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Come va l'editoria nel 2025 tra crisi e trasformazione digitale? Dati, tendenze e prospettive del settore

di Marcello Tansini pubblicato il
Editoria tra crisi e trasformazione

Il 2025 segna una fase cruciale per l'editoria italiana, tra crisi economica e trasformazione digitale. Il settore affronta nuove sfide e opportunità: dati, trend, mutamenti nei canali di vendita e strategie innovative ne ridefiniscono i confini.

L'anno 2025 si presenta come un punto di svolta per l'editoria italiana, tra segnali di contrazione e tentativi di rinnovamento strutturale. Il settore attraversa una fase complessa: una diminuzione delle vendite e delle copie accompagna cambiamenti nelle abitudini dei lettori e l'avanzare della digitalizzazione. Molte dinamiche interne sono fortemente influenzate sia da fattori economici globali sia dalle scelte normative in ambito culturale, ridefinendo le strategie degli operatori e il rapporto con il pubblico.

Trend del mercato del libro: dati, cause e impatti delle nuove politiche culturali

Analizzando l'andamento editoria 2025, emergono dati di rilievo: i primi quattro mesi hanno visto un calo del 3,6% a valore e del 3,2% a copie vendute nel trade, pari a circa 15,9 milioni di euro e a quasi un milione di libri acquistati in meno rispetto al 2024. Le principali fonti, tra cui l'Associazione Italiana Editori, collegano questa contrazione soprattutto alla drastica riduzione delle risorse pubbliche con la trasformazione della “Carta cultura” per i 18enni. La spesa legata a questa misura è scesa bruscamente da 45,9 milioni di euro a 18,3 milioni. In pratica:

  • Motore del calo: la rimodulazione degli incentivi all'acquisto, come la sostituzione della App18 con la Carta della cultura giovani e la Carta del merito, ha reso più selettiva la platea beneficiaria, colpendo in particolare i titoli destinati ai giovani adulti e alle biblioteche.
  • Mercato potenziale in crescita: al netto delle vendite con Carta cultura, si registra però un incremento del 2,9%, segno che la domanda, pur sotto pressione dal calo del potere d'acquisto, resta solida.
  • Impatto delle politiche nazionali: la riduzione dei fondi alle biblioteche ha inciso pesantemente sulle forniture, limitando la circolazione dei titoli presso enti pubblici e favorendo una maggiore concentrazione delle vendite sui bestseller e sui grandi editori.
Il contesto normativo, con cambiamenti nella fiscalità culturale e nelle politiche di promozione, contribuisce a ridefinire la competitività delle imprese editoriali. Gli operatori richiamano con forza la necessità di un quadro legislativo chiaro, capace di sostenere la bibliodiversità e valorizzare i diversi segmenti, come proposto nella richiesta di una legge quadro sul libro.

Le dinamiche dei canali di vendita: librerie fisiche, online e GDO a confronto

Tutti i principali canali di vendita mostrano cambiamenti rilevanti. Le librerie fisiche, nonostante il calo del 2,1% negli acquisti e un -7,5% fra quelle indipendenti, consolidano la propria quota di mercato raggiungendo il 55,6%, sostenute da strategie di fidelizzazione e di connessione con il territorio. L'esperienza diretta, il consiglio personalizzato e la presenza di eventi culturali contribuiscono a mantenere queste realtà come riferimento per molti lettori.

  • Commercio online: segna una flessione del 5,2% nelle vendite a valore, risentendo della riduzione degli investimenti nei cataloghi di lunga durata, situazione che ha impattato soprattutto sugli editori di minori dimensioni e su titoli di catalogo.
  • Grande distribuzione organizzata (GDO): il calo risulta più marcato (-6,6%), con una progressiva minor rilevanza come canale privilegiato per l'acquisto di libri, già a partire dai dati dell'ultimo decennio.
Nonostante la diminuzione generale delle vendite, la maggiore rilevanza delle librerie evidenzia una ricerca di esperienze di acquisto più consapevoli e relazionali. Nel contesto delle vendite digitali, anche le promozioni tradizionali (ad esempio le formule “1+1”) perdono efficacia, come dimostra il calo del 15,7% rispetto al 2024.

La differenziazione per fascia di fatturato mostra come il calo delle vendite abbia colpito in modo disomogeneo.

Le case editrici di grandi dimensioni hanno perso poco terreno rispetto al totale (-1,3%), potendo contare su un catalogo ampio, economie di scala e capacità maggiori di innovazione, tra automazione e stampa on demand. I medio-piccoli, invece, risultano molto più esposti:

  • Editori medi (1-5 milioni €): -13,1% a valore
  • Piccoli editori (<1 milione €): -7,3% a valore
Questo squilibrio riflette una maggiore vulnerabilità dei segmenti meno capitalizzati, in particolare quando cambia il mix di domanda o vengono ridotti strumenti di sostegno pubblico. La concentrazione del mercato e la difficoltà di accedere ai canali più remunerativi impediscono spesso alle realtà indipendenti di investire, innovare e rinnovare il proprio catalogo. Strategie di resilienza:
  • Investimenti in automazione e micro-tirature
  • Rafforzamento di reti di librerie indipendenti, come la catena Ubik
  • Strutture di formazione dedicate, fra cui la Scuola Umberto e Elisabetta Mauri per aggiornare competenze professionali
La necessità di bilanciare innovazione e sostenibilità finanziaria spinge molti editori a richiedere una regolamentazione più stabile e inclusiva a beneficio dell'intero segmento.

Genere editoriale e pubblico: quali settori crescono e quali soffrono

I dati relativi ai generi disponibili evidenziano una marcata eterogeneità nelle performance dei diversi segmenti:

  • Segmento bambini e ragazzi: +5,4% a valore, guidato dal +13,5% nella fascia 0-5 anni e dal +14,5% nei fumetti per l'infanzia.
  • Narrativa di genere: +8,9%, con crescita rilevante delle opere di autrici italiane nel romance (+16,7%).
  • Letteratura generale e saggistica: La narrativa letteraria italiana cala dell'11,2%, mentre la manualistica e la saggistica specialistica segnano rispettivamente -7,7% e -12,4%.
  • Manga e graphic novel: -5,8% di vendite, in netta controtendenza rispetto agli anni precedenti.
Tale polarizzazione implica che le strategie di assortimento e il coinvolgimento del pubblico devono essere sempre più centrati sulle preferenze dinamiche dei lettori. Le librerie che investono in eventi e attività dedicate all'infanzia riescono a sostenere i volumi, mentre la riduzione di novità e titoli stagionali penalizza la fascia degli adulti e dei giovani adulti. La tabella di sintesi settori fotografa al meglio la situazione:

Genere

Variazione (%) 2025

Bambini 0-5 anni

+13,5

Fumetti per bambini

+14,5

Romance italiano

+16,7

Narrativa letteraria italiana

-11,2

Manga

-5,8

Saggistica specialistica

-12,4

Digitalizzazione, innovazione e accessibilità: le trasformazioni strutturali del settore

Il 2025 segna una fase di accelerazione per processi di rinnovamento tecnologico e di adeguamento alle nuove normative sull'accessibilità. Gli investimenti in automazione, stampa on demand e micro-tirature stanno modificando la produzione libraria, permettendo una maggiore flessibilità nella risposta alla domanda.

Le trasformazioni in atto migliorano la capacità di personalizzare l'offerta e di testare nuove modalità di dialogo tra lettore e autore, aumentando la resilienza dell'intero settore.

Di fronte a una domanda in calo, le strategie di rilancio si articolano in più direzioni:

  • Valorizzazione dell'editoria per bambini e ragazzi: l'incremento registrato in questa fascia suggerisce l'organizzazione di attività educative e laboratori in libreria, in collaborazione con scuole e associazioni culturali.
  • Collaborazioni istituzionali: la sinergia tra librerie, scuole e biblioteche sostiene la promozione della lettura e rafforza il tessuto culturale locale.
  • Monitoraggio delle tendenze: seguire le evoluzioni nella narrativa, come la crescita del genere e il calo della narrativa letteraria, consente una programmazione commerciale aggiornata e coerente.
  • Nuove modalità di promozione: la semplice leva del prezzo si è rivelata poco efficace. Il settore sperimenta ora modelli di sconto selettivo, campagne di sensibilizzazione e percorsi di fidelizzazione personalizzati.
  • Riforma delle politiche culturali: è richiesta una legislazione chiara, trasparente ed equa per favorire l'ingresso di nuovi autori e la pluralità editoriale, come richiesto da molte associazioni di categoria.
Il rafforzamento del legame tra lettori, operatori e istituzioni emerge come fattore chiave per riattivare la filiera e garantire la sostenibilità di lungo periodo della produzione libraria.
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