

Dollaro USA

Centralizzata, ampia adozione, riserve garantite ma trasparenza criticata

USDC (USD Coin)

Dollaro USA

Gestita da Circle, nota per audit regolari e conformità alle disposizioni MiCA

DAI

Dollaro USA

Prima stablecoin decentralizzata, collateralizzata in cripto, gestione tramite DAO

EURC

Euro

Ancorata all'euro, emessa da Circle, rivolta al mercato europeo

Oltre a questi nomi principali, stanno emergendo soluzioni legate ad altre valute (come GBP o JPY) o commodities come oro (PAXG, XAUT). In Europa, la crescita delle stablecoin in euro risponde all'esigenza di strumenti allineati alle dinamiche monetarie dell'area UE.