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Come scegliere l'operatore luce e gas nel mercato libero dopo la fine del mercato tutelato nel 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Luce e gas nel mercato libero

In prospettiva della conclusione del regime di maggior tutela, l'Autorità per l'energia ha istituito un portale online dedicato alla comparazione delle offerte.

Il mercato tutelato, noto anche come a maggior tutela è un regime di mercato per le bollette di luce e gas regolato dall'Autorità di regolazione per l'energia (Arera). Gli utenti sono soggetti a tariffe stabilite dall'autorità che si basano sui prezzi di mercato della materia prima e vengono aggiornate mensilmente per il gas e trimestralmente per l'energia elettrica. Arera determina anche le altre componenti della bolletta, come le spese per il trasporto e il dispacciamento.

Nel mercato libero i consumatori hanno invece la libertà di scegliere tra le offerte proposte da 648 società fornitrici di energia elettrica e 529 fornitori di gas metano. Questo meccanismo di scelta libera è analogo a quello presente, ad esempio, nei settori della telefonia e dei servizi di rete internet. Approfondiamo meglio i seguenti aspetti:

  • Mercato libero luce e gas, come scegliere l'operatore nel 2024
  • Quali sono le offerte luce e gas nel mercato libero dopo la fine del mercato tutelato

Mercato libero luce e gas, come scegliere l'operatore nel 2024

In prospettiva della conclusione del regime di maggior tutela, l'Autorità per l'energia ha istituito un portale online dedicato alla comparazione delle offerte, accessibile tramite il sito ilportaleofferte.it. Si tratta dell'unico comparatore che consente a tutti gli utenti domestici italiani di valutare chiaramente e gratuitamente le proposte di elettricità e gas disponibili sul mercato.

I criteri fondamentali che un fornitore deve soddisfare sono trasparenza, affidabilità e convenienza. La selezione di un fornitore nel mercato libero può risultare complessa data la vasta gamma di operatori e le numerose proposte a disposizione dei clienti.

Si raccomanda allora di esaminare attentamente le offerte presentate dal fornitore, privilegiando quelli che includono nei pacchetti i prezzi del mercato all'ingrosso per consentire la verifica autonoma degli ultimi prezzi dell'energia e del gas, consultare le recensioni dei clienti in merito all'affidabilità e alla trasparenza del fornitore per evitare contratti poco vantaggiosi. Bisogna quindi verificare l'efficienza del servizio clienti del fornitore per garantire la possibilità di richiedere assistenza in qualsiasi momento.

Quali sono le offerte luce e gas nel mercato libero dopo la fine del mercato tutelato

Nel mercato libero dell'energia, le offerte si suddividono, in modo semplificato, in contratti a prezzo fisso e contratti a prezzo variabile. I contratti a prezzo fisso stabiliscono il costo della materia prima per lo più per periodi di 12 o 24 mesi, fornendo al consumatore una protezione contro eventuali aumenti dei prezzi.

All'opposto, i contratti a prezzo variabile si adeguano alle fluttuazioni del mercato, con l'aggiornamento delle tariffe mensilmente. I contratti a prezzo fisso, al momento della sottoscrizione, sono generalmente più onerosi rispetto a quelli a prezzo variabile e possono prevedere penali in caso di recesso anticipato. Esistono anche contratti a tariffa variabile con un tetto massimo di prezzo.

Storicamente le famiglie italiane hanno preferito i contratti a tariffa fissa per la loro capacità di proteggere da incrementi eccessivi dei costi. Negli ultimi due anni il mercato è stato influenzato dalla crisi energetica, impattando sulle preferenze degli utenti e sulla disponibilità di offerte da parte degli operatori. A partire dalla metà del 2022, le offerte a prezzo fisso sono progressivamente diminuite, diventando significativamente più costose rispetto alle tariffe variabili basate sui prezzi di mercato.

Ad esempio, oggi le offerte a prezzo fisso per il gas presentano un costo medio superiore al doppio rispetto alle tariffe della maggior tutela. Di conseguenza, nel 89% dei casi, coloro che sono passati dal regime tutelato al libero nei primi sei mesi dell'anno hanno optato per contratti a prezzo variabile. Oltre al costo della materia prima, un secondo elemento rilevante nella scelta di un'offerta sono i costi fissi per la commercializzazione, fatturati mensilmente dagli operatori, che possono variare da alcune decine di euro all'anno a oltre 300 euro per utenza.

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