Quali sono le soluzioni per pagare l'Imu in ritardo senza elevate sanzioni e come fare
Dimenticare una scadenza fiscale può avvenire a chiunque, ma quando si tratta dell’Imposta Municipale Unica, Imu, le conseguenze possono essere gestite. Nel caso del 2025, pagare l’imposta sugli immobili oltre il termine previsto non significa automaticamente incorrere nelle sanzioni più pesanti, grazie alla possibilità offerta dal ravvedimento operoso. Questa procedura consente ai contribuenti di regolarizzare il versamento tardivo minimizzando le penalità, a patto che si agisca prima dell’avvio delle attività formali di accertamento da parte del Comune.
L’IMU rappresenta un tributo essenziale per il finanziamento dei Comuni ed è dovuta dai possessori di immobili diversi dall’abitazione principale (salvo che si tratti di abitazioni di lusso nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9). Tra i soggetti obbligati al pagamento si annoverano:
Si segnala che l’IMU non è dovuta per l’abitazione principale non di lusso e per le pertinenze (con limiti), nonché per specifiche casistiche come immobili occupati abusivamente o destinati ad usi particolari (ad es. edilizia sociale).
In caso di mancato pagamento entro i termini, la normativa permette al contribuente di sanare spontaneamente la posizione irregolare optando per il ravvedimento operoso, che consente il versamento dell’IMU dovuta accompagnato da sanzioni ridotte rispetto al regime ordinario, oltre agli interessi legali calcolati in base al ritardo.
Il vantaggio principale del ravvedimento risiede nel fatto che quanto più tempestivo è il pagamento rispetto alla scadenza, tanto più contenuta sarà la sanzione applicata. Ciò si traduce in una reale opportunità di risparmio sulle penalità, purché non siano già intervenuti atti impositivi, quali avvisi di accertamento o comunicazioni formali da parte del Comune.
La procedura prevede che il contribuente calcoli l’imposta dovuta, sommi la sanzione così ridotta e gli interessi e versi il totale utilizzando il modulo di pagamento F24, avendo cura di barrare la casella specifica riservata al ravvedimento. La possibilità di ravvedersi riguarda sia l'acconto sia il saldo IMU, e si applica fino ai limiti temporali previsti dalla legge per ciascuna modalità (dai 14 giorni fino a oltre un anno dalla scadenza, o comunque fino a ricevimento di comunicazione dal Comune).
Le modalità di ravvedimento previste dalla normativa si articolano in relazione al tempo intercorso tra la scadenza originaria e il momento della regolarizzazione, applicando aliquote e percentuali distinte:
| Tempi di regolarizzazione | Sanzione applicata |
| Entro 14 giorni (sprint) | 0,083% al giorno |
| Dal 15° al 30° giorno | 1,25% |
| Dal 31° al 90° giorno | 1,39% |
| Oltre 90 giorni ed entro 1 anno | 3,125% |
| Oltre 1 anno | 3,572% |
| Dopo comunicazione formale | 4,17% |
È importante ricordare che il ravvedimento non è più consentito una volta ricevuto l’atto di accertamento vero e proprio.
La determinazione dell’esborso per il ravvedimento prevede il calcolo puntuale non solo dell’imposta dovuta, ma anche delle maggiorazioni di legge:
| Interessi = Importo dovuto x 2% x (giorni di ritardo) / 365 |
Per il ravvedimento IMU il calcolo corretto delle sanzioni e degli interessi risulta cruciale per evitare contestazioni successive. Il contribuente deve sempre prestare attenzione alle delibere comunali, che fissano le aliquote da applicare per ciascun anno di riferimento, verificabili sul portale del MEF Dipartimento Finanze.
La regolarizzazione di IMU non versata si esegue principalmente attraverso il modello F24, che consente anche l’eventuale compensazione di crediti fiscali.
Precisiamo che al momento non è ancora utilizzabile la piattaforma PagoPA per l’IMU.
L’omesso versamento non regolarizzato comporta una serie di conseguenze rilevanti:
La prescrizione del debito IMU interviene in cinque anni dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui era dovuto il versamento. Tutti gli atti interruttivi, come accertamenti o ingiunzioni, rinnovano il termine.
La normativa prevede numerose esenzioni e riduzioni IMU per particolari soggetti e tipologie immobiliare. Le principali sono: