Cosa prevedono i sistemi per andare in pensione prima nel 2025 e quando e a chi convengono a seconda dei diversi singoli casi
Sono diversi i sistemi che permettono di andare in pensione prima nel 2025 rispetto ai normali requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia, cioè 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Si tratta di forme di uscita anticipata ancora una volta temporanee, nell'attesa di una vera e propria riforma delle pensioni strutturale che possa finalmente rivedere gli attuali requisiti pensionistici previsti dalla Legge Fornero.
Non esiste, in realtà, un sistema per andare in pensione anticipata nel 2025 più conveniente per tutti in generale. La scelta migliore dipende dalla situazione personale, dal percorso lavorativo e dalla storia contributiva di ogni singolo lavoratore.
Tutto dipende dai singoli casi e dalle condizioni individuali dei lavoratori che puntano alla pensione, tra cui lavoratori usuranti, lavoratori precoci, donne con figli, o semplicemente chi sceglie di uscire prima perché stanco di lavorare o per motivi di salute.
Per identificare il sistema più vantaggioso nel proprio caso specifico, è necessario analizzare attentamente alcuni fattori chiave:
Uno dei sistemi che permette di andare in pensione anticipata nel 2025 è la quota 103, che consente di lasciare il lavoro a 62 anni di età e con almeno 41 anni di contributi. Rispetto agli anni precedenti, sono aumentate le cosiddette finestre mobili, ovvero il periodo di tempo che intercorre tra la maturazione dei requisiti richiesti e l'uscita effettiva dal lavoro, passando da tre a sette mesi per i lavoratori dipendenti privati e da sei mesi a nove mesi per i lavoratori dipendenti pubblici.
Questo sistema per andare in pensione anticipata conviene a chi ha iniziato a lavorare relativamente presto e raggiunge i contributi richiesti, per cui non ha bisogno di attendere i 67 anni di età. Con Quota 103 si percepisce un importo relativamente ridotto di pensione, a causa del minor tempo di contributi versati (considerando la differenza tra 62 e 67 anni) e per il calcolo esclusivamente contributivo.
È importante sottolineare che la riduzione dell'importo non è permanente, ma rimane in vigore fino alla maturazione dei normali requisiti pensionistici, quando poi l'importo spettante viene ricalcolato secondo le regole vigenti.
Inoltre, dal 2024, confermato anche per il 2025, l'importo massimo dell'assegno pensionistico con Quota 103 non può superare 4 volte il trattamento minimo INPS, creando così un tetto massimo all'importo percepibile fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia.
Alle donne lavoratrici e soprattutto con figli può convenire andare in pensione prima con opzione donna 2025, i cui requisiti richiesti per il prossimo anno sono di 61 anni di età, sia per le lavoratrici dipendenti che per le lavoratrici autonome, con anticipo sul requisito anagrafico di un anno per ogni figlio, entro un massimo di due, per cui si può andare in pensione a 60 anni se si ha un figlio e a 59 se si hanno due o più figli.
Per andare in pensione prima nel 2025 con opzione donna bisogna maturare 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024, ma per la pensione definitiva con opzione donna sono previste finestre mobili che sono di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le lavoratrici autonome. Le lavoratrici che decidono di uscire prima nel 2025 con opzione donna devono accettare il calcolo della pensione esclusivamente con sistema contributivo finale.
Forse a causa del calcolo esclusivamente contributivo, andare in pensione prima con opzione donna non è poi così conveniente. A differenza di altri sistemi che permettono di uscire prima, i tagli calcolati sull'importo finale restano per sempre e possono rappresentare una significativa riduzione dell'assegno pensionistico, talvolta fino al 25-30% rispetto al calcolo con il sistema misto.
Non tutte le donne possono, però, andare in pensione anticipata nel 2025 con opzione donna, perché si tratta di un sistema che vale esclusivamente per donne che rientrano in specifiche categorie:
A determinate e specifiche categorie di persone conviene, invece, andare in pensione anticipata nel 2025 con l'Ape sociale, ancora confermata per il prossimo anno seppur con un leggero aumento del requisito anagrafico richiesto.
Possono, in particolare, andare in pensione prima con l'Ape sociale nel 2025:
L'Ape sociale non è una vera e propria pensione, ma un'indennità di accompagnamento alla pensione erogata direttamente dall'INPS, che può arrivare fino a un massimo di 1.500 euro lordi mensili (per 12 mensilità all'anno) fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Un vantaggio importante dell'Ape sociale è che non comporta penalizzazioni sul calcolo della futura pensione di vecchiaia, a differenza di altre forme di uscita anticipata. Tuttavia, l'Ape sociale non è cumulabile con redditi da lavoro, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro annui lordi.
Ai lavoratori d'azienda conviene, infine, andare in pensione anticipata con l'isopensione, lì dove la propria realtà aziendale lo consente. L'Isopensione permette di andare in pensione prima fino a 7 anni rispetto ai normali requisiti pensionistici richiesti di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi, quindi a 60 anni, ma vale solo per i lavoratori in esubero di aziende con più di 15 dipendenti e se ne può usufruire solo tramite stipula di accordi con le organizzazioni sindacali più rappresentative.
L'importo di isopensione spettante al lavoratore che deve essere di importo pari alla prestazione che percepirebbe una volta in pensione viene erogato, in 13 rate mensili anticipate, con decorrenza dal primo giorno del mese successivo la data di cessazione del rapporto di lavoro. Anche in questo caso, non ci sono penalizzazioni sull'importo di pensione, perché l'indennità di isopensione che viene riconosciuta dall'azienda al lavoratore uscito prima deve essere pari al trattamento pensionistico normalmente da avere.
L'isopensione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2026, quindi è valida anche per il 2025, e rappresenta un'opportunità vantaggiosa per le aziende che necessitano di un ricambio generazionale o che stanno affrontando problemi di esubero del personale.
Una delle forme più utilizzate per andare in pensione prima del previsto è la pensione anticipata ordinaria, che consente di lasciare il lavoro a prescindere dall'età anagrafica, ma esclusivamente in base agli anni di contribuzione versati.
Per accedere a questa misura nel 2025, occorre aver maturato:
È però prevista una finestra di attesa di 3 mesi tra la maturazione dei requisiti e l'effettiva erogazione dell'assegno pensionistico. Questi requisiti rimarranno invariati fino al 31 dicembre 2026, dopodiché potrebbero essere adeguati in base all'aspettativa di vita.
Una categoria particolare che può beneficiare di condizioni agevolate per la pensione anticipata è quella dei lavoratori precoci. Si tratta di coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età e possono accedere alla pensione con:
Chi ha svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti può accedere alla pensione anticipata attraverso il sistema delle quote, che combina età anagrafica e anzianità contributiva. Per i lavoratori usurati, i requisiti nel 2025 sono:
Per i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995 (regime contributivo puro), esiste la possibilità di accedere alla pensione anticipata contributiva con:
Questa misura è particolarmente vantaggiosa per chi ha avuto carriere ben retribuite e ha investito nella previdenza complementare, ma presenta alcune limitazioni:
La RITA può essere richiesta:
Il vantaggio principale della RITA è il trattamento fiscale agevolato, con un'aliquota ridotta del 15% che può ulteriormente diminuire fino al 9% in base agli anni di partecipazione alla previdenza complementare.
Per determinare quale sistema di pensionamento anticipato sia più conveniente nel 2025, è necessario valutare diversi fattori in base alla propria situazione personale:
Misura | Vantaggi | Svantaggi | A chi conviene |
Quota 103 | Uscita anticipata a 62 anni | Calcolo contributivo, tetto massimo all'assegno | Chi ha iniziato a lavorare presto e ha 41 anni di contributi |
Opzione Donna | Uscita anticipata fino a 59 anni (con 2 figli) | Calcolo contributivo, categorie limitate | Donne in particolari condizioni di disagio |
Ape Sociale | Nessuna penalizzazione sulla pensione futura | Importo massimo di 1.500 euro, categorie limitate | Disoccupati, invalidi, caregiver, lavori gravosi |
Isopensione | Anticipo fino a 7 anni, nessuna penalizzazione | Dipende dalla disponibilità dell'azienda | Dipendenti di aziende con almeno 15 lavoratori |
Pensione anticipata ordinaria | Nessuna penalizzazione sul calcolo | Requisiti contributivi elevati | Chi ha carriere lavorative lunghe e continuative |
La scelta del sistema più conveniente per andare in pensione anticipata nel 2025 dipende da molteplici fattori personali. Non esiste una soluzione univoca che sia ideale per tutti i lavoratori.
In generale, possiamo affermare che: