Comprendere quali siano i conti correnti più convenienti è diventato un obiettivo prioritario per milioni di risparmiatori in Italia, soprattutto a fronte di aumenti di canoni, commissioni e costi nascosti che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
L'incremento progressivo delle spese bancarie ha reso indispensabile una valutazione analitica delle offerte disponibili, ponendo l'accento su trasparenza, sicurezza e funzionalità digitali. Il contesto normativo europeo e nazionale impone agli istituti di credito una comunicazione chiara dei costi, ma la molteplicità di prodotti bancari richiede all'utente un approccio informato e comparativo.
Panoramica aggiornata sui costi dei conti correnti: aumenti, spese e commissioni nel 2025
I dati più recenti di Banca d'Italia e le rilevazioni di settore evidenziano un aumento medio dei costi legati alla gestione del conto, con impatti differenziati secondo il profilo del correntista. I canoni mensili, in particolare, hanno registrato incrementi, così come le spese relative all’emissione e gestione delle carte di pagamento.
I conti online sono ancora in media più economici rispetto a quelli tradizionali: secondo Bankitalia, il costo annuo medio per un conto digitale si attesta sotto i 30 euro, mentre quello dei conti tradizionali supera i 100 euro. Tuttavia, le variazioni di costo tra le diverse offerte rimangono molto ampie. La voce più insidiosa è rappresentata dai cosiddetti "costi nascosti", come le commissioni su operazioni particolari e i costi per operatività al di fuori delle condizioni standard definite dal contratto, che possono incidere pesantemente sul saldo finale del cliente.
La selezione del conto corrente adeguato avviene considerando:
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Utilizzo previsto: frequenza di operazioni, accrediti previsti, necessità di carte aggiuntive o servizi accessori
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Costo totale (ICC): utilizzare l’indicatore dei costi complessivi come riferimento oggettivo
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Condizioni nascoste: bonifici fuori area SEPA, commissioni per operazioni in filiale, costi di gestione carte dopo il primo anno
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Piattaforma digitale: qualità dell’app, livello di sicurezza, disponibilità assistenza
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Sicurezza degli istituti: verifica dell’adesione al (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, CET1 superiore all’8%
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Reputazione e trasparenza informativa: opinioni certificate e performance su Trustpilot e store digitali
Conti correnti online vs tradizionali: principali differenze di costi e servizi
I
conti correnti online, caratterizzati da operatività digitalizzata e minore presenza di filiali fisiche, permettono di ridurre canoni e spese di gestione, offrendo spesso bonifici istantanei, prelievi gratuiti su alcuni circuiti e gestione via app. I
conti tradizionali, invece, mantengono costi tendenzialmente superiori per la maggiore incidenza dei servizi allo sportello e delle infrastrutture fisiche. In tabella sintetica, alcune differenze sono evidenziate:
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Tipologia
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Canone
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Operazioni incluse
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Assistenza
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Commissioni
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Online
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0-30€
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Prelievi e bonifici spesso gratuiti
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Digitale
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Basse/assenti se in area SEPA
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Tradizionale
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80-120€
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Limitate
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Fisica e digitale
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Più elevate per operazioni extra
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I conti correnti digitali offrono anche strumenti avanzati per controllo delle spese, sicurezza (autenticazione a due fattori) e piattaforme intuitive, risultando più efficienti nelle aree in cui la "desertificazione bancaria" limita l’accesso alle filiali.
Conti correnti a zero spese: caratteristiche, condizioni e limiti reali
L'etichetta "zero spese" identifica prodotti con assenza di canone, commissioni azzerate su bonifici SEPA, prelievi e carte di debito gratuite. Spesso, tuttavia, la gratuità è condizionata da requisiti quali accredito di stipendio, limite di età o soglie minime di giacenza. Anche in presenza di canone azzerato, sono frequenti:
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Costi per operazioni extra (es. prelievi oltre quota mensile o fuori area euro)
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Pagamenti di imposta di bollo, obbligatoria per giacenze medie oltre 5.000€. Importo di 34,20€ salvo esenzioni (ISEE o offerte promozionali temporanee)
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Costo delle carte di credito dal secondo anno
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Commissioni su operatività non digitali
La comparazione attenta delle condizioni di ogni offerta resta imprescindibile per valutare la reale convenienza nel medio-lungo periodo.
Classifica dei migliori conti correnti convenienti nel 2025
Dai principali confronti indipendenti condotti su circa venti prodotti disponibili a cittadini italiani emergono numerose alternative che rispondono a esigenze differenti per fascia d’età, profilo utente e ambito geografico. Tra le soluzioni a zero spese reali o con canone azzerabile si distinguono:
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Revolut Standard: nessun canone fisso mensile, IBAN europeo, prelievi gratuiti fino a 200€ al mese e funzionalità multi-valuta
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Conto corrente Arancio ING: canone a zero se si accredita lo stipendio; 4% di tasso annuo lordo promozionale sul risparmio il primo anno
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SelfyConto Mediolanum: gratuito fino ai 30 anni, ampio ventaglio di servizi digitali, remunerazione sulle somme vincolate
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Findomestic Online: imposta di bollo a carico della banca, bonifici e prelievi gratuiti su circuiti selezionati
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WeBank: offerta completa di carte, app funzionale, condizioni agevolate per stipendio accreditato
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Illimity Classic: canone zero con accredito stipendio o deposito, servizi avanzati di deposito e trading
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Buddybank UniCredit: assistenza clienti continua, ideale per uso mobile first
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HYPE Start: gestione flessibile via app, cashback integrato, IBAN italiano
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Fineco: piattaforma evoluta di gestione budget e strumenti finanziari; canone azzerabile
Analisi delle offerte: punti di forza e debolezze delle principali soluzioni sul mercato
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Revolut Standard: ottimo per chi opera spesso in valuta estera. Limite: IBAN non italiano e prelievi sopra soglia mensile a pagamento.
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Conto corrente Arancio ING: apprezzato per la facilità di apertura e la struttura promozionale sui tassi. Canone solo se non si accredita lo stipendio; assenza di assistenza in filiale.
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SelfyConto Mediolanum: ideale per under 30 e chi cerca servizi aggiuntivi (prestiti, investimenti), ma canone dal secondo anno per over 30.
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Findomestic Online: imposta di bollo a carico banca e carta gratuita; limite sui prelievi extra circuito.
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WeBank: forte su tasso annuo e assistenza clienti; occhio a commissioni su operazioni allo sportello.
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Illimity Classic: 3 prelievi gratuiti/mese; costo carta di credito da valutare.
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Buddybank UniCredit: servizio clienti H24, canone zero, ma commissioni su alcune operazioni extra circuito.
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HYPE Start: intuitiva da usare, limite annuo su prelievi senza spese, assistenza non sempre prioritaria.
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Fineco: sicurezza elevata, piattaforme digitali evolute, prelievi gratuiti solo sopra certe soglie.
Costi nascosti, imposta di bollo e promozioni: cosa leggere attentamente nel contratto
L’attenta analisi delle condizioni rappresenta la difesa più efficace contro spese impreviste. Tra gli elementi da controllare:
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Imposta di bollo: 34,20€/anno sopra i 5.000€ di giacenza. Alcuni istituti si accollano questo costo in promozioni temporanee
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Costi di apertura, emissione e rinnovo carte
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Commissioni su bonifici extra SEPA, prelievi all’estero, prelievi ATM altre banche
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Condizioni promozionali limitate nel tempo (canone zero solo il primo anno, bonus vincolati ad accredito stipendio)
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Costi per inattività o saldo minimo
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Penali per chiusura anticipata in alcuni casi
Un
contratto trasparente deve elencare chiaramente tutte le voci di spesa. è consigliato consultare i fogli informativi nella sezione trasparenza della banca.
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