Affitto box 2025: regole attuali, tasse da pagare e tipologie di contratto in vigore. Chiarimenti per proprietari e affittuari
Avere la possibilità di affittare immobili non solo ad uso abitativo, ma anche come box auto o garage rappresenta un'opportunità vantaggiosa per valorizzare proprietà che altrimenti rimarrebbero inutilizzate. I contratti per l'affitto dei box nel 2025 seguono normative specifiche e presentano caratteristiche particolari rispetto alle locazioni abitative.
A differenza degli immobili ad uso abitativo, la locazione di box auto nel 2025 non è soggetta alle restrizioni della legge 431/1998 né alla legge 392/1978 che disciplina i contratti ad uso commerciale. Il contratto di affitto box è regolato esclusivamente dagli articoli 1571 e seguenti del Codice Civile, che offrono maggiore libertà alle parti nella definizione delle condizioni contrattuali.
Questa particolarità rende il contratto di locazione per box auto molto più flessibile rispetto ad altre tipologie di affitto. Non esistono vincoli sulla durata minima, sul canone o sulle modalità di rinnovo: tutto può essere liberamente concordato tra proprietario e inquilino secondo le loro specifiche esigenze.
Esistono principalmente due situazioni in cui è possibile stipulare un contratto di affitto per un box auto o garage:
Quando il box è associato a un'abitazione già affittata, la situazione è relativamente semplice. Se i due immobili (casa e box) sono situati nello stesso territorio comunale, è possibile applicare lo stesso regime fiscale, inclusa la cedolare secca. In questo caso, il box viene considerato una pertinenza dell'abitazione principale e segue le stesse regole.
Se il box e l'abitazione sono stati acquistati in momenti diversi ma sono ubicati nello stesso comune, è possibile prevedere un unico contratto di locazione che comprenda entrambi gli immobili. Questo consente di applicare la cedolare secca anche sul canone relativo al box auto. Nel caso si optasse invece per due contratti separati, per il box si dovrà utilizzare il regime ordinario IRPEF.
Quando si affitta un box auto in modo indipendente, senza collegamento con un'abitazione, il contratto è completamente libero e non soggetto a particolari vincoli legislativi. In questo caso, la locazione del box auto segue le norme generali del codice civile e permette ampia libertà nella definizione di durata, canone e condizioni di rinnovo.
In questa situazione, non è possibile applicare la cedolare secca e il reddito derivante dall'affitto sarà soggetto a tassazione ordinaria secondo le aliquote IRPEF.
A differenza dei contratti abitativi che prevedono durate minime prestabilite (come il 4+4 o il 3+2), per i box auto non esistono limitazioni di durata. Le parti possono liberamente stabilire un periodo che ritengono congruo in base alle proprie esigenze: mensile, annuale, pluriennale o persino a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda il rinnovo, anche in questo caso la legge non pone vincoli. Le parti possono prevedere:
Una delle possibilità offerte dalla libertà contrattuale in materia di box auto è la stipula di un contratto a tempo indeterminato. In questo caso, è comunque necessario indicare una data di fine a fini fiscali per il pagamento dell'imposta di registro (con un massimo di 30 anni).
L'imposta di registro può essere pagata annualmente oppure in un'unica soluzione calcolata sulla data massima indicata in fase di registrazione. Alla scadenza della data fiscale indicata, andrà fatta una proroga se l'imposta è stata pagata in un'unica soluzione; se invece l'imposta viene pagata annualmente, andrà ogni anno registrata e pagata una nuova imposta.
Il contratto a tempo indeterminato deve prevedere le modalità di recesso da parte di entrambe le parti, specificando i termini di preavviso e le eventuali cause legittime di recesso.
Le implicazioni fiscali rappresentano un aspetto fondamentale da considerare quando si affitta un box auto. Le regole variano a seconda che il box sia pertinenza di un'abitazione o venga affittato separatamente.
Quando il box è espressamente indicato come pertinenza in un unico contratto di locazione dell'immobile abitativo, il canone segue automaticamente lo stesso regime fiscale del contratto principale. Se il proprietario opta per la cedolare secca sull'abitazione, questa si applicherà anche al box, con aliquota del 21% (o del 10% nel caso di contratti a canone concordato).
Anche nel caso di contratto separato per il box, stipulato successivamente a quello dell'abitazione, è possibile applicare la cedolare secca a condizione che nel contratto del box ci sia un richiamo esplicito al contratto principale con la richiesta di applicare la stessa disciplina fiscale. In questo caso, è necessario inserire una clausola del tipo: "Il presente contratto di locazione del box auto è collegato al contratto d'affitto dell'abitazione del [data] e si intende assoggettato a cedolare secca."
Se il box viene affittato indipendentemente da un'abitazione, non è possibile optare per la cedolare secca. In questo caso, il reddito da locazione sarà soggetto alla tassazione ordinaria IRPEF secondo gli scaglioni di reddito del proprietario, e andrà dichiarato nel quadro RL del modello Redditi PF.
La registrazione del contratto comporta il pagamento dell'imposta di registro, pari al 2% del canone annuo con un minimo di 67 euro per la prima annualità. Per le annualità successive, l'imposta di registro non ha più un limite minimo di 67 euro.
Indipendentemente dalla tipologia contrattuale scelta, la registrazione del contratto di affitto del box auto è obbligatoria se la durata è pari o superiore a 30 giorni l'anno. La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla stipula o dalla decorrenza, se precedente.
Per registrare il contratto presso l'Agenzia delle Entrate è necessario:
La ripartizione delle spese tra proprietario e inquilino segue le regole generali delle locazioni. In particolare:
Non esistendo vincoli legislativi, il canone di affitto per un box auto può essere liberamente stabilito dalle parti in base agli andamenti di mercato e alle caratteristiche specifiche del box. I fattori che possono influenzare il valore del canone sono: